Home Nuova pista e video inedito: aggiornamenti sul delitto di garlasco e altri casi aperti in chi l’ha visto?

Nuova pista e video inedito: aggiornamenti sul delitto di garlasco e altri casi aperti in chi l’ha visto?

Il programma di Rai 3, condotto da Federica Sciarelli, esplora misteri irrisolti come il delitto di Garlasco e le sparizioni di Samya e Clara Rossignoli, rivelando nuovi dettagli inquietanti.

TV: RAI 3; CHI L'HA VISTO

Il programma "Chi l’ha visto?" su Rai 3, condotto da Federica Sciarelli, ha approfondito misteri irrisolti italiani, tra cui nuovi dettagli sul delitto di Garlasco, la morte di Liliana Resinovich, la scomparsa di Clara Rossignoli e il caso di Samya e del suo bambino scomparsi a Montepulciano. - Unita.tv

Il programma di Rai 3 guidato da Federica Sciarelli torna a mettere sotto i riflettori alcuni tra i misteri irrisolti della cronaca italiana. La recente puntata ha portato nuove testimonianze e approfondimenti su casi noti come il delitto di Garlasco, con un video inedito di Alberto Stasi e Stefania Cappa. Il focus è stato anche su altre indagini come la sparizione di Samya e la morte di Liliana Resinovich e Clara Rossignoli, suscitando interesse per gli sviluppi ancora incerti.

Il delitto di garlasco fra nuovi indagati e video mai visti prima

Nella serata di mercoledì 21 maggio Chi l’ha visto? ha presentato un filmato mai mostrato finora, con Alberto Stasi e Stefania Cappa, parente della vittima Chiara Poggi, che discutono di episodi di furti in casa. Nel video Stasi racconta di un piccolo furto di formaggio dal frigo, mentre Cappa accenna a una persona che avrebbe osservato la vittima sola in casa per decidere di rapinarla. Sono dettagli finora sconosciuti che gettano ombre più fitte sulla dinamica di quella tragica sera del 2007.

Il caso, che ha segnato il paese, ha un nuovo indagato: Andrea Sempio. La procura di Pavia ha attribuito a lui delle impronte digitali ritrovate sulla parete della villetta di via Pascoli. Due esperte, la genetista Marina Baldi e la dattiloscopista Raffaella Sorropago, hanno partecipato alla puntata per commentare l’importanza di queste tracce. Sorropago ha ricordato come le impronte digitali, soprattutto con l’uso della ninidrina, possano resistere mesi o anni, e quindi la loro presenza non fornisce una prova definitiva di colpevolezza. Restano degli interrogativi aperti anche sui file cancellati nel cestino del computer di Stasi. Alcune cartelle nascoste hanno fatto immaginare che ci fossero informazioni compromettenti, ma tutto ciò per ora resta un’ipotesi senza conferme.

Approfondimenti sulla dinamica del delitto

Il video inedito offre una prospettiva nuova, poiché mette in luce comportamenti e circostanze non considerati in precedenza, come il furto di formaggio e l’osservazione della vittima da parte di terzi, elementi che potrebbero rivelare moventi o dinamiche ancora poco chiare.

Il mistero della morte di liliana resinovich: nuovi esami e richieste dai familiari

La puntata ha dedicato spazio anche a Liliana Resinovich, trovata morta a Udine nel gennaio 2022 in circostanze mai chiarite. La procura ha disposto esami approfonditi su reperti fondamentali per capire cosa sia successo davvero. La famiglia, dal canto suo, continua a sollevare dubbi legati alle condizioni in cui è stato conservato il corpo.

Un punto particolarmente contestato riguarda la bara, che non era zincata come richiesto in questi casi. I familiari sostengono che questa mancanza avrebbe causato un degrado del corpo e uno stato di conservazione non adeguato, potenzialmente compromettendo elementi importanti per le indagini. La questione ha spinto gli esperti a chiedere spiegazioni più dettagliate sulle procedure di sepoltura, in attesa che i nuovi esami chiariscano i punti oscuri.

Dubbi sulla conservazione del corpo

“La mancanza della bara zincata potrebbe aver influito negativamente sugli esami forensi,” hanno sottolineato gli esperti intervenuti, sottolineando la delicatezza della questione scientifica e giudiziaria.

Il caso di clara rossignoli tra sparizioni sospette e indagini penali

Anche su Clara Rossignoli, 79 anni, scomparsa dalla sua casa a Porto di Legnago lo scorso 8 aprile, le indagini proseguono con attenzione. Dopo settimane di silenzio e senza avvistamenti, la procura ha aperto un fascicolo per omicidio e occultamento di cadavere. Al centro dell’inchiesta ci sono Mattia Nascimben, nipote di Clara, e la sua ex compagna, Erica Chiarion, che vivevano con lei.

Questa svolta ha tolto spazio all’ipotesi suicidio che si era fatta strada inizialmente. La famiglia chiede risposte e la restituzione del corpo. La figlia Marta ha espresso più volte la sua certezza che la madre sia morta, e ha chiesto alle forze dell’ordine di fare chiarezza su cosa sia accaduto realmente.

Un’inchiesta in evoluzione

Le nuove contestazioni penali hanno portato a una revisione delle ipotesi, con l’attenzione puntata sugli ultimi ambienti e persone che hanno avuto contatti con la vittima prima della scomparsa.

L’appello di chi l’ha visto? per la giovane samya e il suo bambino scomparsi a montepulciano

Un’altra vicenda non meno drammatica riguarda la sparizione di Samya, 17 anni, e del suo bambino di 8 mesi, Omar. Sono scomparsi il 16 maggio da una struttura protetta di Montepulciano, dove erano seguiti dai servizi sociali di Livorno. Da allora non si hanno più notizie di loro.

Il padre di Samya ha lanciato un appello durante la trasmissione, spiegando che la ragazza potrebbe essere uscita da un’uscita secondaria della struttura, attraverso una terrazza al primo piano, magari utilizzando un ponteggio per lavori di ristrutturazione appena montato. Ha chiesto a chiunque possa avere informazioni di mettersi in contatto con le forze dell’ordine e con la famiglia.

“Samya, torna a casa, siamo preoccupati, facci sapere che stai bene. Vogliamo riaverti insieme al piccolo,” ha aggiunto la sorella di Samya con un invito toccante. Le ricerche continuano, mentre il dramma di questa famiglia si intensifica giorno dopo giorno.