La stagione 2025/2026 di domenica in si appresta a cambiare volto, con una struttura inedita e una conduzione plurale che mira a offrire nuovi stimoli al pubblico della domenica pomeriggio su rai1. Dopo settimane di indiscrezioni e qualche commento social scettico, il programma più longevo della televisione italiana torna con una formula tripartita che prevede tre blocchi autonomi, affidati a tre conduttori, con mara venier confermata al centro del progetto.
La nuova struttura a tre blocchi: una domenica in frazionata per contenuti differenziati
Il cuore della novità sta nella divisione del programma in tre segmenti distinti, ciascuno con una linea editoriale propria e gestito da un co-conduttore differente. rai1 punta così a trasformare domenica in in un grande magazine suddiviso in capitoli chiari, capaci di rivolgersi a pubblici diversi con contenuti diversificati. Un blocco proporrà intrattenimento leggero, un altro approfondimenti e talk di riflessione, il terzo spazio sarà dedicato a musica e attualità.
Questa scelta va oltre l’idea tradizionale di un programma monolitico e mira a rispondere a esigenze differenti di spettatori con gusti e livelli di attenzione variabili. Ogni conduttore avrà libertà creativa nel suo segmento senza dover condividere troppo la scena con gli altri. Le interazioni tra conduttori saranno limitate, una soluzione che evita forzature e permette a ciascuno di esprimersi senza invadere il campo altrui.
L’assetto a tripla conduzione, anticipato da davidemaggio, pone mara venier come punto di riferimento stabile della domenica ma in un ruolo meno onnipresente rispetto al recente passato. La sua presenza resta centrale senza essere però totale, offrendo così un nuovo equilibrio da sperimentare nel corso della stagione televisiva.
Mara venier e la nuova domenica in: un ruolo più definito e personale fra tre interpretazioni
Mara Venier ritorna alla conduzione con un ruolo calibrato ma determinante. Nel corso degli anni diverse edizioni avevano visto la presenza di co-conduttori, ma spesso la sua personalità dominante e lo stile unico l’avevano resa quasi esclusiva protagonista, rischiando di lasciare poco spazio agli altri. L’annuncio dei nuovi partner, nek e gabriele corsi, aveva suscitato qualche dubbio tra appassionati e addetti ai lavori temendo sovrapposizioni o dinamiche forzate.
La differenza oggi sta proprio nell’organizzazione del programma: i tre conduttori si alternano, come attori in tre atti distinti, evitando di condividere contemporaneamente la scena o di contendersi la leadership. Mara Venier avrà il suo blocco dedicato in cui potrà offrire il suo stile riconosciuto e apprezzato: accoglienza, interviste intense e momenti televisivi sinceri.
La scelta di non imporre compromessi né ingerenze creativi rappresenta una vittoria per la conduzione personale della Venier. In questo contesto lei si presenterà più libera, più autentica e con l’opportunità di approfondire argomenti e colloqui senza la fretta tipica del passato. La tripartizione non la diluisce ma la valorizza, consentendole di gestire i tempi e le modalità a lei più congeniali.
Questo assetto risponde anche a una necessità di adattarsi a tipi di pubblico diversi e più segmentati, che trovano in un programma articolato varie porte d’ingresso e motivi diversi per restare sintonizzati fino a fine pomeriggio.
La strategia della tripartizione per adattarsi ad una televisione dalle dinamiche più frammentate
La soluzione adottata per domenica in rispecchia il cambiamento dei consumi televisivi e delle aspettative del pubblico moderno. La tv non è più uno spettacolo a visione unica e uniforme per tutti gli spettatori, ma un insieme di segmenti dove il ritmo, l’attenzione e i contenuti devono corrispondere a target variegati.
rai1 propone quindi tre ingressi distinti per un programma domenicale con l’intento di evitare la caduta della concentrazione e offrire un palinsesto capace di parlare a nuclei diversi di spettatori. Questo approccio rappresenta una sperimentazione nel panorama televisivo italiano, che spesso tradizionalmente si affida a un solo volto per l’intera durata di un contenitore.
L’obiettivo sottostante è moltiplicare le occasioni di intrattenimento e informazione senza sacrificare l’identità storica del programma. Mara Venier resta il volto rassicurante e credibile che tiene insieme il racconto domenicale, ma il nuovo assetto consente un ricambio di energie e consensi, aprendosi a nuove sensibilità.
In effetti, in un momento in cui l’attenzione è ridotta e il pubblico più volatile, frazionare il tempo del programma può evitare stanchezza e disaffezione. Il pubblico trova così segmenti più agili e tematicamente chiari, con la possibilità di seguire la parte che preferisce.
Un esperimento da osservare con attenzione
Questa soluzione potrebbe segnare una svolta per contenitori televisivi di lunga durata, chiamati a rinnovarsi per rimanere rilevanti senza rinunciare alla loro identità. Rai1 ha messo in campo un esperimento che guarderemo con attenzione nel corso della prossima stagione.
