La puntata del 27 luglio 2025 di Reazione a Catena ha proposto un confronto intenso tra i campioni in carica, i Niente in Ordine, e una squadra determinata chiamata i Radicati. Il gioco ha offerto momenti di tensione e qualche imprecisione, sia tra i concorrenti che dal conduttore Pino Insegno, confermando l’imprevedibilità del celebre programma estivo.
La squadra dei radicati e l’origine del loro soprannome
I Radicati hanno sfidato i campioni provenienti dalla Puglia, rappresentando la provincia di Udine, in particolare il comune di Tricesimo. Il gruppo è composto da due sorelle e il loro padre, un trio legato da interessi familiari ma anche da una curiosa ragione alla base del nome scelto. La capitana Alessandra ha spiegato il significato del soprannome in modo articolato: il padre si dedica alla silvicoltura e alla cura delle piante, mentre una sorella insegna matematica, focalizzandosi sulle radici quadrate. Lei stessa ha sottolineato il proprio attaccamento al territorio, completando così un cerchio di motivazioni che riprendono il termine ‘radicati’.
Questa varietà di riferimenti alla parola “radice” ha reso affascinante la loro identità all’interno del gioco, aggiungendo una nota personale alla competizione. L’identità del gruppo, basata su legami familiari e professioni, ha contribuito a far emergere una squadra coesa, pronta a mettere in difficoltà gli avversari già esperti.
La sfida serrata tra i radicati e i campioni: errori e momenti imbarazzanti
Durante la sfida protagonista della puntata, i Radicati hanno mostrato preparazione e buona intesa, soprattutto nelle prove iniziali. Tuttavia, alcuni errori cruciali hanno inciso sul risultato finale, facendo perdere loro l’opportunità di avvicinarsi allo spareggio con i campioni. In particolare, un episodio ha riguardato la richiesta di far trovare al padre la parola ‘Sydney’. Il metodo scelto dalle sorelle è stato chiedergli quale fosse la capitale dell’Australia. Il padre ha dato la risposta giusta, ‘Canberra’, ma il collegamento non ha portato al successo sperato.
Il momento più rilevante in termini di errori è arrivato quando si doveva scoprire la parola ‘Natale’. Le sorelle hanno posto la questione con una domanda diretta: cosa si festeggia il 25 dicembre? Il padre ha risposto correttamente ‘Natale’, ma Pino Insegno, confuso per un attimo, ha detto: “è il 24, però va bene”. Dopo una breve pausa si è corretto, confermando la data esatta del 25 dicembre.
Questi episodi hanno creato un mix di tensione e leggerezza che ha caratterizzato gran parte della puntata. Le gaffe del conduttore si sono aggiunte a quelle dei partecipanti, mettendo in luce come anche chi guida il gioco possa cadere in distrazioni improvvise.
La conferma dei campioni e il montepremi totale conquistato
I Niente in Ordine hanno dimostrato di mantenere la concentrazione necessaria per ripetere la vittoria già ottenuta nelle precedenti apparizioni. Alla fine del gioco, hanno indovinato sette parole su tre tentativi consentiti, confermandosi così squadra campione della puntata. All’inizio dell’Ultima Catena avevano accumulato un montepremi di 90 mila euro.
Durante l’ultima fase, dopo aver acquistato il cosiddetto ‘Terzo Elemento’, si sono trovati a giocare per una cifra di 5.625 euro. La difficoltà consisteva nel trovare un collegamento tra le parole ‘Pezzo’ e ‘Roma’. La risposta corretta è stata ‘Sacco’, che ha permesso ai pugliesi di aggiudicarsi la somma messa in palio.
Con questo terzo successo, il gruppo ha portato il totale complessivo a 9.735 euro in gettoni d’oro, una cifra significativa soprattutto considerando gli episodi di tensione e le difficoltà incontrate lungo il percorso. Il bilancio delle vittorie conferma la loro abilità nel gioco, nonché l’attenzione necessaria per mantenere la leadership nella trasmissione estiva di Rai 1.
Ultimo aggiornamento il 27 Luglio 2025 da Elisa Romano