Niccolò fabi pubblica il nuovo album libertà negli occhi il 16 maggio per il suo 57° compleanno
Niccolò Fabi annuncia l’uscita di “Libertà negli occhi”, il suo decimo album, registrato in Trentino con amici musicisti, un progetto intimo che celebra la musica e il legame con il figlio Kim.

Il 16 maggio 2025 esce “Libertà negli occhi”, il decimo album di Niccolò Fabi, nato da un ritiro creativo in montagna con amici musicisti e dedicato a un momento personale e familiare, con un’edizione limitata arricchita da un libretto fotografico. - Unita.tv
Il 16 maggio 2025 esce “Libertà negli occhi”, il decimo album di inediti di niccolò fabi. Un progetto nato in montagna, in un clima di amicizia e condivisione. L’album sarà disponibile in vinile e cd in edizione limitata, accompagnato da un ricco libretto che racconta le sessioni di registrazione. Una nuova esperienza musicale che segna un momento importante nella carriera del cantautore romano.
L’idea di un ritiro creativo in alta quota
niccolò fabi ha scelto il Lago dei Caprioli, in Trentino, come luogo per incidere questo album diverso dalle solite produzioni. Il 2024 ha visto lui e sei amici musicisti chiudersi insieme in una baita isolata, lontani dal caos. Qui hanno scritto e registrato nove brani, in un’atmosfera raccolta che fabi ha paragonato a un “ritiro monastico”. La baita, ha detto, sembrava quasi una “navicella spaziale” per la sensazione di vicinanza al cielo che si respirava.
Non c’era nessuna scelta ideologica dietro questa decisione. L’obiettivo era vivere un’esperienza autentica, senza pressioni esterne, dove la musica si può creare liberamente e con calma. Questo contatto stretto tra persone, strumenti e natura ha dato vita a un disco che si sente intimo, quasi dedicato al silenzio e alla lentezza. Questi elementi hanno contribuito a forgiare il mood dell’album, reso ancora più vero dalle immagini raccolte nel libretto che accompagnerà il cd.
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Un album come dono e un legame con il figlio
“Libertà negli occhi” è per fabi soprattutto un regalo. Un dono che si fa da solo e che autocelebra un percorso musicale e umano. La coincidenza fra la data di uscita e il suo compleanno non è un caso. Il cantante ha spiegato che voleva fissare così un momento personale, una tappa di passaggio con un valore speciale.
Simbolicamente, il disco nasce a quel punto anche come testimonianza di un viaggio tra amici musicisti, catturato tra suoni e parole. Esce in vinile e cd, con un libro di 56 pagine che contiene testi, fotografie e un scritto inedito. Tutto questo prova a restituire l’atmosfera raccolta della baita in Val di Sole, difficilmente replicabile negli studi tradizionali.
C’è poi una dedica particolare, quella al figlio tredicenne kim. Il ragazzo ha partecipato alle corali di uno dei pezzi, “Acqua che scorre”, non una scelta solo affettiva: la canzone rappresenta infatti il dialogo fra l’adulto e il giovane, fra il fabi di oggi e quello di allora. Quel confronto fra generazioni si riflette anche nel coinvolgimento diretto del figlio nell’album. Un gesto che unisce famiglia e musica con concretezza.
I gusti musicali di kim e il futuro di fabi
niccolò fabi ha raccontato qualcosa anche sui gusti di kim, sintetizzando un panorama impossibile da ignorare. I ragazzi della sua età amano nomi come kid yugi, tony boy o travis scott, ma non disdegnano vecchi classici come battisti o dalla, pur provenendo da epoche molto diverse.
Sul fenomeno della trap machista, fabi ha ricordato che anche nei suoi anni si vivevano forme di ribellione, citando i metallari come segnale di diversità e identità musicale. Questa osservazione disegna una continuità nelle sfide giovanili e negli stili di vita espressi nella musica.
Riflessioni sul futuro artistico
Infine fabi ha lasciato aperta una porta sul proprio futuro artistico. Non ha escluso che “Libertà negli occhi” possa essere il suo ultimo album. Un’ipotesi che lascia spazio a interpretazioni, ma che sottolinea un momento di riflessione sulla sua carriera e sulla strada ancora da percorrere. In ogni caso, questa uscita segna un passaggio importante per un artista che continua a vivere la musica come esperienza condivisa e profondamente umana.