Il sequel della pellicola norvegese più vista su Netflix uscirà in autunno: ecco cosa sappiamo
Nel dicembre 2022, quando Netflix pubblicò Troll, pochi immaginavano che un film norvegese, parlato interamente in una lingua non anglofona e basato su antichi miti nordici, potesse diventare un successo mondiale. Eppure, con oltre 103 milioni di visualizzazioni, Troll è entrato nella storia della piattaforma come il film non in lingua inglese più visto di sempre. Un exploit che ha spinto Netflix a confermare, tre anni dopo, l’arrivo del secondo capitolo: Troll 2, già in fase di post-produzione, sarà disponibile nell’autunno del 2025. Le riprese sono terminate, e il primo teaser trailer ha già iniziato a circolare online, alimentando l’attesa tra fan e appassionati di fantasy.
Nuovi scontri e creature colossali nel sequel firmato Uthaug
Alla regia torna Roar Uthaug, già autore del primo capitolo e noto al pubblico internazionale per Tomb Raider (2018). Il nuovo film conferma il ritorno dei protagonisti Ine Marie Wilmann e Kim Falck, affiancati da Ágota Dunai, Sara Khorami e Mads Sjøgård Pettersen. Il tono epico della prima pellicola viene accentuato da una componente più marcatamente militare: nel trailer si vedono elicotteri armati con raggi UV pronti a fronteggiare una nuova creatura gigantesca, segno evidente che la minaccia dei troll è tutt’altro che conclusa.

I dettagli sulla trama restano top secret, ma secondo le indiscrezioni la storia ruoterà attorno a un risveglio collettivo: i troll non sarebbero più un caso isolato. Questo sposterebbe l’asse narrativo dal folklore alla sopravvivenza globale, aprendo così a una narrazione corale e potenzialmente estendibile in una vera saga internazionale. L’ambientazione resta saldamente legata alla Norvegia, con paesaggi montani e città in allerta, ma con una fotografia che strizza l’occhio al cinema catastrofico americano.
Un fenomeno nato dal passaparola e diventato strategico per Netflix
Il successo di Troll ha sorpreso analisti e addetti ai lavori. Con poca promozione iniziale, il film ha beneficiato di un forte passaparola digitale, superando titoli ad alto budget come Il buco, La società della neve e Under Paris. Il merito è stato di una narrazione che ha saputo combinare realismo e mitologia, tra richiami geologici e riferimenti scientifici, senza rinunciare all’intrattenimento da blockbuster.
Con Troll 2, Netflix rafforza la propria strategia di espansione globale, investendo su contenuti non anglofoni capaci di attrarre un pubblico trasversale. Dopo il boom della cinematografia coreana e il successo di produzioni tedesche come Exterritorial, ora è la Norvegia a guidare l’offerta europea. La scommessa è chiara: trasformare Troll da esperimento locale a franchise globale, seguendo la scia di fenomeni come Dark o Squid Game.
Ora la vera domanda è se Troll 2 riuscirà a superare il record del primo capitolo. Con una minaccia più estesa, un comparto visivo potenziato e una fanbase già consolidata, le premesse per un nuovo boom ci sono tutte. Ma sarà il pubblico, come sempre, a decidere.