Netflix acquisisce i diritti di nuova pellicola di Richard Linklater presentata a Cannes 2025
Netflix ha acquisito i diritti di distribuzione in esclusiva per “Nouvelle Vague”, il film di Richard Linklater, omaggio alla Nouvelle Vague e a Jean-Luc Godard, presentato al festival di Cannes.

Netflix ha ottenuto i diritti esclusivi per lo streaming di "Nouvelle Vague", il film di Richard Linklater omaggio al movimento francese degli anni Cinquanta, presentato a Cannes 2025 e accolto con entusiasmo da critica e pubblico. - Unita.tv
Il colosso dello streaming Netflix ha ottenuto i diritti per distribuire in esclusiva “Nouvelle Vague”, il film diretto da Richard Linklater presentato al festival di Cannes nel 2025. Questa opera, omaggio al movimento francese degli anni Cinquanta e al maestro Jean-Luc Godard, ha già conquistato pubblico e critica lanciatissima. Nonostante l’accordo con Netflix, la pellicola non vivrà un percorso classico nelle sale cinematografiche italiane, mantenendo una breve presenza obbligatoria prima di approdare alla piattaforma digitale.
La conquista di Netflix e il destino in sala di nouvelle vague
Netflix ha superato la concorrenza ottenendo i diritti di distribuzione in streaming di “Nouvelle Vague”, film diretto da Richard Linklater e presentato in concorso alla 78ª edizione del festival di Cannes. La notizia è stata resa nota da fonti vicine all’industria cinematografica, tra cui Variety. L’accordo conferma la scelta di Netflix di puntare su progetti che richiamano profondamente la storia del cinema, in questo caso dedicandosi a un omaggio al movimento francese che ha rivoluzionato il racconto filmico.
Nonostante l’acquisizione da parte del gigante americano, la pellicola avrà una finestra obbligatoria in sala di almeno due settimane, come previsto dalle norme francesi ed europee sulle uscite cinematografiche. Dopo questo periodo, il film approderà esclusivamente sulla piattaforma in streaming senza ulteriori proiezioni in sala. Questo passaggio riduce di molto la possibilità per un pubblico più vasto di vedere la pellicola in formato tradizionale rispetto ai consueti film da circuito cinematografico.
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L’opera richiama alcune delle scene e atmosfere del capolavoro di Jean-Luc Godard “Fino all’ultimo respiro” , considerato il manifesto della Nouvelle Vague. Proprio questa scelta tematica ha attratto l’attenzione di critica e spettatori cinefili, creando aspettative elevate sull’interpretazione di una stagione storica e mitica del cinema. La breve ma significativa permanenza in sala rappresenta un compromesso tra i nuovi modelli distributivi digitali e la tradizione cinematografica del grande schermo.
Accoglienza del film a Cannes e il favore di Quentin Tarantino
“Nouvelle Vague” ha ricevuto una lunga ovazione al festival di Cannes, accompagnata da critiche positive e ammirazione da parte di addetti ai lavori. Una testimonianza della forte impressione suscitata arriva da Quentin Tarantino, noto cineasta e appassionato di cinema classico, che ha deciso di vedere il film due volte in un solo giorno. Questo dato racconta non solo la qualità del lavoro di Linklater, ma anche il richiamo che il progetto ha esercitato su figure di spicco del mondo del cinema.
Il cast include Zoey Deutch nel ruolo di Jean Seberg, attrice che interpretava la protagonista di “Fino all’ultimo respiro”, Guillaume Marbeck che veste i panni di Jean-Luc Godard e Aubry Dullin, interprete di Jean-Paul Belmondo. Attraverso queste figure, il film ricostruisce la nascita iconica del capolavoro godardiano, concentrandosi sui retroscena e sulle emozioni del gruppo di giovani artisti e attori che contribuirono a rivoluzionare il cinema francese.
Si tratta del primo film di Linklater girato in lingua francese, una scelta che rafforza l’ambientazione e la fedeltà storica al clima culturale di quegli anni, in particolare il 1959, l’anno di produzione dell’opera originale di Godard. La risposta calorosa del pubblico ha ribadito il valore del lavoro di Linklater come un ponte tra le generazioni e come ricostruzione dettagliata di una stagione chiave del cinema.
Il progetto di Richard Linklater e il racconto di un’epoca
Richard Linklater ha definito “Nouvelle Vague” come una lettera d’amore al cinema e in particolare al capolavoro di Jean-Luc Godard. Il regista ha voluto evitare un semplice rifacimento, ma ha mirato a raccontare quel momento storico da una prospettiva nuova, con un approccio immersivo e autentico. Ha creato un’esperienza che coinvolge il pubblico nel clima del 1959, con la macchina da presa che diventa testimone delle vicende di un gruppo di giovani cineasti e attori alle prime armi.
Nel corso delle riprese, Linklater ha esortato i suoi attori a non pensare di stare girando un film d’epoca ma più di vivere realmente quel momento. Ha voluto far emergere la sensazione di incertezza, entusiasmo e sperimentazione tipica di quei primi passi nel mondo del cinema francese della Nouvelle Vague. La figura di Godard viene mostrata come quella di un regista emergente con la curiosità e il dubbio di chi non è certo che il proprio lavoro vedrà mai la luce.
Al festival di Cannes il regista ha raccontato il valore emotivo di tornare proprio nel luogo stesso dove il film è ambientato e girato, sottolineando la magia del cinema che permette di rivivere epoche e ambientazioni lontane nel tempo. Per il regista e il cast riportare alla vita questo episodio storico rappresenta un significativo tributo alla storia del cinema e al lavoro svolto da ogni membro della troupe.
L’impegno di Linklater nel ricreare su schermo quel clima artistico e culturale risulta evidente nel lavoro sui dettagli, dalle ambientazioni ai dialoghi, fino alle scelte stilistiche che richiamano la pellicola di Godard. Il film si pone quindi come un’opera che cerca di riportare lo spettatore negli anni denso di fermento della Nouvelle Vague, valorizzandone i protagonisti dietro e davanti la macchina da presa.
Una nuova prospettiva per linklater
Questo progetto segna per Linklater un passo fondamentale in un percorso artistico che esplora la storia del cinema attraverso nuove prospettive. La scelta di utilizzare la lingua francese sottolinea la volontà di avvicinarsi con rispetto e precisione all’epoca raccontata. La risonanza ottenuta al festival lascia supporre la possibilità di nuovi sviluppi per questo lavoro nel pubblico internazionale, anche se l’approdo principale rimarrà la piattaforma di Netflix.