Graham Greene, attore canadese di origine native americana, è mancato all’età di 73 anni per cause naturali. Greene aveva ottenuto grande notorietà mondiale nei primi anni ’90 grazie al ruolo dello sciamano Uccello Scalciante in Balla coi lupi, film che lo portò a ricevere la nomination all’Oscar come miglior attore non protagonista. Nel corso di una carriera lunga oltre tre decenni, ha lavorato sia nel cinema che in televisione, lasciando un segno importante nella rappresentazione degli attori nativi americani.
la carriera di graham greene tra cinema e televisione
Da attore con radici nella Nazione Oneida, situata nella Riserva delle Sei Nazioni in Ontario, Greene ha interpretato oltre cinquanta film dal suo esordio. La sua filmografia spazia da produzioni di successo come Cuore di tuono e Die Hard – Duri a morire fino a titoli più recenti come The Twilight Saga: New Moon. Nel corso degli anni ha partecipato anche a varie serie televisive, tra cui Reservation Dogs e Tulsa King. L’ultima pellicola a cui ha preso parte è prevista per prossima uscita, segnando la fine di una lunga presenza sullo schermo.
Il suo ruolo più conosciuto resta quello di Uccello Scalciante, che ha contribuito a portare la cultura e le lotte delle popolazioni native nei circuiti mainstream del cinema, offrendo uno sguardo più autentico alle storie delle comunità indigene del Nord America. Anche oltre Balla coi lupi, Greene ha continuato a sostenere ruoli che rappresentassero con rispetto e profondità la sua identità culturale.
l’impatto culturale di “balla coi lupi” e il personaggio di uccello scalciante
Il film Balla coi lupi, diretto e interpretato da Kevin Costner nel 1990, ha rappresentato una svolta per il cinema americano nel raccontare le vicende dei popoli indigeni. Graham Greene, nel ruolo dello sciamano Sioux Uccello Scalciante, si è distinto per un’interpretazione che bilanciava forza e sensibilità, attribuendo al personaggio una profondità umana e spirituale che ha colpito pubblico e critica.
Questa parte non solo ha consolidato la carriera di Greene, ma ha anche offerto una visibilità nuova alle culture nativo-americane. La nomination all’Oscar ottenuta dalla sua interpretazione testimonia come il personaggio di Uccello Scalciante abbia segnato l’attenzione del mondo cinematografico su una narrazione più inclusiva e consapevole delle diverse identità etniche negli Stati Uniti e in Canada.
Il successo del film ha permesso a Greene di portare avanti progetti che riflettevano la sua appartenenza alla Nazione Oneida e alla cultura indigena, elemento centrale nella sua vita e arte.
l’eredità di graham greene nella rappresentazione delle popolazioni native
Graham Greene ha mantenuto un legame stretto con la sua origine oneida, riuscendo a trasferire nel cinema il vissuto e le tradizioni della sua comunità. Essere un membro delle Sei Nazioni nell’Ontario del Sud ha influito profondamente sulle scelte personali e professionali dell’attore.
La sua presenza nei media ha dato voce a storie spesso marginalizzate e contribuito a una maggiore consapevolezza sul ruolo degli attori nativi nei film e nelle serie televisive. Nel panorama artistico nordamericano, Greene è stato una figura di riferimento per molti giovani attori appartenenti a popolazioni indigene, dimostrando la possibilità di ottenere ruoli significativi senza rinunciare all’identità culturale.
La sua attività si è sviluppata in contesti variegati e ha visto un interesse costante da parte dei registi verso la sua capacità di dare autenticità e carisma a personaggi legati al mondo nativo. Anche alla fine della sua carriera, Greene ha mantenuto alta la qualità delle sue interpretazioni.
Gerry Jordan, il manager che ha annunciato la morte alla CBC News, ha definito Greene un attore leggendario e pluripremiato. La sua lunga esperienza insieme alla scelta di lavorare su temi legati alle proprie radici rendono la sua storia un contributo utile alla memoria del cinema indigeno contemporaneo.
Ultimo aggiornamento il 2 Settembre 2025 da Davide Galli