Home Molotov lanciate durante corteo della comunità ebraica a boulder, diversi feriti e arresto

Molotov lanciate durante corteo della comunità ebraica a boulder, diversi feriti e arresto

Un attacco con bottiglie molotov durante una marcia della comunità ebraica a Boulder, Colorado, ha causato feriti e suscitato preoccupazioni per la sicurezza locale e le tensioni internazionali.

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Un uomo ha attaccato con bottiglie molotov una marcia pacifica della comunità ebraica a Boulder, Colorado, causando feriti; l’aggressore è stato arrestato e l’FBI ha aperto un’indagine per terrorismo. - Unita.tv

Un violento attacco con bottiglie molotov ha colpito una marcia della comunità ebraica a Boulder, Colorado, causando feriti e destando preoccupazione negli ambienti della sicurezza. L’episodio è avvenuto nel corso di un evento dedicato a richiamare l’attenzione sui prigionieri israeliani nelle mani di Hamas.

Dettagli sugli aggressori e l’arresto

Le autorità hanno individuato rapidamente il sospetto responsabile dell’assalto. L’uomo, identificato come Mohamed Sabry Soliman, 45 anni, è stato fermato dalle forze dell’ordine nei pressi del luogo dell’attacco. Soliman è stato portato in ospedale con ferite lievi, presumibilmente riportate durante la colluttazione con la polizia.

Le forze dell’FBI, che hanno preso in carico le indagini, hanno qualificato l’azione come un “attacco terroristico mirato”. Secondo il messaggio dell’agente speciale Mark Michalek, Soliman era armato con un lanciafiamme rudimentale e più bottiglie molotov. Testimoni hanno riferito di averlo sentito urlare slogan a favore della liberazione della Palestina durante l’attacco.

L’identificazione rapida dell’autore ha contribuito a contenere il rischio di ulteriori violenze nello svolgimento della manifestazione.

Il contesto della marcia e l’obiettivo della protesta

Il 1° giugno 2025 a Boulder, una città di circa 100.000 abitanti vicino a Denver, si è svolta una manifestazione pubblica organizzata nell’ambito della campagna Run for Their Lives. Questa iniziativa settimanale punta a sensibilizzare l’opinione pubblica sui cittadini israeliani che risultano ostaggi nella Striscia di Gaza. La marcia, alla quale partecipavano persone di varie età, aveva un tono pacifico e mirava a diffondere consapevolezza su una questione internazionale ancora irrisolta.

Il corteo si è mosso lungo Pearl Street, una via centrale e molto frequentata della città. Non erano previste tensioni specifiche, ma la sensibilità dell’argomento, tra i più discussi negli ultimi mesi, ha attirato l’attenzione di diversi gruppi con posizioni contrapposte rispetto al conflitto israelo-palestinese.

La dinamica dell’attacco lungo pearl street

L’aggressore ha lanciato più bottiglie incendiarie contro i partecipanti della marcia, causando fiamme e panico tra la folla. Le immagini circolate sui social mostrano un uomo a torso nudo mentre agita due bottiglie e grida slogan pro-Palestina. La scena si è svolta in pieno giorno, con diverse persone colpite dalle fiamme, alcune in modo grave.

I testimoni hanno subito tentato di intervenire con mezzi di fortuna, come bandiere o indumenti, per cercare di spegnere le fiamme prima dell’arrivo dei soccorsi. Le ambulanze sono giunte rapidamente e hanno trasportato gli feriti agli ospedali della zona, dove sono state prestate le cure necessarie.

La scelta del luogo, una strada pedonale piuttosto affollata, ha aumentato la pericolosità dell’episodio e l’allarme nella comunità locale, che fino a quel momento non aveva registrato eventi simili di violenza pubblica.

Le reazioni delle autorità e la sicurezza locale

Le autorità locali e federali hanno condannato l’attacco, sottolineando la natura mirata e premeditata dell’azione. La polizia di Boulder ha rafforzato la presenza in città per evitare nuovi scontri e garantire il regolare svolgimento di eventi pubblici legati al conflitto israelo-palestinese.

L’FBI ha aperto una indagine approfondita per capire se Soliman abbia avuto complici o se faccia parte di qualche organizzazione più ampia. Al momento non sono emersi collegamenti diretti, ma il clima di tensione internazionale ha reso ogni pista oggetto di verifica rigorosa.

Le comunità coinvolte, sia quella ebraica che altre presenti in città, hanno espresso preoccupazione per la propria sicurezza, ma hanno confermato la volontà di continuare a partecipare a iniziative di sensibilizzazione pacifica.

La vicenda a Boulder si aggiunge ad altri recenti episodi di violenza etnica e politica registrati negli Stati Uniti, aumentando il dibattito sui rischi legati alle tensioni internazionali nel contesto domestico.