Miss Italia 2025: tra esclusioni severe e polemiche, il concorso torna su Raiplay ma divide il pubblico

Miss Italia 2025 torna su Raiplay tra critiche e polemiche. - Unita.tv

Davide Galli

28 Agosto 2025

Miss Italia fa il suo ritorno il 15 settembre con una finale in streaming su RaiPlay. Dopo anni di trasmissioni su canali minori, il concorso torna sulla piattaforma Rai, ma il nuovo regolamento ha già scatenato molte polemiche. Le norme escludono infatti candidate transgender, donne con interventi estetici evidenti e chi ha profili su OnlyFans, limitando così diverse aspiranti al titolo.

Miss Italia torna su Raiplay, ma lascia la tv generalista

Dopo un lungo periodo tra Facebook, YouTube e Helbiz Live, Miss Italia torna sotto l’ala Rai. Non però sul canale in chiaro: la finale sarà trasmessa solo su RaiPlay il 15 settembre, in una serata-evento che decreterà la nuova regina di bellezza. La scelta di RaiPlay è un passo avanti rispetto agli ultimi anni, offrendo una vetrina più ufficiale, anche se con meno visibilità rispetto alla tv tradizionale.

Patrizia Mirigliani, patron del concorso, ha spinto per riportare lo show almeno parzialmente dentro la Rai, dopo anni in cui il concorso era diventato quasi “nomade” sul web. L’obiettivo è dare un’immagine più solida, evitando la dispersione su social o piattaforme minori che rischiano di ridurre il pubblico e indebolire il brand.

Questa mossa vuole essere un segnale di rinnovamento, ma arriva insieme a un regolamento piuttosto rigido. La trasmissione su RaiPlay apre il dubbio se Miss Italia saprà riconquistare il suo pubblico storico, o se le regole restrittive allontaneranno soprattutto le nuove generazioni.

Regolamento 2025: fuori trans, rifatte e chi ha profili Onlyfans

Le norme puntano su canoni tradizionali di bellezza femminile. Sono escluse le candidate transgender e chi ha interventi estetici visibili come filler, botox o silicone. Solo le correzioni fatte per motivi di salute possono essere valutate caso per caso. Chi risulta “visibilmente rifatta” non può partecipare: gli organizzatori vogliono preservare quella che chiamano “armonia del viso”.

Il divieto riguarda anche la vincitrice, che dovrà rinunciare a qualsiasi intervento estetico per i due anni successivi al titolo, per promuovere il valore dell’accettazione di sé tra le giovani.

Queste regole hanno scatenato molte reazioni. L’esclusione delle persone transgender è stata definita “crudele e intollerabile” da chi denuncia una chiusura su temi di identità e inclusività. Anche la scelta di vietare chi ha profili su OnlyFans riflette un’idea molto restrittiva: nessuno con account su piattaforme di contenuti per adulti, a pagamento o gratuiti, può partecipare. Non sono ammessi neppure servizi fotografici senza vestiti.

La linea dura ha già portato a casi controversi, come quello di Vanessa Zeneli, modella 25enne esclusa dalla selezione regionale per il Friuli-Venezia Giulia proprio per aver pubblicato contenuti su OnlyFans. Il suo caso ha riacceso il dibattito sulla trasparenza delle regole e sulla coerenza degli organizzatori, visto che lei sostiene che l’organizzatrice fosse comunque a conoscenza delle sue foto.

Polemiche sulle esclusioni: il concorso e il mondo che cambia

Il regolamento 2025 si rifà a un’idea tradizionale della femminilità che per molti non rispecchia più le nuove generazioni. Le ventenni di oggi spesso scelgono strade diverse, che includono interventi estetici, identità di genere variegate e modi alternativi di guadagno attraverso i social.

Escludere a priori chi ha queste caratteristiche sembra fuori tempo. La società è sempre più aperta alla diversità e alle scelte individuali. Molti hanno definito la linea del concorso un paradosso crudele, soprattutto per la netta esclusione delle persone transgender.

Nonostante il tentativo di dare nuova vita al concorso con RaiPlay, il regolamento sembra invece rafforzare posizioni conservatrici, che rischiano di allontanare una fetta importante del pubblico giovane e molte aspiranti concorrenti. Il caso di Vanessa Zeneli ha poi messo in luce dubbi sulla trasparenza e la gestione delle selezioni.

Miss Italia resta ferma su certi parametri estetici, ma fatica a tenere il passo con i cambiamenti sociali legati a identità, libertà di espressione e comunicazione digitale.

Questa nuova edizione sarà una prova importante per capire se un concorso con una storia così lunga può ancora trovare spazio senza rinunciare a inclusività e rappresentanza.

Ultimo aggiornamento il 28 Agosto 2025 da Davide Galli