Miriam Margolyes torna a parlare delle polemiche nate dalle parole di J.K. Rowling. Tra critiche alla scrittrice di Harry Potter e un invito a contenere le reazioni, l’attrice britannica prova a smorzare i toni, rivolgendosi in particolare alla comunità transgender.
Margolyes: “Non condivido Rowling, ma la rabbia non aiuta”
L’attrice inglese non ha dubbi: non è d’accordo con le idee di J.K. Rowling sulle persone transgender. Le definisce troppo dure, poco accoglienti. Ma allo stesso tempo, Margolyes critica anche la risposta della comunità trans, troppo spesso segnata da rabbia e parole forti che, secondo lei, non fanno che chiudere il dialogo. “Non sono d’accordo con lei sulla questione trans, penso che la sua opinione sia troppo dura”, ha detto. Ma subito dopo ha aggiunto che l’aggressività usata per contestarla rischia di peggiorare la situazione. Per questo invita a un confronto più calmo, in cui si possa discutere con rispetto da entrambe le parti. Una posizione che spicca in un clima dove tanti si schierano contro Rowling, ma pochi chiedono di abbassare i toni.
Una voce equilibrata dentro la comunità LGBTQ+
Essendo lei stessa parte della comunità LGBTQ+, Margolyes offre un punto di vista che alterna critica e appello alla calma. “Dovremmo essere più gentili gli uni con gli altri”, ha detto, ricordando che ognuno affronta battaglie diverse. E che scontri e divisioni alla fine non aiutano nessuno. Pur dispiaciuta per il modo “feroce” con cui Rowling ha espresso le sue idee, Margolyes mostra anche solidarietà verso alcune persone trans, sottolineando quanto sia importante ascoltarsi a vicenda. La sua posizione aggiunge un elemento nuovo al dibattito, perché arriva da chi conosce bene la realtà LGBTQ+ e invita a spegnere l’incendio della rabbia.
Margolyes, Harry Potter e un rapporto complicato
Miriam Margolyes è famosa soprattutto per aver interpretato la professoressa Pomona Sprite nei film di Harry Potter, la saga che ha segnato un’epoca e che Rowling ha creato. Nel corso degli anni, l’attrice ha spesso ironizzato sulle sue difficoltà a ricordare i pronomi delle persone, ma ha sempre riconosciuto il valore della lotta della comunità trans per i propri diritti. Ha definito i libri di Harry Potter “storie per bambini”, mostrando un rapporto schietto con il lavoro di Rowling. Questo legame personale rende il suo intervento ancora più interessante: non prende le difese di Rowling, ma neanche si schiera con chi la attacca senza mezzi termini, preferendo puntare su un dialogo meno infuocato.
J.k. Rowling e le polemiche sulle donne trans nel Regno Unito
Negli ultimi anni, J.K. Rowling ha raccolto molte critiche per i suoi messaggi giudicati transfobici. L’ultima polemica riguarda la sua approvazione della sentenza della Corte Suprema britannica che nega alle donne trans il riconoscimento legale. Una decisione che ha scatenato un acceso scontro tra chi difende i diritti transgender e chi condivide le idee della scrittrice. Le sue posizioni hanno sollevato un vero e proprio “polverone” mediatico, con reazioni spesso emotive e scontri accesi. È in questo contesto che Margolyes prova a fare da voce della ragione, chiedendo meno fiamme e più rispetto.
Il richiamo di Miriam Margolyes arriva nel mezzo di una controversia che sembra non trovare fine. Il suo appello a fermare l’escalation di tensioni punta a ricordare che, oltre alle idee e ai diritti, a contare sono sempre la dignità e il rispetto di chi vive la realtà transgender. Tra cultura pop, attivismo e opinioni pubbliche, il suo intervento prova a riportare la discussione su un piano più umano.
Ultimo aggiornamento il 18 Luglio 2025 da Rosanna Ricci