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Milano invasa dalle zanzare e dalle erbacce: il sindaco Sala e la polemica sulla gestione del verde cittadino

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Milano alle prese con zanzare e erbacce, critiche al sindaco Sala sulla gestione del verde. - Unita.tv
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La presenza sempre più massiccia delle zanzare a Milano, insieme al proliferare di erbacce e vegetazione non controllata nei parchi e nelle piazze, ha portato a un acceso dibattito sulle scelte dell’amministrazione comunale riguardo al taglio dell’erba. Il sindaco Beppe Sala ha recentemente affermato che la mancata manutenzione del verde favorisca la biodiversità e riduca la presenza di zanzare, dichiarazioni che hanno sollevato dubbi e critiche tra i cittadini. In questo contesto si inserisce anche un’esperienza personale vissuta in un apericena milanese, dove il fastidio delle punture di zanzara è stato aggravato dalla presenza di una zona umida vicino a un noto liceo. Nel frattempo si discute sull’efficacia delle misure adottate e sulla percezione della gestione della città.

Le punture di zanzara e la zona umida tra Parchetti e licei di Milano

Un episodio recente in un locale ai margini di un parco vicino a uno dei licei più noti di Milano ha riportato al centro l’attenzione sulle zanzare che infestano la città durante le serate estive. Il parco, scelto per permettere ai ragazzi di giocare liberamente, si affaccia su un’area con un piccolo stagno, ambiente ideale per il proliferare delle femmine di zanzara in cerca di sangue. Le fastidiose punture sono arrivate soprattutto sulla pelle del narratore, che confessa di essere spesso il bersaglio preferito di questi insetti, contrariamente alla moglie che invece ne resta quasi immune. Un tempo si pensava che fosse legato al “sapore” del sangue, ma l’assenza di riscontri scientifici ha lasciato spazio a curiosità e racconti. Quell’apericena è stata anche occasione per osservare come vicino al locale, in piazza, fosse presente un imponente schieramento di polizia, chiamato a controllare documenti di persone che bivaccano spesso nella zona, contribuendo a un clima di tensione e disagio nel quartiere.

Il dibattito sulle erbacce e la biodiversità nelle aree verdi cittadine

Qualche giorno prima dell’apericena, il sindaco Beppe Sala ha dichiarato in un’intervista che a Milano non ci sono più zanzare grazie alla scelta di non tagliare l’erba nei parchi e nelle piazze. Sala ha spiegato che la vegetazione lasciata crescere liberamente favorisce la biodiversità che, a suo dire, comprende anche i predatori naturali delle zanzare. Questa affermazione ha suscitato sorpresa e scetticismo tra i residenti, che si trovano a convivere con fitti cespugli e prati incolti, spesso percepiti come degrado urbano piuttosto che segno di attenzione ambientale. L’idea che erbe e piante cresciute spontaneamente possano combattere le zanzare sembra poco convincente soprattutto di fronte alla realtà concreta delle numerose punture che molte persone continuano a subire. Non sono stati indicati i predatori cui il sindaco faceva riferimento, né esistono dati certi a supporto di questa teoria. Alcuni cittadini segnalano la contraddizione tra la promessa di aumentare la biodiversità e la reale percezione di abbandono e malgestione del verde pubblico.

La presenza di forze dell’ordine e i problemi di sicurezza nelle aree periferiche

La zona intorno al parchetto sede dell’apericena, caratterizzata dalla vicinanza al liceo e a un’area di parcheggio, è spesso teatro di bivacchi e situazioni di disagio urbano. Durante la serata, la presenza massiccia di polizia con blindati e controlli a tappeto indica un tentativo di contenere movimenti e attività illegali. Amici della zona raccontano di un’area che durante la notte si trasforma in un rifugio per gruppi che si azzuffano o compiono azioni poco chiare. L’odore forte di cannabis nell’aria aggiunge un ulteriore elemento di tensione. Gli interventi delle forze dell’ordine, benché non sempre condivisi nei metodi o nelle modalità, mirano a mantenere una certa sicurezza in un quartiere che, nonostante la sua centralità, convive con molte contraddizioni sociali. Questo quadro contribuisce a rendere più complessa la quotidianità dei residenti e a complicare anche le semplici occasioni di svago, come il momento conviviale dell’apericena.

Miti e realtà sulle zanzare: sangue dolce e predatori naturali

Le zanzare continuano a essere protagoniste di credenze popolari, alcune risalenti a tempi lontani. Si dice spesso che alcune persone vengano punte più di altre perché hanno il sangue “dolce” o per altri motivi legati alla chimica corporea, ma gli studi finora non hanno fornito risposte definitive. In questo racconto emerge anche l’immagine delle zanzare come fastidiosi predatori capaci di diventare implacabili anche contro chi adotta precauzioni. Tra le possibili soluzioni naturali vi sono i pipistrelli, noti per nutrirsi di questi insetti. Una testimonianza racconta di una famiglia che ha risolto il problema grazie alla presenza di tre pipistrelli stabilmente davanti alle finestre, animali che sono riusciti a mantenere a distanza le zanzare senza danni collaterali. Questo esempio si contrappone alle diverse teorie apparse nel discorso pubblico, comprese quelle promosse dalla politica locale.

La musica come rifugio e la ricerca di varietà nel panorama artistico italiano

Dopo aver descritto le difficoltà milanesi legate alle zanzare e al verde urbano, l’attenzione si sposta per un momento su un terreno più leggero: la musica. La varietà artistica italiana soffre spesso di una certa omologazione, con troppi suoni e voci che si ripetono. Tuttavia, esistono alcune eccezioni significative, come l’artista Ditonellapiaga, che ha saputo distinguersi durante il periodo del Covid con partecipazioni importanti al Festival di Sanremo e album che hanno consolidato la sua credibilità. La sua capacità di rinnovare brani storici, come “Cerco un uomo” di Sandra Mondaini e “Febbre d’amore” di Marcella Bella, dona nuova vita a pezzi di diverse epoche, creando contrasti interessanti e suggerendo una stagione musicale meno uniforme. La sua proposta di “lato A” e “lato B” richiama la tradizione dei 45 giri, segno di una ricerca di identità e varietà che contrasta con la percezione di ripetitività attuale.

Milano resta divisa tra promesse di rinnovamento ambientale e le testimonianze di un disagio reale, tra il fastidio delle zanzare e le difficoltà quotidiane nella gestione del verde pubblico. I temi sociali, ambientali e culturali si incrociano in una città che fatica a trovare un equilibrio, mentre sullo sfondo si affacciano anche voci artistiche che cercano strade alternative per farsi ascoltare. Una trama complessa, nel cuore di una metropoli che continua a cambiare.

Ultimo aggiornamento il 30 Luglio 2025 da Luca Moretti

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Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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