Michele morrone racconta la sua lotta con l’alcol e gli anni difficili dopo la separazione
Michele Morrone racconta la sua lotta contro l’alcol dopo il divorzio, rivelando momenti di vulnerabilità e un episodio inquietante di abuso, mentre riflette sull’umiltà nel mondo dello spettacolo.

Michele Morrone racconta a "Belve" il difficile periodo post-divorzio segnato da alcolismo, il rischio di coma etilico e un anno di droga somministrata a sua insaputa, svelando la sua vulnerabilità e riflettendo sull’umiltà nel mondo dello spettacolo. - Unita.tv
Nel corso di una recente intervista a Belve, Michele Morrone ha aperto il suo cuore svelando la fase complicata che ha attraversato dopo il divorzio. L’attore, noto per il ruolo in 365 giorni, ha descritto momenti oscuri scanditi da un uso eccessivo di alcol, fino al rischio concreto di un coma etilico. E non solo. Ha parlato anche di un episodio inquietante: essere stato drogato a sua insaputa per circa un anno. Queste rivelazioni hanno colpito il pubblico, evidenziando un lato privato e poco noto dell’attore. Vediamo nel dettaglio cosa ha raccontato.
Il rifugio nell’alcol dopo la separazione: uno sfogo per il dolore
Michele Morrone ha spiegato che la fine del suo matrimonio gli ha portato addosso una sofferenza intensa, che ha cercato di attenuare con l’alcol. Ha ammesso senza giri di parole che per affrontare quel dolore profondo ha scelto una via economica, ma pericolosa: il bere smodato. “Mi è arrivato tutto addosso e per non perdere la testa devi poter anestetizzare il dolore… Io purtroppo l’ho fatto con un metodo più economico che mi ha portato a bere tantissimo…” ha detto all’intervistatrice Francesca Fagnani.
Con queste parole Morrone ha lasciato intendere come, dietro all’apparenza lucente dell’attore di successo, ci fosse un senso di fragilità e vulnerabilità. Il bisogno di non crollare lo ha spinto a scegliere un rimedio temporaneo, che rischiava di danneggiare la sua salute e la sua vita privata e professionale. Quando Francesca Fagnani ha chiesto di spiegare cosa significasse “tantissimo”, Morrone è stato esplicito: bere una o più bottiglie di vino al giorno per ubriacarsi.
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Un periodo buio segnato dall’alcol
Questo comportamento ha segnato un periodo buio, accompagnato da un senso di perdita e confusione, durante il quale l’alcol ha preso il controllo. Morrone ha ammesso che non si è fermato subito, ma ha attraversato vari livelli di rischio, fino a superare quelle “linee” che portano oltre il limite sicuro, sfiorando la tragedia.
Il rischio coma etilico: quando l’abuso ha quasi avuto conseguenze fatali
L’intervistatrice ha approfondito il tema chiedendo come l’attore fosse arrivato a rischiare il coma etilico. Morrone ha raccontato di aver superato più volte quella linea sottile che separa il consumo dannoso dalla probabilità di una grave crisi fisica. Ha pronunciato parole nette: “Ho superato la linea che mi ha portato oltre… Poi ho superato un’altra linea che mi ha portato ancora oltre, e a quel punto ho rischiato…”
Questa confessione mette in evidenza quanto il problema fosse serio e concreto. Non si trattava di semplici bevute fuori controllo, ma di una condizione che poteva facilmente sfociare in un malore grave, con rischi per la vita. Rischi che Morrone ha affrontato in prima persona, senza nascondersi dietro menzogne o mezze verità.
La solitudine e la crisi personale
Il racconto mette in luce, anche, la solitudine di chi si trova in difficoltà in ambito personale, specie se sotto i riflettori. Morrone ha detto poco sulle cure o le persone che lo hanno aiutato, ma ha sottinteso come questa esperienza sia stata un momento di crisi da superare, segnato da paure reali e dall’urgenza di uscire dal tunnel.
L’episodio inquietante: essere stato drogato a sua insaputa da una ragazza
Tra i dettagli più sorprendenti dell’intervista, Morrone ha svelato di essere rimasto vittima di un abuso inconsapevole da parte di una ragazza che frequentava. Per circa un anno ha avuto chiari segnali di malessere che lo hanno spinto a capire che qualcosa non andava, fino a scoprire di essere stato drogato senza il suo consenso.
Ha descritto uno stato di confusione mentale e difficoltà nel ragionare lucidamente, segnali che lo hanno aiutato a sospettare qualcosa. La sostanza somministrata in maniera nascosta erano “fiori secchi imbevuti”, come ha specificato lui stesso. Questo particolare non è stato approfondito, ma Morrone ha sottolineato la drammaticità di quella situazione.
Un capitolo molto difficile
L’attore ha definito quel periodo come uno dei capitoli più brutti della sua vita, implicando quanto la manipolazione subita abbia inciso sul suo equilibrio psicofisico e sulla fiducia nelle persone. Questa rivelazione aggiunge una dimensione di vulnerabilità e di pericolo che molti fans non avevano immaginato.
Le riflessioni sull’umiltà nel mondo dello spettacolo tra hollywood e italia
Parlando di lavoro, Morrone ha riflettuto sull’atteggiamento degli attori italiani rispetto a quelli di Hollywood. Ha detto di essere rimasto sorpreso dall’umiltà mostrata da molte star internazionali, soprattutto quelle premiate con Oscar. A suo dire questa attitudine è meno frequente in Italia, dove secondo lui gli attori non mostrano la stessa modestia, nonostante sul piano professionale abbiano ottenuto riconoscimenti meno prestigiosi.
Ha infatti specificato: “Non ho riscontrato negli attori italiani l’umiltà delle star hollywoodiane, che hanno gli Oscar mica i David!” Questo paragone diretto punta a sottolineare il distinto atteggiamento delle due realtà. Non ha sviluppato oltre, ma offre un punto di osservazione sulla mentalità che si ritrova nel mondo dello spettacolo italiano, vista da un protagonista attivo e visibile sia qui che all’estero.
Un confronto critico tra due realtà
Questa lettura da parte di Morrone invita a considerare il carattere umano dietro le luci del palcoscenico, con un occhio critico e consapevole verso la differenza dei rapporti umani e professionali tra i vari ambienti. La sua esperienza diretta rende il giudizio ancora più significativo.