Home Mel gibson incontra il ministro della cultura giuli a matera per il sequel de la resurrezione di cristo

Mel gibson incontra il ministro della cultura giuli a matera per il sequel de la resurrezione di cristo

Mel Gibson torna in Italia per il sequel de La Passione di Cristo, La Resurrezione di Cristo, con riprese a Matera e Cinecittà, mentre il cinema italiano affronta tensioni interne.

Mel_gibson_incontra_il_ministr

Mel Gibson torna in Italia per girare il sequel de *La Passione di Cristo*, con Matera e Cinecittà come principali set. Il progetto vede il ritorno del cast originale e sottolinea il ruolo internazionale di Matera nel cinema, mentre il settore italiano affronta tensioni interne tra maestranze e Ministero della Cultura. - Unita.tv

Mel Gibson è tornato in Italia, questa volta per preparare le riprese del sequel de La Passione di Cristo, intitolato La Resurrezione di Cristo. La città di Matera, che nel 2004 ha ospitato molte delle scene del primo film, tornerà a fare da sfondo a questa nuova produzione. Proprio a Matera, Gibson ha incontrato il Ministro della Cultura Alessandro Giuli, un incontro che ha catturato l’attenzione del mondo cinematografico e mediatico italiano.

Le riprese italiane tra matera e cinecittà

Il regista e produttore Mel Gibson ha confermato la scelta dell’Italia, e in particolare di Matera, come teatro principale per le scene esterne del sequel de La Passione di Cristo. Le riprese inizieranno ad agosto presso gli studi di Cinecittà a Roma, che fungeranno da centro operativo per la nuova produzione. Questa scelta conferma ancora una volta il valore artistico e paesaggistico del nostro territorio, visto come un contesto ideale per film di respiro internazionale. La collaborazione vede Gibson, Bruce Davey e la Icon Productions alla produzione, mentre Lionsgate rimane partner di studio, mantenendo coerenza con il primo film datato 2004.

Durante la visita a Matera, il ministro Giuli ha accolto Gibson con una stretta di mano e uno scambio di parole; al centro del dialogo c’è stata la volontà di incentivare ulteriori produzioni, sia italiane sia straniere, in una città che rappresenta un gioiello per il cinema mondiale. Matera, con i suoi celebri Sassi e le grotte, è profondamente collegata all’immagine del cinema storico e biblico, e ha dimostrato di saper attrarre set hollywoodiani di alto livello anche in altri recenti progetti.

Matera come set di respiro internazionale

Matera mantiene un ruolo di primo piano nel panorama cinematografico grazie alla sua architettura unica e ai suoi paesaggi che richiamano epoche antiche. Dichiarata patrimonio dell’umanità dall’Unesco, la città lucana ha ospitato non solo La Passione di Cristo, ma anche produzioni come No Time to Die per la serie di James Bond, il remake di Ben Hur e Wonder Woman. Questi film hanno confermato l’attrattiva del territorio per i cineasti di Hollywood.

Negli ultimi anni Matera ha inoltre ampliato il proprio raggio, diventando un punto di riferimento per produzioni che cercano ambientazioni rurali e storiche nel Sud Italia. Oltre a Matera, Gibson è stato visto in località come Ginosa, Gravina, Laterza e Altamura. Questi luoghi, con le loro chiese rupestri e scenari naturali, offrono la giusta ambientazione per narrazioni di epoche lontane, elemento chiave per la realizzazione di pellicole storiche come quella in arrivo.

Il cast del nuovo film e le conferme dal vecchio progetto

Tra le certezze del sequel c’è la presenza di Jim Caviezel, che tornerà a interpretare Gesù Cristo, ruolo che aveva già vestito nel 2004. Anche Maia Morgenstern, interprete della madre di Gesù, e Francesco De Vito, che aveva dato volto a Pietro, dovrebbero essere parte del cast, secondo le informazioni raccolte su IMDb. Questo riavvicinamento agli attori originali aiuta a mantenere continuità narrativa, offrendo al pubblico quel legame con la pellicola storica che ha segnato la carriera di Gibson.

Il ritorno degli attori storici riflette una volontà di conservare l’identità del primo film, anche se il sequel si presenta come un progetto con una portata e una realizzazione più ambiziosa, vista la scelta di Cinecittà come quartier generale operativo. Il contributo di attori che hanno già vissuto quei ruoli aggiunge una componente di autenticità e riconoscibilità alla produzione.

Le tensioni nel cinema italiano dopo il confronto Giuli-Germano

Il clima tra le maestranze del cinema italiano si è fatto teso nelle ultime settimane, specie dopo un acceso scambio tra l’attore Elio Germano e il Ministro della Cultura Alessandro Giuli. Il movimento denominato Siamo ai titoli di coda ha inviato una lettera proprio al Ministro per chiedere un incontro urgente. La lettera denuncia una crisi che da quasi due anni colpisce la produzione culturale del paese, principalmente a causa di politiche eccessivamente burocratiche e poco adatte alle esigenze del settore.

Il movimento evidenzia come questa situazione stia provocando disagi concreti e una perdita di slancio in un settore che rappresenta una parte rilevante della cultura italiana. L’incontro e il confronto a distanza tra Germano e Giuli sono diventati emblematici di un problema più profondo, richiedendo interventi mirati e un dialogo concreto. Le richieste puntano a una riorganizzazione che restituisca dignità e prospettive a chi lavora nel cinema italiano.

Questa fase di tensione rappresenta una sfida importante per il mondo dello spettacolo nel nostro paese. Matera, proprio in quel frangente, si conferma ancora una volta come un terreno fertile per la produzione internazionale, ma il cinema italiano deve confrontarsi con questioni che rischiano di rallentare il proprio sviluppo. Gli sviluppi nei prossimi mesi saranno indicativi per capire come evolverà la situazione.