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Mediaset e nove non si mostrano interessate al festival di sanremo, rai confermata fino al 2028

Il festival di Sanremo rimarrà sotto la gestione della Rai fino al 2028, con Mediaset e Nove che non mostrano interesse a competere per i diritti di trasmissione.

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Il Festival di Sanremo resterà trasmesso da Rai fino al 2028, con Mediaset e Nove che non hanno sfidato la tv pubblica, confermando il dominio di Rai sull'evento musicale più importante d'Italia. - Unita.tv

Il futuro del festival di sanremo sembra ormai deciso: rai manterrà i diritti fino al 2028, mentre mediaset e nove non hanno manifestato un vero interesse a sfidare la storica rete pubblica. Nonostante i timori e le speculazioni delle ultime settimane, il festival ligure resta saldamente nell’orbita della tv di stato, confermando un copione già noto da decenni e svelando l’assenza di rivali concreti per la kermesse musicale più seguita in italia.

La mancata sfida di mediaset e nove al festival di sanremo

Mediaset ha chiuso in modo netto ogni ipotesi di entrare nella competizione per i diritti di trasmissione del festival di sanremo. La notizia non sorprende troppo, dato che nelle ultime stagioni non sono mai arrivati segnali concreti da parte del gruppo guidato da pier silvio berlusconi, il quale ha più volte scartato la possibilità di una sfida a rai su questo fronte. Anche discovery, proprietaria di nove, ha preferito mantenere una posizione defilata senza dare seguito a voci e indiscrezioni che la indicavano come possibile pretendente. Questo scenario evidenzia un vuoto nel mercato televisivo italiano: nessuno sembra disposto a rischiare investimento e visibilità su un evento che, pur prestigioso, porta con sé anche grandi responsabilità e costi elevati.

Sanremo punto fermo per rai

In effetti, sanremo rappresenta un punto fermo per rai, grazie a un pubblico consolidato e a numeri d’ascolto sempre rilevanti, specialmente sotto la guida di amadeus. Il progetto di discovery, che a un certo punto era parso intenzionato a strappare il festival alla televisione pubblica, si è fermato di fronte alle difficoltà reali di affrontare un appuntamento così impegnativo. Alla fine, questa rinuncia ha rafforzato il ruolo di rai come unico broadcaster autorizzato per il festival almeno fino al 2028, ridimensionando così ogni tentativo alternativo.

La conferma di rai come casa del festival fino al 2028

Il comune di sanremo, proprietario della manifestazione, ha rispettato le decisioni imposte dal tar della liguria, che aveva ordinato un bando per l’assegnazione del festival a causa della presunta illegittimità dell’affidamento diretto alla rai. Tuttavia, nessun altro operatore è riuscito a concretizzare un’offerta valida, lasciando l’evento nelle mani dell’azienda di stato. È cosi che il festival continuerà a essere trasmesso da rai fino al 2028, con la possibilità di una proroga fino a due anni in più.

La voce del sindaco di sanremo

Il sindaco di sanremo ha espresso soddisfazione per questa soluzione, sottolineando l’importanza di mantenere la tradizione e la continuità nel rapporto con la televisione pubblica. Le difficoltà incontrate dagli altri canali nel prendere in carico l’evento dimostrano quanto sia complesso gestire un festival così grande, con esigenze tecniche, organizzative e mediatiche che pesano molto su chi decide di accettare il compito.

La decisione di rispettare la scadenza stabilita dal tar e attendere nuove eventuali manifestazioni di interesse ha tracciato un quadro chiaro: il festival di sanremo non cambia casa, almeno per ora, e la rai resta l’unica realtà in grado di portarlo avanti, anche con l’obiettivo di valorizzare la città ligure e il contest musicale più importante d’italia.

La reazione di mediaset e discovery dopo le speculazioni

Dopo mesi di rumors su un possibile ingresso di mediaset nel festival, il silenzio e le smentite di pier silvio berlusconi hanno raffreddato gli entusiasmi. Le voci che dipingevano mediaset pronta a strappare sanremo a rai non hanno trovato conferma né nel gruppo berlusconi né in ambienti vicini. Discovery invece aveva mosso qualche segnale di interesse, ma mai abbastanza forte per concretizzarsi in una reale volontà di investire per diventare il nuovo broadcaster di sanremo.

Delusione per la mancanza di competizione

Questa situazione ha portato a una certa delusione tra chi vedeva nella libera competizione un’opportunità per cambiare il panorama televisivo italiano, anche rispetto a un evento di punta come il festival. In realtà, il continuo parlare dell’argomento ha fatto crescere solo aspettative che poi sono rimaste deluse, lasciando spazio all’unico vincitore evidente: rai.

Carlo Conti, impegnato nei preparativi della prossima edizione, può lavorare ora senza pressioni esterne per organizzare al meglio il festival. Nei corridoi si parla già della prima co-conduttrice, segno che la macchina organizzativa sta procedendo senza intoppi o cambiamenti improvvisi. Sanremo resta così saldamente ancorato alla rai, che costruisce sul successo delle ultime edizioni per mantenere un appuntamento irrinunciabile per il pubblico italiano.