
Max Giusti torna in tv con "The 1% Club", un nuovo quiz Mediaset ispirato a un format BBC, che unisce strategia e conoscenza, ma la messa in onda resta incerta. - Unita.tv
Max Giusti si prepara a tornare in tv con un nuovo quiz prodotto da Mediaset, un format importato dalla BBC e già sperimentato con una puntata zero. In un momento in cui sul piccolo schermo si vedono spesso volti poco noti, il conduttore romano conferma la sua affidabilità grazie a una lunga carriera capace di spaziare tra diversi generi televisivi. Questo nuovo progetto potrebbe segnare una nuova fase per Giusti, soprattutto dopo il successo ottenuto con il programma Boss in incognito, viste le sue capacità nel gestire quiz e game show. Vediamo come funziona The 1% Club e quale potrebbe essere il futuro di questo format in Italia.
La scelta di max giusti come conduttore e il suo background televisivo
Max Giusti è uno dei volti più esperti di Mediaset, con una carriera che lo ha visto affrontare generi diversi, dal varietà alla comicità, fino all’emotainment. La sua padronanza nel condurre quiz non è una novità, ma il vero salto di qualità è arrivato con Boss in incognito, programma in cui ha saputo gestire con misura e precisione situazioni complesse e momenti di grande empatia. Il suo stile comunicativo, diretto e fluido, risulta adatto a format che richiedono interazione con il pubblico e i concorrenti, qualità indispensabili per un quiz che punta a coinvolgere e tenere alta l’attenzione.
In tempi recenti Mediaset ha puntato su volti emergenti e spesso poco noti per condurre programmi di rilievo, ma la chiamata di Giusti per The 1% Club sembra un passo verso la sostanza e la sicurezza del mestiere. Il conduttore romano non ama svoltare troppo verso generi fuori dalla sua esperienza, ma il quiz sembra fatto apposta per lui, confermando che l’approccio professionale conta ancora molto nel panorama tv.
Come funziona the 1% club, il nuovo quiz ispirato a un format inglese
The 1% Club è un quiz che si basa su un meccanismo di scommessa e selezione, con 100 concorrenti che affrontano una serie di domande di difficoltà crescente. Ogni partecipante parte infatti con un capitale iniziale che può decidere di mettere in gioco ad ogni domanda. Rispondere in modo errato significa uscire subito dal gioco, creando una forte componente di rischio e strategia.
Il nome del quiz richiama la percentuale di persone in grado di rispondere correttamente ai quesiti proposti. Prima della trasmissione, un panel formato da un gruppo di persone sottopone le domande, partendo da quelle che il 90% del campione riesce a risolvere fino ad arrivare a quesiti risolti da appena l’1%. Questo meccanismo garantisce un aumento della difficoltà progressivo molto marcato, suscitando interesse e tensione nel pubblico.
Il format inglese ha una struttura solida che permette di mantenere alta l’attenzione per tutta la durata del programma, puntando sia sul sapere che sulla capacità di rischio dei concorrenti. Il gioco mette in evidenza la preparazione e la calma sotto pressione di chi risponde, creando dinamiche di gioco coinvolgenti.
La sperimentazione in italia e le prospettive di messa in onda
Max Giusti ha registrato la puntata zero di The 1% Club lo scorso marzo a Parigi, dove il format è stato originariamente ideato dalla BBC Studios. La produzione italiana è affidata a Blu Yazmine, società nota per sviluppare programmi di quiz e intrattenimento.
Nonostante il test televisivo, al momento non ci sono certezze riguardo alla messa in onda su Mediaset. Pare infatti che la reazione tra i dirigenti non sia stata entusiasta, rallentando la programmazione definitiva. Questo mette in dubbio la presenza del quiz nei palinsesti prossimi, anche se il potenziale del format è evidente.
La difficoltà nel trovare programmi originali e freschi, mantenendo però un livello elevato di qualità, è una sfida che Mediaset sta affrontando. The 1% Club potrebbe rappresentare un’opportunità, ma occorrerà vedere se la televisione commerciale italiana sarà disposta a puntare su questo tipo di proposta rispetto ad alternative più consolidate o di facile presa. Nel frattempo, Max Giusti resta un’opzione solida come conduttore in grado di affrontare quiz di vario tipo, aspettando una nuova occasione forse più adatta alle sue capacità.