Tra maggio e giugno 2025 arriva su Netflix una nuova produzione italiana che mette al centro il tema della mascolinità in un contesto di rapido cambiamento sociale. “Maschi veri”, otto episodi di commedia intelligente, racconta la storia di quattro amici quarantenni alle prese con le sfide imposte dalla trasformazione delle relazioni tra i generi. La serie mette in scena una riflessione spigolosa e umoristica sui ruoli maschili tradizionali, portando in primo piano il confronto tra vecchi stereotipi e nuove sensibilità.
La trama e il protagonista: amici alle prese con una mascolinità in crisi
La storia ruota attorno a quattro amici, Mattia, Massimo, Riccardo e Luigi, che a quarant’anni si trovano immersi in realtà molto diverse rispetto a quelle della loro giovinezza. Le loro vite personali e i rapporti con le donne, così come l’idea stessa di essere uomini, cambiano sotto la pressione di una società più attenta alla parità e all’espressione emotiva. In questo contesto, “Maschi veri” mette in scena situazioni dove la tradizionale immagine maschile viene smontata pezzo dopo pezzo.
Un ritratto di luigi secondo pietro sermonti
Pietro Sermonti, che interpreta Luigi, ha detto in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera che la serie vuole ridicolizzare l’idea del maschio alfa: “L’uomo vero non ha paura di mostrare emozioni, accetta le fragilità”. Questo concetto è il cuore della storia. I protagonisti imparano a mettere in discussione i propri pregiudizi, a riconoscere le proprie debolezze e a vivere con più autenticità i rapporti interpersonali. Le dinamiche tra gli amici si intrecciano con i mutamenti sociali per offrire uno sguardo originale sulla mascolinità oggi.
Leggi anche:
Un cast che conta su attori noti e un gruppo di produzione solido
La serie si avvale di un cast ricco e variegato, formato da attori italiani noti e apprezzati. Ai protagonisti Lastrico, Martari, Montanari e Sermonti si aggiungono nomi come Thony, Sarah Felberbaum, Laura Adriani, Alice Lupparelli, Corrado Fortuna e Nicole Grimaudo. La presenza di interpreti così consolidati garantisce profondità e qualità alle interpretazioni.
Dal punto di vista produttivo, la realizzazione è curata dalla Groenlandia, società integrata nel gruppo Banijay. Matteo Rovere segue il progetto come produttore, mentre la regia è affidata a Matteo Oleotto e Letizia Lamartire. La sceneggiatura nasce dal lavoro di Furio Andreotti, Giulia Calenda e Ugo Ripamonti, nomi legati a diverse esperienze di cinema e televisione italiane. La collaborazione tra cast e equipe dietro le quinte ha permesso di costruire una serie coerente nel tono, capace di alternare comicità e momenti di riflessione.
L’approccio ironico e critico verso il concetto di mascolinità
“Maschi veri” fotografa in chiave ironica un fenomeno attuale: il venir meno delle rigide definizioni di maschio e le domande che ne conseguono. La serie affronta temi quali l’accettazione delle emozioni, la vulnerabilità, il cambiamento delle relazioni di coppia in un mondo che si muove verso la parità. Non si limita a far ridere, ma invita a pensare.
La mascolinità contemporanea nei personaggi
Le situazioni comiche servono come veicolo per portare allo spettatore un’idea più complessa del maschio contemporaneo. Il protagonista Luigi, ma anche gli altri amici, mostrano come la mascolinità tradizionale sia sempre meno in grado di rappresentare l’uomo contemporaneo, più attento a mostrarsi sincero e meno legato a ruoli rigidi. Con il racconto delle loro difficoltà e delle tensioni interiori, la serie ne scava le sfumature.
L’interpretazione di Sermonti sottolinea come la vera forza del maschio si misuri dalla capacità di accettare la propria fragilità e di non aver paura di esprimerla. La serie diventa, così, un pezzo di racconto culturale italiano su questo tema così discusso. Rasenta la cronaca di una trasformazione sociale e culturale, raccontata da persone comuni con il potere di mettere in discussione i luoghi comuni.