Martin scorsese non va più al cinema e spiega perché evita le sale tradizionali per vedere i film
Martin Scorsese annuncia la sua decisione di abbandonare le sale tradizionali, evidenziando come il comportamento del pubblico e le distrazioni moderne abbiano rovinato l’esperienza cinematografica.

Martin Scorsese ha dichiarato di non frequentare più le sale cinematografiche tradizionali a causa del comportamento irrispettoso del pubblico, preferendo guardare i film nella sua sala privata per un'esperienza più autentica e rispettosa. - Unita.tv
Il celebre regista martin scorsese ha rivelato in un’intervista recente un cambiamento significativo nel suo rapporto con il cinema. Dopo decenni passati a vivere e conoscere ogni aspetto di questo mondo, oggi preferisce abbandonare le sale tradizionali. Le ragioni dietro questa scelta riflettono la trasformazione dell’esperienza cinematografica contemporanea, dove le distrazioni e il comportamento del pubblico incidono profondamente.
L’intervista con peter travers e la decisione di scorsese di non andare più al cinema
Peter Travers, critico cinematografico di lunga data, ha incontrato martin scorsese diverse volte nel corso degli anni. Durante un recente confronto, scorsese ha confessato di non frequentare più i cinema tradizionali. Quando il giornalista gli ha chiesto il motivo, scorsese ha espresso con passione la sua frustrazione per il comportamento spesso irrispettoso che si trova nella sala. Tra chi parla al telefono, si alza per ordinare cibo o bevande o crea rumori che sovrastano i dialoghi sullo schermo, scorsese ha insistito che queste interruzioni hanno rovinato il piacere di andare al cinema.
Il confronto con il passato
Secondo il regista, l’esperienza in sala non è più quella di una volta, quando il pubblico si concentrava a fondo sui film e si scambiava opinioni su ogni dettaglio. Travers ha cercato di calmare l’amico ricordandogli che anche da bambini non riuscivano a stare zitti, ma scorsese ha ribattuto che allora le chiacchiere ruotavano attorno al cinema stesso, alimentavano la passione invece di distrarre completamente.
La sala di proiezione personale di martin scorsese e il suo modo di guardare i film
Lontano dalle sale pubbliche, scorsese ha trasformato la sua casa di New York in un piccolo santuario per i cinefili. All’interno dispone di una sala di proiezione privata, arredata con poster d’epoca e oggetti legati al cinema classico. Qui ama guardare i film, anche quelli più recenti. Al quinto piano dello stesso edificio, un secondo spazio dedicato, completo di una vasta collezione di pellicole, gli permette di rivedere opere importanti in condizioni di visione eccellenti.
Questa sala privata è diventata per lui un rifugio indispensabile. Dal 2007 la cura nel selezionare la qualità video e audio degli spettacoli proiettati lo aiuta a vivere i film come meriterebbero, senza gli elementi di disturbo che infestano le sale commerciali.
Il declino del galateo in sala e l’impatto della tecnologia sul cinema dal vivo
Il problema che scorsese sottolinea non riguarda solo la sua esperienza personale, ma una tendenza diffusa tra chi frequenta ancora i cinema. Oggi la presenza di smartphone e l’abitudine all’intrattenimento domestico fanno perdere di attenzione a molte persone. L’illusione creata dal buio della sala e dal silenzio condiviso si interrompe spesso per colpa di rumori e distrazioni.
Andare al cinema, più che un piacere garantito, è diventato quasi un rischio: non si sa come sarà il pubblico o quali comportamenti si troveranno accanto. Il galateo del cinema è scemato, rendendo difficile per chi ama davvero la settima arte godersi lo spettacolo in santa pace. Il successo delle piattaforme di streaming e la facilità nel guardare film ovunque hanno spostato l’attenzione altrove, lasciando le sale in una posizione più precaria rispetto al passato.
martin scorsese incarna questa frustrazione, scegliendo così spazi privati e un’esperienza più personale per conservare intatto il rispetto per i film e il rispetto per chi li guarda.