La nuova stagione degli Emmy Awards del 2025 ha riservato una sorpresa inattesa: due registi di fama mondiale, Martin Scorsese e Ron Howard, sono stati candidati come attori comici per la prima volta. Entrambi hanno preso parte alla serie satirica The Studio, disponibile su Apple TV+, che racconta con ironia il dietro le quinte di uno studio cinematografico hollywoodiano. Queste candidature segnano un momento particolare nelle carriere dei due cineasti, noti soprattutto per i loro successi dietro la macchina da presa.
Martin Scorsese e Ron Howard candidati agli Emmy per ruoli comici in produzioni hollywoodiane
Martin Scorsese e Ron Howard sono figure centrali della storia del cinema americano, ma mai prima d’ora avevano ricevuto una nomination agli Emmy come interpreti in ruoli comici. La candidatura riguarda infatti la categoria miglior attore ospite in una serie comica grazie alle loro apparizioni in The Studio. La serie li vede interpretare versioni parodistiche di se stessi con toni autoironici che hanno colpito pubblico e critica.
Premi e riconoscimenti di attori e registi hollywoodiani chiave
Scorsese aveva già ricevuto riconoscimenti agli Emmy ma legati alla regia o a documentari: tra questi spiccano nomination per Boardwalk Empire e George Harrison: Living in the Material World. Ron Howard invece ha vinto premi Emmy come produttore – ad esempio per Arrested Development – ma non era mai stato candidato come attore fino ad oggi.
Questa doppia candidatura è significativa perché mostra un lato diverso dei due artisti, abituati a lavorare dietro le quinte piuttosto che davanti alla telecamera in ruoli recitativi così particolari.
Protagonisti hollywoodiani come Anthony Mackie e Bryan Cranston commentano con ironia le candidature agli emmy
Le reazioni degli interessati alle loro prime nomination televisive nel campo della comicità sono state raccolte attraverso social network dove entrambi si sono mostrati sorpresi ma anche divertiti dall’onore ricevuto. Francesca Scorsese, figlia del celebre regista, ha pubblicato su Instagram una foto del padre con il volto tra le mani mentre sembra incredulo; l’immagine è diventata subito virale trasformandosi in meme condivisi ovunque sul web.
Ron Howard ha scelto invece un approccio più sarcastico postando un video sempre su Instagram nel quale fingeva lamentarsi al telefono perché i suoi celebri personaggi giovanili sarebbero stati ignorati negli anni dagli addetti ai lavori degli award televisivi. Ha sottolineato quanto fosse difficile rendere credibili quei personaggi dolci ed innocenti tanto da meritare finalmente questo riconoscimento.
Entrambi i registi non hanno bisogno certo di presentazioni: Scorsese è noto soprattutto per aver vinto l’Oscar nel 2006 con The Departed, mentre Howard detiene due premi Oscar legati a A Beautiful Mind, uno come regista ed uno come produttore del film stesso. Inoltre Ron Howard conta anche diversi Daytime Emmy ottenuti producendo programmi dedicati ai bambini quali Curious George.
Il successo di the Studio a Hollywood tra record di nomination e talenti come Martin Scorsese e Anthony Mackie
The Studio si conferma protagonista indiscussa degli Emmy 2025 totalizzando ben 23 candidature complessive; un risultato senza precedenti nella storia delle comedy al debutto stagionale sulla piattaforma Apple TV+. Questo numero supera quello detenuto fino ad ora dalla celebre sitcom Ted Lasso durante la sua prima stagione vincente anni fa.
Cast stellare e produzione guidata da Martin Scorsese a Hollywood
Oltre alle menzioni dedicate a Scorsese e Howard emergono altri nomi importanti presenti nel cast o coinvolti nella produzione dello show: Seth Rogen figura sia tra i candidati alla miglior regia sia nell’interpretazione principale maschile; Kathryn Hahn, Catherine O’Hara ed Ike Barinholtz ottengono anch’essi riconoscimenti importanti grazie ai rispettivi ruoli all’interno della stessa serie satirica ambientata nei meccanismi interni dell’industria cinematografica hollywoodiana contemporanea.
L’unico concorrente nominato fuori dal contesto della produzione Apple TV+ resta Jon Bernthal grazie al suo ruolo drammatico nella serie The Bear, dimostrando così quanto lo scenario televisivo continui a premiare varietà tematiche pur mantenendo attenzione sulle produzioni più innovative sul fronte comedy.
Chi è Bryan Cranston? attore Premio Emmy e Golden Globe, star di Breaking Bad e vincitore di due Tony Award
Bryan Lee Cranston, nato il 7 marzo 1956 a Los Angeles, è una figura di spicco nel panorama dello spettacolo statunitense, riconosciuto a livello internazionale per la sua versatilità come attore, regista e produttore televisivo. La sua carriera si distingue per ruoli indimenticabili che hanno segnato profondamente la cultura popolare e il mondo del teatro contemporaneo.
il ruolo di hal in malcolm e l’ascesa nella commedia televisiva
Il grande pubblico lo ricorda soprattutto per l’interpretazione di Hal nella sitcom “Malcolm” (2000-2006), un ruolo che gli ha permesso di affermarsi nel settore della commedia televisiva grazie al suo talento nell’incarnare personaggi complessi ma accessibili. Tuttavia, è con la serie “Breaking Bad” (2008-2013) che Bryan Cranston ha raggiunto l’apice della fama mondiale: nei panni di Walter White, un professore di chimica trasformato in spietato criminale, ha offerto una performance intensa e stratificata. Questo ruolo gli è valso numerosi riconoscimenti prestigiosi, tra cui quattro premi Emmy come miglior attore protagonista e un Golden Globe.
premi e riconoscimenti per breaking bad
Oltre alla sua brillante carriera sul piccolo schermo, Cranston si è affermato anche sul palcoscenico teatrale con risultati altrettanto impressionanti. Nel 2014 ha conquistato il Tony Award come miglior attore in un’opera teatrale per aver interpretato Lyndon B. Johnson nello spettacolo di Broadway “All the Way”.
il successo teatrale e la poliedricità di cranston
Il suo impegno artistico prosegue con successo anche nel 2019 quando ottiene un secondo Tony Award per la sua interpretazione nell’opera “Network”, confermando così il suo status di interprete poliedrico capace di spaziare tra generi diversi.
cinema e candidatura all’oscar
Nel cinema Bryan Cranston ha dimostrato ugualmente grandi capacità recitative; degna di nota è la candidatura all’Oscar come miglior attore protagonista ottenuta nel 2016 grazie al film biografico “L’ultima parola – La vera storia di Dalton Trumbo” (2015). In questo lavoro ha dato vita al celebre sceneggiatore Dalton Trumbo con una performance apprezzata dalla critica e dal pubblico.
una carriera in continua evoluzione
La carriera artistica di Bryan Cranston evidenzia non solo una crescita costante ma anche una capacità unica nel reinventarsi continuamente attraverso ruoli complessi sia nella televisione che a teatro e al cinema. Il suo contributo alla cultura popolare americana rimane significativo grazie all’intensità delle sue interpretazioni e all’impatto duraturo dei personaggi da lui portati in scena.
Chi è Catherine O’ Hara? Attrice canadese naturalizzata statunitense, celebre per Beetlejuice e vincitrice di Emmy e Golden Globe per Schitt ‘s Creek
Catherine Anne O’Hara, nata a Toronto il 4 marzo 1954, è una figura di spicco nel panorama cinematografico e televisivo nordamericano. Attrice e doppiatrice canadese naturalizzata statunitense, ha costruito una carriera ricca di ruoli iconici che hanno lasciato un segno indelebile nella cultura popolare. La sua versatilità artistica l’ha resa celebre non solo per la capacità interpretativa ma anche per il talento nel doppiaggio, arricchendo numerose produzioni con la sua voce inconfondibile.
un ruolo iconico nel cinema di tim burton
Tra i ruoli più memorabili di Catherine O’Hara spicca senza dubbio quello di Delia Deetz nel cult movie Beetlejuice – Spiritello porcello del 1988. Diretto da Tim Burton, il film ha consolidato la sua presenza nel mondo del cinema grazie a una performance che coniuga umorismo e eccentricità in modo magistrale. Questo personaggio è tornato nuovamente sotto i riflettori con l’atteso sequel Beetlejuice Beetlejuice previsto per il 2024, confermando la rilevanza duratura dell’attrice e il fascino intramontabile della pellicola originale.
il successo in tv con Schitt’s Creek
Oltre al successo sul grande schermo, Catherine O’Hara ha raggiunto nuove vette nella televisione grazie al ruolo di Moira Rose nella serie comedy Schitt’s Creek, andata in onda dal 2015 al 2020. La sua interpretazione della ex diva eccentrica Moira Rose si è distinta per originalità e profondità emotiva, contribuendo a trasformare lo show in un fenomeno globale. Il suo lavoro in questa serie le ha valso prestigiosi riconoscimenti internazionali: un Premio Emmy come miglior attrice protagonista in una serie commedia nel 2020 e un Golden Globe come miglior attrice in una serie commedia o musicale nel 2021.
equilibrio tra comicità e drammaticità
La carriera di Catherine O’Hara testimonia un perfetto equilibrio tra comicità brillante e sensibilità drammatica, elementi che le hanno permesso di attraversare generi diversi mantenendo sempre uno stile unico ed efficace. Grazie alle sue doti interpretative poliedriche e alla capacità di adattarsi ai cambiamenti dell’industria dell’intrattenimento, continua ad essere una presenza influente sia nelle produzioni canadesi sia negli Stati Uniti.
origine e dimensione internazionale
Nata e cresciuta a Toronto, città nota per il vivace ambiente culturale canadese che spesso funge da trampolino verso Hollywood, Catherine O’Hara rappresenta un esempio significativo di talento transnazionale nell’ambito dello spettacolo. La sua doppia cittadinanza canadese-statunitense riflette anche questa dimensione internazionale della sua attività professionale.
un percorso artistico tra cinema e serie tv
L’impegno costante di Catherine O’Hara nello sviluppo dei suoi personaggi contribuisce a definire nuovi standard qualitativi nell’arte recitativa contemporanea. Il suo percorso artistico offre uno spaccato affascinante sulla evoluzione delle carriere attoriali tra cinema classico degli anni Ottanta fino alle produzioni seriali più innovative degli ultimi anni.
Chi è Jon Bernthal? attore statunitense nato nel 1976 noto per il ruolo di Shane Walsh in The Walking Dead e The Punisher nel Marvel Cinematic Universe
jonathan edward bernthal: un attore versatile nel panorama contemporaneo
Jonathan Edward Bernthal, noto semplicemente come Jon Bernthal, è un attore statunitense nato a Washington il 20 settembre 1976. Nel corso della sua carriera ha saputo conquistare l’attenzione del pubblico e della critica grazie a interpretazioni intense e versatili, che lo hanno reso una figura di rilievo nel panorama televisivo e cinematografico contemporaneo.
ruolo chiave in The Walking Dead
Bernthal ha raggiunto la notorietà soprattutto grazie al ruolo di Shane Walsh nella celebre serie televisiva The Walking Dead. La sua performance nei panni di un personaggio complesso e tormentato gli ha permesso di emergere in un contesto narrativo denso di suspense e dramma, contribuendo in modo significativo al successo dello show. Questo ruolo ha rappresentato per lui una vetrina importante, aprendo le porte a numerose altre opportunità professionali.
una presenza nel cinema di guerra
Nel cinema, Jon Bernthal si è distinto con la sua interpretazione in Fury, il film bellico diretto da David Ayer. Qui ha vestito i panni di Grady “Coon-Ass” Travis, un soldato che fa parte dell’equipaggio del carro armato Sherman durante la Seconda guerra mondiale. Il suo contributo alla pellicola si caratterizza per realismo ed energia emotiva, qualità che hanno ulteriormente consolidato la sua reputazione come attore capace di immergersi completamente nei ruoli più impegnativi.
il suo impatto nell’universo Marvel
Uno degli aspetti più rilevanti della carriera di Bernthal riguarda il suo coinvolgimento nel Marvel Cinematic Universe (MCU), dove interpreta The Punisher. Questo personaggio iconico dei fumetti Marvel è noto per il suo approccio deciso alla giustizia e per i toni spesso oscuri delle sue storie. L’interpretazione offerta da Bernthal ha ricevuto ampi consensi sia dagli appassionati del genere sia dalla critica specializzata, sottolineando la capacità dell’attore di portare sullo schermo figure complesse con intensità e autenticità.
un percorso artistico caratterizzato dalla versatilità
La versatilità dimostrata da Jon Bernthal nelle diverse produzioni televisive e cinematografiche testimonia non solo il talento ma anche l’impegno profuso nel costruire una carriera solida all’interno dell’industria dell’intrattenimento americana. La combinazione tra ruoli drammatici ad alto impatto emotivo e personaggi d’azione ben delineati contribuisce a rendere unico il suo percorso artistico.
un attore riconosciuto a livello internazionale
Grazie alle sue scelte professionali mirate e alla dedizione mostrata sul set, Jon Bernthal continua ad essere uno degli attori più riconosciuti nel panorama internazionale contemporaneo. La sua capacità di adattarsi a diversi generi narrativi – dal thriller al war movie fino al supereroistico – lo rende una presenza costante nelle produzioni maggiormente seguite dal pubblico globale.
Chi è Martin Scorsese? il regista italo – americano classe 1942, vincitore dell’ Oscar e maestro del cinema sulla violenza e la criminalità organizzata
Martin Charles Scorsese nasce il 17 novembre 1942 a New york
Martin Charles Scorsese nasce il 17 novembre 1942 a New York, una metropoli che diventerà spesso sfondo e protagonista implicito delle sue opere. Regista, produttore cinematografico, sceneggiatore e attore statunitense con cittadinanza italiana, Scorsese si afferma come una figura centrale nel panorama del cinema contemporaneo. La sua opera è riconosciuta a livello globale non solo per la qualità tecnica ma anche per la profondità tematica e l’originalità stilistica che ha saputo imprimere nel corso di una carriera lunga e prolifica.
il contributo fondamentale alla new hollywood
La sua importanza all’interno della cosiddetta New Hollywood lo pone tra i registi più celebri e influenti nella storia del cinema mondiale. I suoi film esplorano con intensità la complessità dell’animo umano, focalizzandosi in particolare sulla violenza istintiva dell’uomo e sul suo intricato rapporto con la criminalità organizzata. Temi ricorrenti nelle sue pellicole sono inoltre il peccato, la redenzione e la religione: elementi trattati attraverso un approccio narrativo ed estetico originale che combina realismo crudo a sequenze virtuose di grande impatto visivo.
ispirazioni e stile unico di scorsese
Il linguaggio cinematografico di Scorsese si ispira chiaramente a correnti artistiche fondamentali come la Nouvelle Vague francese e il Neorealismo italiano, oltre al cinema indipendente americano rappresentato da figure come John Cassavetes. Questa contaminazione culturale contribuisce a definire uno stile unico caratterizzato da un’attenzione maniacale ai dettagli psicologici dei personaggi e da un uso innovativo della macchina da presa. Le scene di violenza iperrealista diventano così strumenti per approfondire le dinamiche interiori dei protagonisti più che fini a se stesse.
collaborazioni artistiche di rilievo
Un aspetto fondamentale della sua carriera riguarda le collaborazioni artistiche durature con attori di calibro internazionale quali Daniel Day-Lewis, Harvey Keitel, Joe Pesci ma soprattutto Robert De Niro e Leonardo DiCaprio. Questi sodalizi hanno dato vita ad alcune delle interpretazioni più memorabili del cinema moderno. Non meno rilevante è il legame creativo con lo sceneggiatore Paul Schrader: autore della sceneggiatura di quattro suoi capolavori (Taxi Driver, Toro scatenato, L’ultima tentazione di Cristo e Al di là della vita), Schrader ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo tematico ed espressivo del suo repertorio.
il ruolo della montatrice nell’opera di scorsese
Accanto al lavoro sul set emerge anche il contributo tecnico imprescindibile della montatrice Thelma Schoonmaker. Dal primo lungometraggio diretto fino alle produzioni più recenti dal 1980 in poi, Schoonmaker plasma il ritmo narrativo conferendo coerenza ed efficacia al racconto visivo firmato da Scorsese.
riconoscimenti e premi internazionali
Nel corso degli anni Martin Scorsese ha ricevuto numerosi riconoscimenti prestigiosi nel mondo del cinema internazionale. Tra questi spicca l’Oscar alla miglior regia conquistato nel 2007 grazie al film The Departed – Il bene e il male; un traguardo simbolo che celebra l’eccellenza artistica raggiunta dopo decenni di instancabile dedizione alla settima arte. A questa vittoria si aggiungono premi importanti come la Palma d’oro ottenuta al Festival di Cannes nel 1976 per Taxi Driver – pellicola icona degli anni ’70 – o il Leone d’oro alla carriera consegnato durante il Festival del Cinema di Venezia nel 1995: attestati concreti dell’impatto culturale duraturo esercitato dalle sue opere.
ulteriori premi e riconoscimenti
Il palmarès personale include inoltre tre BAFTA britannici e quattro Golden Globe americani; quest’ultimo comprende anche un premio speciale alla carriera assegnatogli nel 2010 quale omaggio all’intera produzione artistica.
una pietra miliare nel cinema mondiale
Martin Scorsese rappresenta quindi non solo una pietra miliare nella storia del cinema statunitense ma un punto di riferimento universale per chiunque voglia comprendere le evoluzioni narrative ed estetiche del medium cinematografico nell’età moderna. La sua capacità unica nel raccontare storie intense basate su conflitti morali complessi rende ogni suo film non solo uno spettacolo visivo ma anche uno stimolo profondo alla riflessione sui temi eterni dell’esistenza umana tra luce ed ombra.
Chi è Ron Howard? attore bambino diventato regista Premio Oscar di a Beautiful Mind e autore di film cult come Apollo 13 e il codice da vinci
Ron Howard, nato Ronald William Howard: un gigante del cinema e della televisione
Ron Howard, nato Ronald William Howard il 1º marzo 1954 a Duncan, Oklahoma, è una figura di spicco nel panorama cinematografico e televisivo statunitense. La sua carriera inizia sin da bambino, quando si fa notare come attore sia sul grande schermo che in televisione. Il suo nome diventa celebre a livello internazionale grazie al ruolo di Richie Cunningham nella sitcom cult Happy Days, un personaggio che ha segnato l’immaginario collettivo degli anni ’70 e ’80.
la carriera cinematografica iniziale e il successo televisivo
Durante gli anni ’70, Ron Howard partecipa a importanti pellicole cinematografiche come American Graffiti (1973), diretto da George Lucas e considerato un vero e proprio cult del cinema americano. Successivamente interpreta Il pistolero (1976) sotto la regia di Don Siegel, consolidando la sua presenza nel mondo del cinema prima di scegliere una nuova strada professionale dietro la macchina da presa.
transizione da attore a regista
La sua evoluzione artistica lo porta infatti a diventare uno dei registi più apprezzati dell’industria cinematografica contemporanea. La filmografia di Ron Howard spazia tra diversi generi: dalle commedie leggere come Splash – Una sirena a Manhattan (1984) e Cocoon – L’energia dell’universo (1985), fino ad arrivare a film dal tono più drammatico o d’avventura che hanno lasciato un segno profondo nel pubblico mondiale.
opere celebri e riconoscimenti
Tra i suoi titoli più celebri figurano Apollo 13 (1995), pellicola basata sulla vera storia della missione spaziale fallita che ha saputo coniugare suspense ed emozione; A Beautiful Mind (2001), biografia del matematico John Nash che gli vale due premi Oscar prestigiosi per miglior regista e miglior film; Cinderella Man – Una ragione per lottare (2005), una toccante storia sportiva; la trilogia de Il codice da Vinci (a partire dal 2006), ispirata ai romanzi bestseller di Dan Brown; Frost/Nixon – Il duello (2008), dramma politico basato sull’intervista tra David Frost e Richard Nixon; infine Rush (2013), intenso racconto delle rivalità nel mondo della Formula 1.
premi internazionali e onorificenze
Il talento poliedrico di Ron Howard è stato riconosciuto con numerosi premi internazionali. Tra questi spiccano due Academy Awards conquistati con A Beautiful Mind e altre due nomination per Frost/Nixon. Ha inoltre ricevuto un Golden Globe, due Emmy Awards dedicati alla televisione e persino un Grammy Award per il suo contributo nell’ambito musicale legato alle produzioni cinematografiche o televisive. Le sei candidature ai BAFTA testimoniano ulteriormente il suo valore artistico riconosciuto anche oltremanica. Nel 2010 ha visto uno dei suoi lavori selezionati in concorso all’Orso d’oro al Festival Internazionale del Cinema di Berlino.
una figura imprescindibile nel cinema contemporaneo
Ron Howard rappresenta dunque una delle personalità più complete del cinema americano contemporaneo: capace non solo di recitare con successo ma anche di dirigere storie capaci di coinvolgere spettatori di differenti generazioni attraverso temi universali come l’amicizia, la lotta personale, la scoperta scientifica o le vicende umane straordinarie raccontate sul grande schermo. La sua esperienza pluridecennale lo rende una figura imprescindibile nella cultura popolare globale legata al mondo dello spettacolo.
Chi è Seth Rogen? Attore e comico canadese classe 1982 noto per le commedie di successo e le collaborazioni con Judd Apatow e James Franco
Seth Aaron Rogen è nato a Vancouver il 15 aprile 1982 ed è diventato una delle figure più riconoscibili e poliedriche nel panorama cinematografico contemporaneo canadese e internazionale. La sua carriera spazia dal ruolo di attore comico a quello di regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e doppiatore, un mix che gli ha permesso di consolidare la sua presenza in numerosi progetti di successo.
la versatilità di rogen nella commedia
La versatilità di Rogen si riflette nella vasta gamma di commedie popolari a cui ha preso parte. Tra i film che hanno segnato la sua carriera figurano titoli iconici come “Su×bad – Tre menti sopra il pelo”, “The Green Hornet”, “50 e 50” e “Cattivi vicini”. Queste pellicole non solo hanno ottenuto consensi commerciali ma hanno anche contribuito a definire un particolare stile umoristico legato alla comicità giovanile e alla satira sociale, elementi ricorrenti nelle sue interpretazioni.
collaborazione con judd apatow
Un aspetto fondamentale del percorso professionale di Seth Rogen è rappresentato dalle sue collaborazioni con il regista Judd Apatow. Grazie alla serie televisiva cult “Freaks and Geeks” e ai successi cinematografici come “40 anni vergine”, “Molto incinta” e “Funny People”, la coppia Rogen-Apatow ha saputo rivoluzionare il genere della commedia americana moderna con un mix originale di ironia, spontaneità e profondità emotiva.
l’intesa artistica con james franco
Parallelamente al rapporto artistico con Apatow, Seth Rogen ha instaurato una proficua collaborazione con l’attore James Franco. Insieme hanno partecipato a diversi progetti che spaziano dalla commedia demenziale alle satire politiche, tra cui i film “Strafumati”, “Facciamola finita”, “The Interview” e “The Disaster Artist”. Questa sinergia creativa ha ulteriormente ampliato le possibilità espressive dell’attore canadese, permettendogli di esplorare tematiche spesso controverse o provocatorie senza rinunciare all’umorismo pungente.
l’arte del doppiaggio
L’abilità comunicativa di Seth Rogen si manifesta anche attraverso la sua esperienza nel doppiaggio, campo in cui presta la voce a personaggi animati contribuendo ad arricchire l’offerta culturale destinata sia al pubblico adulto sia ai più giovani. Questo ruolo aggiuntivo conferma la sua capacità camaleontica nell’adattarsi a diversi linguaggi artistici mantenendo intatto il suo appeal personale.
rogen tra talento e cultura pop
Nel complesso, Seth Rogen emerge come una figura chiave della cultura pop contemporanea grazie al suo talento multiforme e alla capacità di intrecciare intrattenimento e contenuti riflessivi all’interno dei suoi lavori. La combinazione tra umorismo intelligente ed esperienze personali condivise fa sì che ogni progetto porti con sé un valore aggiunto capace di coinvolgere un ampio pubblico internazionale.
personalemente, trovo stimolante e incoraggiante vedere due giganti del cinema come martin scorsese e ron howard cimentarsi in ruoli recitativi comici
Martin Scorsese e Ron Howard sono noti principalmente per le loro straordinarie carriere dietro la macchina da presa, tuttavia la loro recente partecipazione a ruoli comici dimostra una notevole versatilità.
una sfida che arricchisce il panorama televisivo
Questo tipo di candidatura non solo arricchisce il panorama televisivo, ma invita a riflettere su quanto sia prezioso per gli artisti mettersi in gioco in nuove sfide, accettando il rischio di uscire dalla propria zona di comfort.
umiltà e creatività nei ruoli inediti
In un settore spesso segnato da rigidità di ruoli e aspettative, la loro partecipazione a The Studio rappresenta un esempio di umiltà e creatività che, secondo me, può ispirare sia i professionisti del mondo dello spettacolo sia il pubblico a valorizzare il coraggio di sperimentare e reinventarsi continuamente.
Ultimo aggiornamento il 16 Luglio 2025 da Giulia Rinaldi