Scorsese celebra il legame con la Sicilia e critica le politiche migratorie americane durante il Taormina Film Festival 2025

Il 14 giugno 2025, Martin Scorsese ha ricevuto il Premio alla Carriera al Taormina Film Festival, evento ospitato nell’Antico Teatro Greco di Taormina, Sicilia. La cerimonia, diretta da Tiziana Rocca, ha rappresentato per il regista americano un’occasione speciale per parlare delle sue radici italiane e lanciare un messaggio chiaro contro le politiche anti-immigrazione promosse dall’amministrazione Trump.

Dal palco, Scorsese ha ricordato come gli Stati Uniti siano una nazione giovane e costruita da immigrati. “A eccezione dei nativi americani, siamo tutti immigrati, figli di immigrati o discendenti di immigrati”, ha detto con forza. Ha sottolineato che la storia americana è ancora in fase di crescita: “Stiamo imparando. Stiamo gattonando. Non abbiamo ancora iniziato a camminare o a parlare.”

Il legame profondo con la Sicilia che ha ispirato la sua carriera

Il momento più emozionante del discorso è arrivato quando Scorsese ha raccontato un ricordo d’infanzia decisivo. A soli cinque anni, guardò per la prima volta Paisà di Roberto Rossellini insieme alla famiglia nella loro casa di New York. Quel film parlava in dialetto Siciliano proprio come quello usato dai suoi nonni e genitori emigrati dall’isola.

Un’ispirazione radicata nell’infanzia

Quella serata segnò una svolta nella vita del regista: “È stato lì, in quella stanza, quella sera, che ho sentito la vocazione a fare film e a toccare le persone nello stesso modo in cui questo film aveva toccato noi.” La Sicilia non è stata solo un luogo d’origine ma una vera fonte d’ispirazione artistica: “La Sicilia mi ha spinto a fare cinema e il cinema mi ha attratto in Sicilia.”

Un omaggio al cinema italiano e ai maestri che lo hanno formato

Nel consegnare il premio, Tiziana Rocca ha definito Scorsese “il cuore del cinema da 50 anni”, evidenziandone l’impegno nel preservare la cultura cinematografica mondiale. Un tributo meritato per uno dei registi più influenti della storia del cinema.

Nel suo discorso, Scorsese ha anche reso omaggio a Frank Capra, regista italo-americano originario della Sicilia come lui. Ha citato una frase celebre di Capra sul cinema: “una dipendenza da cui l’unica cura è fare più film”.

Scorsese non si ferma mai: tra i suoi nuovi progetti c’è Vita di Gesù, inizialmente pensata in bianco e nero ma ora confermata a colori. Inoltre sta lavorando a un misterioso progetto ambientato proprio in Sicilia; prima però girerà un documentario sull’archeologia marina dell’isola.

Il debito infinito con il cinema italiano

Concludendo il suo intervento davanti al pubblico Siciliano, Scorsese si è mostrato profondamente grato verso il cinema italiano: “Mi chiedo dove sarei oggi senza il cinema italiano”. Ha ammesso che il suo debito nei confronti dei cineasti italiani è “incalcolabile” e non smetterà mai di riconoscerlo pubblicamente.

Ha ringraziato calorosamente per questo riconoscimento speciale: “Grazie per avermi riportato a casa.” Una frase semplice ma potente che riassume tutto l’amore del regista verso le sue origini.

Martin Scorsese torna così alle sue radici con orgoglio e passione, usando la sua voce autorevole per difendere valori universali come l’accoglienza e L’Integrazione. E mentre prepara nuovi lavori legati alla sua terra d’origine, conferma ancora una volta quanto sia importante conoscere da dove si viene per capire dove si vuole andare.