La morte di Mario Paglino e Gianni Grossi, coinvolti in un grave incidente sull’autostrada A4, ha portato a Novara un momento di lutto intenso, in cui si sono intrecciati ricordo, fede e discussioni sul riconoscimento delle loro vite e relazioni all’interno della comunità. I funerali hanno richiamato molta attenzione per le scelte compiute durante la cerimonia religiosa e le reazioni scaturite a seguito.
Una chiesa affollata e un silenzio carico di tensione durante i funerali a Novara
La chiesa di San Gaudenzio a Novara, piena per il funerale dei due uomini, ha accolto i partecipanti in un clima di silenzio e intimità. All’ingresso, la foto del matrimonio di Mario e Gianni, sorridenti e vestiti da sposi, si è imposta come messaggio visivo chiaro del loro amore condiviso. Questo dettaglio ha segnato subito una differenza nel modo di vivere il lutto, lasciando emergere una forte componente emotiva e simbolica.
Il parroco don Renzo Cozzi ha guidato la cerimonia senza mai citare direttamente la relazione coniugale tra i due, né il loro matrimonio celebrato nel 2022. Le sue parole si sono concentrate sulla profonda amicizia che li legava, evitando riferimenti che la Chiesa cattolica ancora oggi non riconosce formalmente per coppie dello stesso sesso. In seguito, il sacerdote ha spiegato che questa scelta voleva evitare il conflitto con le regole ecclesiastiche, mantenendo però un atteggiamento di rispetto e sospensione del giudizio, come suggerito da Papa Francesco.
Nonostante queste precauzioni verbali, l’idea dell’unione tra Mario e Gianni era percepita da tutti, supportata anche dal fatto che le famiglie avevano voluto esporre senza timore la loro immagine di sposi. Don Renzo ha ribadito che il suo principale compito era affidare le due vittime a Dio piuttosto che soffermarsi sulle forme del loro legame.
Il ricordo di Mario e Gianni: vita professionale, impegno e affetti condivisi
Mario Paglino e Gianni Grossi erano designer affermati nel territorio novarese e conosciuti anche per la disponibilità verso gli altri e l’impegno in relazioni di amicizia e sostegno. Nel 2022 avevano celebrato il loro matrimonio, una unione a cui tenevano molto e che era stata condivisa anche con due amici stretti, Valerio Amodio Giurni e Silvia Moramarco.
Purtroppo, l’incidente in cui hanno perso la vita Mario e Gianni ha coinvolto anche Valerio e Silvia. Valerio è deceduto sul colpo, mentre Silvia è rimasta ferita e si trova ricoverata all’ospedale Niguarda di Milano in condizioni abbastanza stabili. Questo evento ha colpito profondamente le famiglie e la comunità, evidenziando la tragedia e il valore dei legami tra queste persone.
La comunità LGBTQ+ ha risposto con un messaggio di solidarietà e apertura. L’associazione locale NovarArcobaleno ha chiamato al dialogo con la Chiesa, indicando l’importanza di ascoltare davvero la realtà di chi vive relazioni come quelle di Mario e Gianni. Questo appello va in linea con le parole espresse dal parroco, che ha sottolineato come il loro amore fosse profondo e autentico, indipendentemente dal riconoscimento ufficiale.
I funerali non sono stati soltanto un momento di addio, ma anche uno stimolo a riflettere sulla convivenza di tradizioni religiose e realtà sociali sempre più diverse. La vicenda ha acceso un dibattito che coinvolge ancora molte persone attorno alla fede, ai diritti e al rispetto verso ogni forma d’affetto.
Ultimo aggiornamento il 4 Agosto 2025 da Matteo Bernardi
