Mario Adinolfi ha condiviso sui social la notizia del suo ricovero urgente subito dopo essere tornato dall’Isola dei famosi, il reality show di Canale 5. I fan che lo avevano seguito durante la sua avventura in Honduras si sono preoccupati per le sue condizioni di salute. Il giornalista e politico ha voluto però rassicurare tutti, spiegando che ora sta meglio e che il peggio è passato. Ecco cosa ha raccontato sulle ragioni del suo malore e sulle cure ricevute.
I sintomi improvvisi e l’arrivo al pronto soccorso
Adinolfi ha iniziato a sentire dolori fortissimi nel pomeriggio prima del ricovero. Ha deciso quindi di recarsi al pronto soccorso dell’ospedale Santo Spirito in Sassia, struttura nota anche per essere quella dove è nata sua figlia più piccola. Qui i medici hanno rilevato che qualcosa non andava: il corpo aveva subito diversi cambiamenti dopo l’esperienza sull’isola.
Durante la permanenza in Honduras, Mario aveva mangiato pochissimo, perdendo una quantità significativa di grasso corporeo. Questo dimagrimento intenso aveva messo sotto pressione fegato e reni, organi impegnati nel metabolizzare le sostanze accumulate nei tessuti adiposi scomposti. La situazione si era fatta complicata proprio perché questi organi faticavano a smaltire tutto correttamente.
L’impatto del viaggio transoceanico e delle condizioni climatiche romane
Il lungo viaggio di ritorno dall’Honduras verso Roma non ha aiutato la ripresa fisica di Adinolfi. Ha descritto quel trasferimento come “interminabile”, un vero stress per un corpo già debilitato dalla dieta forzata sull’isola dei famosi.
Una volta arrivato nella capitale italiana è stato accolto da un clima molto caldo con umidità elevata, condizioni ambientali diverse da quelle a cui era abituato durante la trasmissione televisiva estiva in Honduras. Questi fattori hanno contribuito ad aggravare ulteriormente lo stato generale del giornalista.
In più c’è stata una difficoltà digestiva alla prima colazione consumata a casa: cappuccino con cornetto sono stati troppo per uno stomaco ancora debole e poco allenato all’alimentazione regolare dopo settimane di privazioni alimentari sul set televisivo.
Il trattamento medico d’urgenza tra flebo e assistenza continua
La notte successiva all’ingresso in ospedale è stata particolarmente difficile per Adinolfi a causa dei dolori molto intensi che lo hanno tenuto sveglio gran parte delle ore notturne; lui stesso ha definito quei momenti “paurosi”.
I medici hanno interpretato quei segnali come un campanello d’allarme importante inviando immediatamente terapie con cinque flebo somministrate durante tutta la notte con l’obiettivo preciso di stabilizzare i parametri vitali compromessi dal sovraccarico metabolico.
L’assistenza degli infermieri è stata costante fino alle prime ore della mattina quando Mario si è sentito abbastanza ristabilito da poter lasciare l’ospedale accompagnato dalla moglie e dalla figlia più piccola: due presenze fondamentali nel momento delicatissimo della ripresa fisica post-ricovero.
Ora Adinolfi si trova a casa ed è costretto al riposo assoluto secondo indicazioni mediche precise. Dopo mesi intensissimi vissuti tra prove televisive, viaggi estenuanti, cambiamenti fisici drastici, serve tempo perché corpo e mente possano riacquistare equilibrio.
