Mara Venier non è solo la regina della tv italiana, ormai la sua faccia e la sua voce hanno varcato pure l’oceano. Da poche settimane è infatti comparsa in un documentario prodotto dalla Hbo che ha attirato l’attenzione a livello internazionale. Il titolo è “Enigma”, un progetto della regista e attivista transgender Zachary Drucker, presentato al Sundance Film Festival prima di approdare sulla piattaforma streaming americana. Il documentario racconta le storie intrecciate di due donne che hanno segnato la Comunità Transgender: Amanda Lear e April Ashley. Un racconto che mette in luce parallelismi ma anche scelte molto diverse nella vita di queste due figure, amate e discusse. Grazie all’inserimento di un’intervista di Mara Venier, il pubblico statunitense ha scoperto un lato meno conosciuto di Amanda Lear, portando la tv italiana sotto i riflettori mondiali.
L’ identità e le storie di amanda lear e april ashley
Il documentario si basa molto su filmati d’archivio e interviste, alcuni dei quali rarissimi, per tracciare il percorso di April Ashley e Amanda Lear. April è stata una pioniera coraggiosa, una donna transgender che non ha mai nascosto la sua storia: nata biologicamente uomo ma dichiarandosi apertamente donna, ha sempre voluto sfidare il tabù raccontando le sue esperienze. Nata nel 1935 a Liverpool, April ha attraversato varie fasi della sua carriera, diventando modella e attivista per i diritti Lgbtq, ma anche autrice. È partita come soubrette in Francia e proprio lì ha incontrato Amanda Lear. Amanda, invece, ha giocato molto con la sua identità, lasciando volutamente spazio al mistero e al gossip attorno alla sua storia personale. Proprio per farsi conoscere, lei stessa ha ammesso di aver alimentato voci sulla sua nascita, sottolineando il suo talento nel creare curiosità.
Le loro vite si sono spesso incrociate, segnate da momenti di amicizia ma anche da scelte differenti. April ha sempre dato voce chiara alla sua esperienza trans, mostrando con orgoglio la sua identità. Amanda ha invece optato per un gioco di ambiguità, facendo della sua figura un enigma che ha attirato l’interesse di pubblico e media.
Mara venier e l’ intervista cult con amanda lear
Nel documentario c’è un passaggio che ha catturato l’attenzione degli spettatori: una clip dell’intervista rilasciata da Amanda Lear a Mara Venier durante “Domenica In” nel 2018. In quell’occasione, Amanda ha svelato in modo spontaneo come è stata lei stessa a diffondere la notizia di non esser nata biologicamente donna. Ha detto chiaramente di aver sfruttato quella storia per ottenere popolarità, visto che non sapeva cantare e la sua voce così particolare poteva ingannare. Amanda ha raccontato che questa narrazione l’ha aiutata a rimanere sotto i riflettori per tanti anni, e il fatto che la storia venga ancora ricordata dimostra come quel gioco abbia funzionato.
Quella risata leggera di Amanda Lear, Catturata Da Mara Venier in tv, ha fatto il giro del mondo in formato gif e meme sui social. Oggi il pubblico americano può finalmente apprezzare quel momento, che è diventato un pezzo importante di questo piccolo gioiello nato in America.
Chi era april ashley , protagonista di una vita fuori dal comune
April Ashley è nata a Liverpool e ha avuto una vita fuori dagli schemi, sia per l’epoca che per la società. Ha attraversato diverse trasformazioni nel suo percorso personale e professionale. Partendo come soubrette in Francia, si faceva chiamare Toni April e si esibiva al Le Carrousel De Paris. Proprio qui ha incrociato la sua strada con Amanda Lear: le due hanno condiviso palchi e momenti di festa, fino a costruire una vera amicizia. April ha raccontato nel suo libro “April Ashley’s Odyssey” i ricordi di quegli anni, ricordando anche che Amanda allora si faceva chiamare Peki D’Oslo e, come lei, non era nata biologicamente donna.
Dopo il periodo in Francia, April ha proseguito la sua carriera come modella e ha fatto molto per la visibilità delle persone transgender. È diventata un’attivista legata ai diritti Lgbtq e una voce autorevole per tante persone. April Ashley si è spenta nel 2021, ma la sua storia è rimasta un punto di riferimento per chi lotta per la propria identità e per farsi accettare in una società spesso ancora chiusa.
Questo documentario della Hbo riesce a portare sullo schermo due racconti molto diversi, legati da un’amicizia e da una battaglia comune. Ora, grazie anche a Mara Venier, la tv italiana entra dentro un progetto che mette al centro storie di coraggio e sfida, riconosciute in tutto il mondo.