Home Manuel Agnelli protagonista di Lazarus, l’opera teatrale di David Bowie in tour in Italia

Manuel Agnelli protagonista di Lazarus, l’opera teatrale di David Bowie in tour in Italia

Il debutto di Manuel Agnelli in “Lazarus”, opera rock di David Bowie e Enda Walsh, unisce musica e teatro, esplorando temi di identità e memoria attraverso una narrazione intensa e visiva.

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Manuel Agnelli debutta a teatro nel ruolo di Thomas Jerome Newton in *Lazarus*, l’opera rock di David Bowie e Enda Walsh, un viaggio tra musica, teatro e identità che continua l’eredità artistica di Bowie nella scena italiana. - Unita.tv

Il debutto teatrale di Manuel Agnelli nel ruolo di Thomas Jerome Newton segna un passaggio importante per la scena della musica e del teatro italiani. “Lazarus”, l’opera rock scritta da David Bowie e Enda Walsh, si distingue per la fusione di musica, teatro e arti visive, e propone un viaggio tra arte, memoria e identità. Lo spettacolo, che ha animato i teatri italiani dal 2023, offre al pubblico un’esperienza intensa, legata al testamento artistico del compianto artista internazionale.

L’opera rock lazarus e le sue origini

“Lazarus” nasce dalla collaborazione tra David Bowie ed Enda Walsh, prendendo spunto dal romanzo “L’uomo che cadde sulla terra” di Walter Tevis. Quest’ultimo aveva ispirato anche un film del 1976 con lo stesso Bowie nei panni di Thomas Jerome Newton, un alieno intrappolato sulla terra. L’opera rappresenta l’ultimo lavoro artistico di Bowie, focalizzato su riflessioni riguardanti la vita, la morte e l’identità umana.

La figura di Newton incarna l’idea di un essere sospeso tra realtà e sogno, immerso nei suoi ricordi e nelle proprie lotte interiori. Questa doppia dimensione si riflette nei testi e nelle musiche, dove l’angoscia e la speranza si mescolano. L’opera è quindi un viaggio esistenziale, che si avvale del linguaggio del rock e del teatro per raccontare il senso di alienazione e ricerca di sé tipici dell’essere umano.

Manuel agnelli: un ruolo come ponte tra musica e teatro

La decisione di affidare a Manuel Agnelli il ruolo di Newton appare naturale per molti, vista la sua lunga esperienza alla guida degli Afterhours, realtà simbolo della musica alternativa italiana. Agnelli affronta un compito complesso, portando sul palco la vulnerabilità e l’inquietudine del personaggio alieno. La sua interpretazione unisce voce, presenza scenica e sensibilità emotiva, permettendo una lettura intensa e personale dell’opera.

Il regista Valter Malosti ha enfatizzato come Bowie fosse in grado di leggere lo spirito del tempo e tradurlo in forme artistiche nuove. In questa direzione, Lazarus diventa un “teatro totale”, in cui musica, danza, video e performance artistica si combinano. Agnelli non è solo la voce del protagonista, ma un tramite tra il messaggio poetico di Bowie e il pubblico contemporaneo, rendendo viva un’eredità che supera i confini nazionali e temporali.

Il racconto di lazarus tra temi universali e complessità scenica

L’opera segue Newton in un ambiente claustrofobico, immerso nel dolore e negli echi del passato. Il racconto non è lineare, alterna momenti di realtà a visioni oniriche. Le riflessioni sul senso della vita, sulla morte e sulla trasformazione attraversano l’intera drammaturgia. Newton appare come un migrante non solo nello spazio, ma dentro se stesso, alla ricerca di un’identità.

La musica di Bowie, nota per testi intensi e spesso criptici, svolge un ruolo centrale. Grazie all’uso di luci, immagini e movimento scenico, l’opera coinvolge diversi sensi e si apre a interpretazioni multiple. Lazurus riesce così a parlare a un pubblico vario, con un linguaggio complesso ma accessibile, che unisce poesia e introspezione con elementi di spettacolo visivo.

Un cast giovane e la tournée nei teatri italiani

Al fianco di Agnelli si alterna Casadilego, cantante emergente che introduce una dimensione generazionale nuova allo spettacolo. Questo confronto tra le due voci accentua il dialogo fra passato e presente, tra cultura popolare e performativa.

Lazzarus ha toccato diversi teatri importanti, tra cui il Teatro Pergola di Firenze e il Teatro Arcimboldi di Milano. Le rappresentazioni del 2025 a Firenze hanno richiamato numerosi appassionati, confermando l’interesse per un’opera che coniuga musica e teatro sotto un unico segno. L’accoglienza di pubblico e critica ha sottolineato la cura nell’allestimento e la forza delle esibizioni.

Tra critiche e apprezzamenti: il dibattito sull’adattamento italiano

Non sono mancati commenti contrastanti sull’interpretazione di Manuel Agnelli. Alcuni osservatori hanno messo in discussione la scelta di un artista prevalentemente musicale per un ruolo così carico di simbologie teatrali, mentre altri hanno valorizzato proprio la contaminazione di linguaggi.

Queste discussioni hanno alimentato l’attenzione intorno allo spettacolo, spingendo a riflettere sul confine tra musica popolare e arti performative. L’operazione italiana di Lazarus ha fatto emergere temi di attualità legati ai processi di ibridazione culturale, contribuendo a un dialogo più ampio riguardo alle potenzialità del teatro contemporaneo.

Numeri e impatto dello spettacolo dal suo debutto

Da quando è stato presentato per la prima volta nel 2023, Lazarus ha conquistato un pubblico consistente in molte città italiane. Le date del 2025 vedono lo spettacolo consolidarsi come appuntamento culturale di rilievo, con afflussi regolari e riscontri mediatici importanti.

Il successo si misura anche nella qualità della messa in scena, nelle recensioni e nel coinvolgimento del pubblico. La presenza di Manuel Agnelli ha aggiunto un tassello significativo, attirando appassionati della sua musica e nuove generazioni interessate al percorso narrativo dell’opera. Lazurus resta così un’esperienza che si rinnova ad ogni replica, mantenendo viva la traccia lasciata da David Bowie.