
"Mani nude", diretto da Mauro Mancini e tratto dal romanzo di Paola Barbato, è un film intenso sulle lotte clandestine e i rapporti complessi tra i personaggi, con Alessandro Gassmann e Francesco Gheghi protagonisti. Presentato alla Festa del Cinema di Roma 2025, stimola una riflessione profonda sulla violenza e l’umanità. - Unita.tv
Il film mani nude, diretto da mauro mancini e tratto dall’omonimo romanzo di paola barbato, è approdato nelle sale italiane il 5 giugno 2025. Presentato alla 19ª edizione della festa del cinema di roma, nella sezione grand public, il titolo ha attirato l’attenzione per la sua trama intensa e il cast che vede fra i protagonisti alessandro gassmann e francesco gheghi.
Trama intensa con lotte clandestine e personaggi complessi
Mani nude racconta la storia di davide, un giovane appartenente a una famiglia benestante, che si ritrova coinvolto a forza in combattimenti clandestini estremi. Questi scontri mostrano una lotta per la sopravvivenza, dove perdere significa la morte. In questo ambiente violento, minato da regole spietate, il personaggio guidato da alessandro gassmann, minuto, ricopre il ruolo di allenatore severo. Minuto allena e spinge davide dentro questo mondo crudele, creando un rapporto complicato tra i due. Il film indaga sui comportamenti umani in condizioni estreme e sulla natura ricorsiva della violenza, portando lo spettatore a riflettere sulla spinta all’aggressività e sulle dinamiche di potere che si instaurano.
Ambientazione e dinamiche psicologiche
L’ambientazione è costruita per mettere in risalto non solo la brutalità fisica dei combattimenti, ma anche quella psicologica che colpisce i protagonisti. Il percorso di davide mette a nudo le sue paure e i suoi limiti, mentre minuto, con il suo approccio deciso, rappresenta una forza inesorabile all’interno di questo microcosmo. L’interazione tra i due personaggi costruisce il cuore emotivo della pellicola, con una narrazione che si sviluppa su più livelli di tensione e conflitto.
Prime reazioni della critica tra apprezzamenti e riserve
Alla festa del cinema di roma mani nude ha raccolto un discreto interesse da parte della critica. paola casella, giornalista di mymovies.it, ha sottolineato la solidità del racconto e la capacità del film di tenere alta l’attenzione del pubblico. La storia precisa e diretta riesce a coinvolgere senza ricorrere a eccessi, mantenendo una narrazione concentrata sui personaggi e sulla tensione crescente.
Aspetti meno convincenti
Ci sono però aspetti che alcune recensioni hanno messo in evidenza come meno convincenti. Alcuni critici hanno osservato che il tono del film a tratti risulta incerto, alternando momenti di forte impatto a sequenze che appaiono meno incisive. Inoltre, la prevedibilità in alcuni sviluppi narrativi è stata notata come un limite per quanto riguarda la capacità di sorprendere lo spettatore. Nonostante ciò, mani nude è stato riconosciuto come un prodotto capace di stimolare una riflessione sulle tematiche trattate e di offrire una rappresentazione cruda ma efficace di un mondo nascosto.
commenti di alessandro gassmann e francesco gheghi sul progetto
Nel corso della presentazione, alessandro gassmann si è detto attratto dal film per l’approccio di mauro mancini, che affronta temi difficili con uno sguardo fuori dal comune. Gassmann ha spiegato a moovieplayer che la storia lo ha appassionato proprio per questo motivo, trovando nel ruolo di minuto un personaggio complesso e forte. L’attore ha evidenziato la cura riservata alla costruzione del rapporto tra allenatore e combattente, elemento chiave del racconto.
intensità del ruolo per francesco gheghi
francesco gheghi, interprete di davide, ha invece messo l’accento sull’intensità del suo ruolo. Ha definito fondamentale la preparazione fisica per rappresentare al meglio i combattimenti e la trasformazione del suo personaggio nel corso della storia. Gheghi ha sottolineato come la sfida maggiore sia stata quella di rendere credibile il passaggio da un giovane protetto a un combattente coinvolto in situazioni estreme. La sua interpretazione punta a mostrare non solo la forza fisica, ma anche le fragilità interiori che emergono nel corso degli eventi.
Mani nude si presenta così come un progetto cinematografico che cerca di coniugare azione e introspezione, abbracciando una narrazione che spinge alla riflessione sui confini tra violenza e umanità. Le prime proiezioni e commenti confermano il potenziale della pellicola, che ora affronta la sfida di conquistare il pubblico nelle sale italiane.