Il cantante malia, ex concorrente del talent show amici, ha pubblicato un nuovo singolo dal titolo acido 1 in cui racconta la sua esperienza nel mondo della musica e nel programma televisivo. Attraverso parole e immagini, malia espone senza filtri le difficoltà incontrate, criticando apertamente il sistema discografico italiano che lo ha segnato profondamente. Il brano arriva a poche settimane da un precedente video condiviso su tiktok, in cui il giovane artista aveva manifestato la sua frustrazione verso i meccanismi dell’industria musicale.
Malia e la partenza nel talent show amici
Mattia Gattoni, 21 anni, sceglie il nome d’arte malia per le sue produzioni e si fa notare nel 2023 partecipando ad amici, noto programma su canale 5. Durante il percorso nel talent, ha avuto modo di misurarsi con la pressione mediatica e le dinamiche interne della scuola, fra professori, giudici e compagni. La sua esperienza lo cambia, come emerge chiaramente nel testo di acido 1 , dove ricorda come “sono entrato in un talent show ne sono uscito diverso”.
La narrazione di malia non si limita a momenti di crescita, ma include anche la sofferenza e le critiche ricevute nel corso della trasmissione. Dalle parole “la gente urlava ‘mettimelo dentr0’” si intuisce uno sguardo ironico e amaro sulla fama solo apparente, spesso legata a episodi di esibizionismo e pressioni esterne. Nel video ufficiale del singolo, il riferimento al treno in arrivo e alla sedia da cui osserva immagini di sé stesso dentro amici rende visibile una sensazione di pericolo e osservazione continua, come se il successo costasse un prezzo elevato.
Il singolo acido 1 , tra denuncia e confessione personale
Acido 1 rappresenta un manifesto di malia contro un mercato musicale percepito come limitante e artificiale. Il cantante usa il brano per svelare le contraddizioni del sistema che tenta di uniformare le personalità e le idee degli artisti, imponendo un modello di successo spesso legato solo all’apparenza. Nel testo emerge uno scontro interiore tra il desiderio di autenticità e la pressione ad adattarsi a uno stile imposto dall’esterno.
Rabbia e creatività soffocata
Le immagini e le parole si intrecciano per dare voce alla rabbia e alla delusione di chi si sente stritolato da regole non scritte e logiche di mercato che soffocano la creatività. Malia si mostra vulnerabile e diretto, evitando filtri e mediazioni. Il video in cui compare seduto sui binari con un treno che si avvicina, e poi intento a rivedere i momenti passati nella scuola, simbolizza un percorso tormentato.
Le parole di malia contro i meccanismi dell’industria musicale
Qualche settimana prima dell’uscita del singolo, Mattia Gattoni aveva già affidato a tiktok un messaggio chiaro sui suoi rapporti con il sistema discografico. Aveva spiegato di non voler sacrificare la propria integrità e il modo naturale di fare musica per aderire a logiche che considera false e depotenzianti.
Nel suo discorso emerge una riflessione sul rischio di diventare quello che non si vuole essere: “se nasce da un’incapacità mia di comunicare a parole quello che ho dentro? È quella cosa lì e voglio che resti quella cosa lì”. Malia respinge l’idea di scendere a compromessi per diventare “uno di loro”, definendo quella scelta profondamente negativa per sé stesso.
Un messaggio sincero lontano dagli stereotipi
Il cantante ribadisce inoltre la volontà di mostrarsi per ciò che è davvero, senza costruirsi un personaggio finto o ridotto a stereotipo. Chiede a chi ascolta di fermarsi a riflettere sul contenuto dei suoi testi, che pure possono risultare forti o “pesanti”, in modo da comprenderne il messaggio sincero. Questa posizione lo distingue da molti colleghi che scelgono di presentarsi con un’immagine più confezionata.
I prossimi passi e la musica come spazio di verità
Malia ha annunciato che acido non sarà un’esperienza isolata: è in arrivo una seconda parte del brano, più dura e dal tono ancora più esplicito. Questa decisione conferma l’intenzione di usare la musica come mezzo per raccontare storie personali, senza maschere o compromessi.
Il giovane artista sembra aver trovato nella scrittura e nell’interpretazione un canale di sfogo per tutte le tensioni accumulate fino a ora. Il progetto acido vuole spingere a una riflessione sulle dinamiche interne a un mondo musicale che raramente permette distanza critica o libertà totale espressiva.
Malia, con i suoi 21 anni, mette sul tavolo parole e immagini in grado di scatenare dibattiti e farsi portavoce di una generazione di musicisti che rifiutano la musica prodotta in serie. Il futuro mostrarà se la sua sincerità riuscirà a conquistare un pubblico disposto ad apprezzare anche la parte più cruda di questo racconto.