
A Villa Doria Pamphili a Roma sono stati trovati abbandonati una bambina di pochi mesi con lividi e il corpo senza vita di una donna, probabilmente madre e figlia, in circostanze ancora misteriose e sotto indagine. - Unita.tv
Nel pomeriggio di un sabato di inizio 2025, a villa doria pamphili, una scoperta inquietante ha sconvolto il quartiere e l’opinione pubblica. Una bambina di pochi mesi è stata trovata abbandonata tra l’erba e i rifiuti del parco, pochi minuti prima delle 16:30. Quattro ore più tardi, a breve distanza, è stato rinvenuto il corpo senza vita di una donna, nascosto all’interno di un sacco nero. Le autorità stanno indagando per ricostruire la dinamica di questi due ritrovamenti collegati, ma restano molti punti oscuri.
Il ritrovamento della bambina e le prime condizioni del corpo
La bambina è stata scoperta da due donne che percorrevano il parco. Il piccolo corpo, privo di vestiti, giaceva disteso sull’erba tra sacchetti e lattine abbandonate. Sulla pelle si notavano lividi diffusi su braccia e gambe, ma non erano evidenti tracce di sangue. L’assenza di materiale ematico ha complicato le prime ipotesi sulle cause della morte. La piccola sembrava avere circa sei mesi, ma senza documenti o elementi identificativi. La situazione ha subito mobilitato gli agenti della polizia locale, che hanno avviato le ricerche per risalire all’identità e capire le circostanze del decesso.
Le condizioni del corpo e il tipo di lividi suggeriscono scenari drammatici. Potrebbe essersi trattato di un maltrattamento o di una tragica negligenza, ma al momento non è esclusa nessuna pista. Le forze di polizia si sono concentrate sulle telecamere nei dintorni, nella speranza di catturare immagini utili a identificare chi ha abbandonato la bambina.
Il cadavere della donna nel sacco nero
Quattro ore dopo il ritrovamento della bambina, un altro macabro episodio è emerso a pochi metri. Il corpo di una donna è stato trovato rinchiuso in un sacco nero, nascosto tra la vegetazione. Anche in questo caso, nessun documento o elemento permetteva un’identificazione immediata. Non risultano denunce di scomparsa in zona che combacino con questa scoperta.
La coincidenza temporale e la vicinanza geografica hanno spinto gli investigatori a ipotizzare che la donna e la bambina potessero essere madre e figlia. Tuttavia questa ipotesi rimane non confermata, in attesa di sviluppi. Un esame autoptico chiarirà se la bambina è deceduta prima o dopo la donna, elemento cruciale per ricostruire il quadro.
Non si esclude la presenza di una terza persona coinvolta, né che il gesto derivi da un atto violento domestico o un infanticidio. Questi scenari restano al vaglio, mentre si cercano testimonianze o elementi utili per proseguire con le indagini.
Villa pamphili: un luogo vulnerabile al degrado e alle attività illecite
Il grande parco storico di villa doria pamphili, al centro di Roma, si conferma un’area complessa da gestire. Un buco nella recinzione, logorato dal tempo e non riparato, consente un accesso facile e non controllato. Forse proprio da questo varco qualcuno ha inserito i due corpi nel parco.
La notte precedente al ritrovamento era stata animata da una festa, con molte persone presenti nel parco. Gli investigatori ipotizzano che chi ha abbandonato quei corpi abbia sfruttato le ore di confusione per agire indisturbato.
Gli agenti hanno sequestrato i filmati delle telecamere nei dintorni e stanno analizzando vittime e sospetti in base a eventuali segnalazioni. Villa pamphili mostra anche sotto questa luce le sue vulnerabilità, con aree dove degrado e abbandono favoriscono episodi criminali difficili da individuare tempestivamente.
Il quadro resta in evoluzione mentre la procura di Roma coordina le indagini per collegare ogni elemento. La delicatezza del caso e la giovane età della vittima minorenne hanno acceso il livello di attenzione sulle misure di sicurezza e controllo nel parco pubblico più grande della capitale.