l’ultima tappa di Pechino express 2025 tra sfide estreme, cadute e vincitori meritatissimi

La finale di Pechino Express 2025 ha visto sfide emozionanti tra le coppie, con Costantino della Gherardesca e Fru come conduttori, mentre Jury Chechi e Antonio Rossi hanno trionfato.
La finale di Pechino Express 2025, partita dalla Skywalk Tower di Katmandu, ha visto la vittoria dei medagliati Jury Chechi e Antonio Rossi dopo prove difficili e colpi di scena, con Costantino e Fru come conduttori severi ma giusti. - Unita.tv

La finale di Pechino express 2025 trasmessa l’8 maggio si è rivelata un concentrato di tensione, prove difficili e colpi di scena per le tre coppie rimaste in gara. Il percorso partito dalla Skywalk Tower di Katmandu ha messo a dura prova resistenza fisica, nervi e capacità di adattamento. Tra ostacoli da superare e momenti di grande emozione la gara ha confermato alcune certezze e ha portato nuovi protagonisti sotto i riflettori.

La partenza da katmandu e le prove che hanno scosso la gara

La giornata finale è iniziata con una serie di prove insolite e impegnative. Le squadre dei complici, estetici e medagliati hanno affrontato compiti strani e bizzarri come truccare asceti induisti, reclutare cantanti locali per delle performance e distribuire yogurt ai passanti. Queste missioni hanno messo in difficoltà i concorrenti, richiedendo non solo resistenza fisica ma anche creatività e diplomazia con la gente del posto.

Il primo traguardo da raggiungere è stato il primo tappeto rosso, una tappa intermedia che ha decretato una prima eliminazione. Qui le emozioni si sono fatte ancora più intense. Solo due coppie hanno superato questo step, pronte ad affrontare lo scontro finale. Le difficoltà sono aumentate con il trasporto di un cesto sul capo e la traversata di un ponte tibetano fragile e pericoloso. Questo ultimo ostacolo ha generato tensione soprattutto per Gigi e Jury, che hanno manifestato la paura delle altezze ma non si sono fermati.

Chi ha retto di più la sfida e chi si è fatto sorprendere

La corsa successiva ha mantenuto un ritmo serrato e serrato fino al traguardo finale, dove solo uno team ha potuto esultare.

Costantino e fru, padroni di casa severi e giusti sul campo di gara

Il ruolo di conduttori di Costantino della Gherardesca e Fru ha continuato a essere centrale per Pechino express anche in questa edizione. I due hanno accompagnato i viaggiatori con umorismo e attenzione, non solo commentando la gara ma anche stimolando i concorrenti nei momenti decisivi. Fru ha mostrato particolare efficacia nelle prove più strane e difficili che hanno coinvolto cibo o memoria, dando il giusto ritmo e leggerezza alle sfide.

Costantino, noto per i commenti profondi ed eloquenti, ha saputo raccontare i vissuti delle coppie con parole che hanno colpito il pubblico. La dinamica tra i due padroni di casa è stata un punto di equilibrio, capace di sostenere la tensione senza mai scadere nella banalità. La loro presenza continua a rappresentare un valore aggiunto nel formato e nel racconto.

Il giudizio unanime li colloca come una coppia di conduttori severi ma giusti, punto di riferimento indispensabile per il successo del programma.

I medagliati hanno mostrato forza e determinazione in una gara dal finale incerto

La coppia di Jury Chechi e Antonio Rossi ha continuato a dimostrarsi solida e determinata. Nonostante i problemi lungo il percorso, come l’incidente con un motociclista e un tamponamento alla loro vettura, i medagliati non hanno mollato. Hanno mantenuto la tranquillità e la concentrazione senza farsi condizionare da distrazioni o tensioni nate dalla rivalità con i complici.

Jury ha superato la propria paura del ponte tibetano, affrontando anche la prova di arrampicata con calma e costanza. Questo ha mostrato non solo la tenacia fisica ma anche la forza mentale e un atteggiamento da vero campione. La loro spensieratezza e il desiderio di divertirsi li hanno accompagnati fino alla vittoria finale, accolta con una festa festosa sul tappeto rosso.

Il risultato per loro rappresenta un premio che sembra giusto dopo mesi di fatica e impegno, una medaglia conquistata senza sconti.

I complici hanno dimostrato di non arrendersi mai fino all’ultimo metro

Dolcenera e Gigi, i complici, si sono confermati come avversari temibili e pronti a lottare fino alla fine. Hanno iniziato la finale con un ritmo altissimo, prendendo subito il comando. Hanno superato bene le prove iniziali, raggiungendo primi il tappeto rosso intermedio e mostrando un’ottima forma fisica.

Il loro carattere competitivo a volte ha creato attriti con gli altri concorrenti, ma è stato anche un motore per mantenere sempre alta la tensione e la voglia di vincere. Nonostante questo, non sono riusciti a mantenere il passo nell’ultimo tratto della gara, cedendo così la prima posizione ai medagliati e chiudendo secondi.

Dolcenera ha portato la sua musica e la determinazione dentro la gara, raccontando un’esperienza intensa che, seppure senza successo finale, ha lasciato la sua impronta sul programma.

Gli estetici si sono arresi nel finale ma hanno conquistato il pubblico con la loro crescita

Giulio Berruti e Nicolò Maltese sono stati i seri candidati alla vittoria, pur dovendo affrontare penalità e rallentamenti. In partenza hanno pagato una punizione inflitta dai complici che li ha costretti a compiere 50 giri attorno alla torre di Katmandu. Hanno accettato senza discutere, mostrando spirito di squadra e determinazione.

La loro performance nelle prove però ha presentato qualche problema, con ritardi che hanno compromesso il ritmo complessivo. Questo li ha portati a fermarsi al primo tappeto rosso, fuori dalla corsa finale con un briciolo di rammarico.

Durante tutto il gioco, gli estetici sono stati via via più autentici. Da semplici figure eleganti si sono mostrati con ironia, umorismo e sensibilità. La loro vicinanza al pubblico è cresciuta, anche grazie al racconto di momenti personali come quelli con il cane Botox. Il loro percorso sarà ricordato per le emozioni portate più che per il risultato in gara.