Lucio corsi fa parlare di sé all’eurovision 2025 con una performance e un gesto insolito sul palco di Basilea
La performance di Lucio Corsi all’Eurovision 2025 a Basilea ha suscitato interesse grazie all’uso innovativo dell’armonica a bocca, attirando l’attenzione su musica italiana e regole del concorso.

Lucio Corsi ha partecipato alla finale dell’Eurovision 2025 a Basilea con il brano “Volevo essere un duro”, distinguendosi per una performance autentica e l’uso innovativo dell’armonica a bocca, strumento acustico non previsto dal regolamento, che ha suscitato dibattito e apprezzamento internazionale. - Unita.tv
La finale dell’eurovision song contest 2025, tenutasi a Basilea, ha visto il cantautore toscano Lucio corsi attirare l’attenzione con una performance particolare e un gesto che ha acceso curiosità e dibattito. La sua interpretazione di “volevo essere un duro”, brano già noto al grande pubblico dopo Sanremo, si è distinta per una messa in scena curata e la scelta di sottotitoli in inglese, in grado di coinvolgere un pubblico internazionale. L’evento è stato un punto focale per la musica italiana presentata nel contesto europeo, con una scenografia che ha sostenuto il carattere del pezzo.
La performance di lucio corsi alla finale dell’eurovision a basilea
Lucio corsi ha scelto di proporre “volevo essere un duro” mantenendo il suo stile unico, caratterizzato da una sincerità nostalgica e da un’impronta folk. La canzone, che aveva già spiccato a Sanremo, si è presentata con una veste scenica più ampia, pensata per catturare l’attenzione di un pubblico molto vasto e diversificato. La scenografia, minima ma efficace, ha giocato con luci e sfondi neutri, permettendo all’artista di emergere in primo piano.
I sottotitoli in inglese hanno svolto un ruolo fondamentale per la comprensione del testo, dando modo ai presenti e agli spettatori europei di seguire con facilità la narrazione del brano. Questo accorgimento ha ampliato la portata emotiva della canzone, rendendo più accessibile il messaggio di Corsi e dando una forma più universale alla sua musica.
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Il pubblico ha reagito con calore e interesse, applaudendo con entusiasmo. L’accoglienza positiva ha testimoniato come un artista con radici fortemente italiane possa ritagliarsi uno spazio nel contesto europeo, anche in un concorso di così grande rilevanza e visibilità.
Il gesto che ha alimentato il dibattito durante la serata
Durante l’esibizione, Lucio corsi ha fatto un gesto che ha attirato immediatamente l’attenzione, diventato virale poco dopo. Sul palco ha suonato un’armonica a bocca, strumento non previsto dal regolamento ufficiale dell’eurovision song contest che proibisce l’uso di strumenti dal vivo o collegati a impianti elettronici.
Quel che ha sorpreso è stata la scelta di uno strumento acustico non amplificato elettronicamente, capace di aggirare con astuzia le regole. L’armonica, infatti, non rientra nelle categorie escluse dalla European Broadcasting Union , poiché non necessita di alcun collegamento tecnico per essere suonata. Questa mossa manifesta una conoscenza approfondita del regolamento e la volontà di proporre qualcosa di autentico senza infrangere alcuna norma.
L’accostamento di questo particolare strumento a un contesto rigorosamente regolato ha acceso conversazioni e commenti online, con molti utenti che hanno elogiato l’ingegno del cantante, mentre altri si sono chiesti se la mossa avrebbe potuto aprire a possibili modifiche future delle linee guida.
Il significato della scelta musicale e il suo impatto nel contesto europeo
L’inserimento di un’armonica a bocca in una competizione di grande impatto televisivo e culturale come l’eurovision ha dato alla performance un senso più profondo. Lo strumento ha un forte richiamo alla musica popolare e folk, elementi che Lucio corsi ha sempre portato avanti nel suo percorso artistico.
Mostrare un aspetto più tradizionale, attraverso uno strumento semplice ma evocativo, inserito in un contesto dominato da produzioni spesso molto elaborate, ha suggerito una volontà di restare legati a una dimensione più autentica. Corsi ha così potuto evidenziare le differenze tra il suo approccio e quello di altri artisti presenti alla manifestazione.
Questa scelta ha garantito una maggiore attenzione da parte di critica e appassionati, creando un dialogo tra innovazione scenica e radici musicali. L’armonica si è rivelata non solo un oggetto simbolico ma anche uno strumento che ha contribuito a rafforzare il carattere del brano, offrendo un momento musicale concreto, percepito come genuino.
La reazione del pubblico e le potenziali ripercussioni per l’eurovision
L’esibizione di Lucio corsi ha raccolto consensi sia dal vivo a Basilea che sui social. Il pubblico ha manifestato entusiasmo per un’esecuzione che ha saputo rispettare le regole pur proponendo un elemento innovativo. I commenti hanno sottolineato la capacità del cantautore di attrarre interesse anche in un evento estremamente competitivo.
In rete, il gesto di suonare un’armonica non amplificata ha generato clip virali e discussioni, amplificando la visibilità dell’artista e sollevando domande sulle possibili interpretazioni future del regolamento. Non è escluso che dopo questa performance la EBU valuti con maggior attenzione questi dettagli.
L’attenzione mediatica ha inoltre dimostrato come eurovision continui a essere un evento capace di far emergere talenti con idee lontane dalle proposte più convenzionali, lasciando aperta la porta a interpretazioni più variegate e alla creatività da parte dei partecipanti.