Luca D’Alessio, ex concorrente di Amici, ha scelto il podcast Il Mondo Che Vorrei per parlare apertamente di momenti difficili della sua vita, dagli attacchi di panico vissuti in gioventù, fino a rancori nel mondo della musica e alle critiche legate al suo cognome. Il racconto tocca momenti intensi della sua carriera e l’evoluzione personale affrontata nel tempo.
L’esordio degli attacchi di panico e le paure adolescenziali
Luca D’Alessio ha ricordato la prima esperienza con il panico risalente ai 15 anni. In quel periodo la madre presentava una tosse persistente durata un anno, con episodi di sangue. Luca, spinto dall’ansia, aveva cercato informazioni online e si era imbattuto in diagnosi gravi relative ai polmoni, con un impatto emotivo devastante. Questa situazione lo ha portato a chiudersi in casa, con una paura che gli impediva di vivere normalmente.
Descrive come uscisse solo per la scuola e in studio di registrazione, ma sempre cercando di nascondersi con cappuccio e cappello. La questione non era legata alla paura del pubblico o della fama, ma a un disagio intenso nel sentirsi osservato. Nel racconto emergono gli aspetti più crudi di quei mesi, durante i quali si è sentito isolato e limitato nelle attività quotidiane.
Luca ha sottolineato che questa difficile fase non ha impedito una trasformazione personale. Oggi, la sua routine è cambiata radicalmente: ha ripreso a viaggiare e a godersi piccole esperienze come andare al parco giochi o fare montagne russe. Sono gesti semplici che per lui assumono un valore speciale, quasi riconquistati a fatica dopo il periodo di isolamento causato dall’ansia.
Accuse contro un collega geloso a Sanremo e il clima di tensione
Il passaggio più discusso nell’intervista riguarda una stoccata rivolta a un collega del mondo della musica, che avrebbe mostrato invidia e parlato male di Luca proprio durante l’esperienza a Sanremo. L’artista non ha fatto nomi espliciti ma ha rivolto un saluto velato alla persona coinvolta, presumibilmente in ascolto.
Questo collega, secondo le parole di Luca, avrebbe mosso critiche e alimentato tensioni interne. La scoperta è arrivata da testimonianze dirette di altre tre persone che avrebbero confermato lo stesso comportamento. Luca ha poi descritto la sua reazione: ha preferito mantenere le distanze, evitando scontri diretti e scegliendo di ignorare le provocazioni.
Questa confessione arriva dopo Sanremo e rappresenta una delle prime volte in cui Luca parla così apertamente di questa vicenda, forse aspettando una risposta o una qualche presa di posizione dall’interessato. Il quadro dipinto è quello di un ambiente competitivo e carico di rivalità interne, molto presente anche dietro le quinte degli eventi musicali più importanti.
Il peso del cognome D’Alessio tra critiche e pregiudizi
Nel corso della lunga conversazione, Luca ha affrontato anche il tema delle critiche legate al fatto di essere figlio di Gigi D’Alessio. Ha rimarcato come venga spesso etichettato di “raccomandato” solo per la sua discendenza, insinuazioni che lo hanno accompagnato sin dall’inizio del percorso.
Nonostante questi giudizi, Luca ha insistito nel dire di aver sempre meritato il posto conquistato nelle selezioni televisive e nei palchi. Ricorda che la scelta finale spetta al pubblico e alle radio, che valutano la sua musica e decidono se sostenerlo o no.
Questa attesa di validazione esterna è al centro della sua esperienza lavorativa. La pressione del cognome noto è pesante ma non ha mai spinto Luca a rinunciare alla prova di se stesso in ambito artistico. Il racconto evidenzia anche la componente umana della gelosia e degli attacchi ingiustificati, che secondo lui scaturiscono più dall’invidia che da giudizi basati sul talento reale.
Luca D’Alessio conferma così il conflitto tra le aspettative derivanti da una famiglia già famosa e il percorso personale da costruire con i propri mezzi. Le sue parole mettono in luce una realtà fatta anche di frustrazioni e ostacoli, presenti in molti artisti analoghi che crescono sotto l’ombra dei genitori celebri.
Questi temi, affrontati senza filtri, offrono uno sguardo su un giovane artista alle prese con sfide sia personali che professionali di un mondo musicale complesso e spesso difficile da decifrare.
Ultimo aggiornamento il 12 Agosto 2025 da Matteo Bernardi