
"Like a Star", talent musicale condotto da Amadeus su Nove, ha deluso in tv ma ha ottenuto grande successo sui social, evidenziando il divario tra audience televisiva tradizionale e consumo digitale nel 2025. - Unita.tv
Like a Star, il nuovo talent musicale condotto da Amadeus e trasmesso sul Nove, non ha conquistato il pubblico televisivo come ci si aspettava, ma ha avuto un riscontro sorprendente sulle piattaforme social. Questo contrasto tra ascolti televisivi deludenti e grande successo sui social offre uno spunto per riflettere sulle dinamiche del pubblico nel 2025, tra televisione tradizionale e nuovi canali di fruizione dei contenuti.
Ascolti televisivi di Like a Star, dal debutto al declino
Il 14 maggio 2025, la prima puntata di Like a Star ha raccolto appena 473.000 spettatori, con uno share del 2,4%. Numeri bassi per un talent musicale, specie considerando il cast e il conduttore scelti. Amadeus, volto molto noto e apprezzato, sembrava la figura giusta per guidare un programma che prometteva di catturare un pubblico variegato. Invece, la trasmissione ha faticato sin dall’inizio a incollare gli spettatori al televisore.
Nei giorni successivi, lo share è rimasto tra il 2 e il 4%, lontanissimo dai valori di programmi simili e anche più modesti condotti dallo stesso Amadeus, come La Corrida sullo stesso canale. Questo andamento mostra una crisi seria di gradimento, apparentemente senza segnali di ripresa nelle puntate immediate. Il pubblico ha preferito rivolgersi altrove, lasciando il format in difficoltà.
Un altro fattore che ha pesato è stata la forte concorrenza nel palinsesto. La stessa sera del debutto, milioni hanno seguito la finale di Coppa Italia, mentre un match di tennis tra Musetti e Zverev ha attratto un altro importante pubblico. Questi eventi hanno sottratto attenzione a Like a Star, ma il problema va oltre: il programma non ha stimolato una fidelizzazione sufficiente per competere davvero con altri eventi dal vivo.
Il ruolo di amadeus e la sovraesposizione mediatica
Da tempo Amadeus sembra occupare ogni angolo dello schermo, spaziando tra Rai, Mediaset e Discovery con diversi format. Solo nei mesi precedenti aveva condotto Suzuki Music Party, Chissà chi è, La Corrida e Like a Star, oltre a presenziare come giudice ad Amici. Questo eccesso di presenza rischia di aver inflazionato la sua immagine, riducendo il valore percepito dal pubblico.
Un presentatore molto presente può perdere parte del suo appeal proprio perché il pubblico tende a cercare novità e momenti di freschezza. Nel caso di Like a Star, la sensazione è che Amadeus stesse giocando una partita già molto impegnativa, senza la possibilità di riposare e preparare qualcosa di diverso.
Anche il format del programma non ha stimolato il pubblico come ci si aspettava. La struttura somiglia molto a Tale e Quale Show, un programma che Amadeus ha già condotto in passato, ma è risultato poco innovativo. Il titolo e la promessa di “star” non si sono tradotti in contenuti capaci di sorprendere o emozionare in modo duraturo: il pubblico cercava qualcosa che andasse oltre il già visto e riconoscibile.
Il successo inatteso di like a star sui social media
Proprio mentre gli spettatori in tv calavano, Like a Star ha preso vita sui social. Molti video tratti dalla trasmissione hanno raccolto migliaia di visualizzazioni, commenti e condivisioni. Alcuni spezzoni hanno raggiunto viralità sorprendenti. Qui il target giovane che la tv tradizionale non raggiunge più si è mostrato attivo e presente.
Il pubblico dai 18 ai 35 anni preferisce guardare contenuti brevi e accessibili su piattaforme come TikTok, Instagram o YouTube. Like a Star ha trovato una sua dimensione proprio nei feed social, tra clip divertenti, momenti insoliti e performance energiche. Il contenuto insomma funziona se fruibile in modo rapido e social, non attraverso la messa in onda classica della prima serata.
La sfida futura tra tv generalista e contenuti social per amadeus e like a star
Questo corto circuito tra formato e piattaforma suggerisce che il target c’è, ma è lontano dal televisore. Questa separazione tra pubblico e canale è la sfida più grande per format tradizionali che vogliono intercettare le nuove abitudini di consumo.
Molti si chiedono cosa debba fare Amadeus dopo questo risultato. “Abbandonare la tv in prima serata per una presenza più marcata sui social? Oppure mantenere la propria posizione come volto della televisione tradizionale, nonostante il calo di pubblico?”
Like a Star rappresenta una prova dell’urgenza di rivedere il modo in cui si costruiscono i programmi. Il linguaggio della tv richiede aggiornamenti, maggiore capacità di creare attesa, e contenuti più autentici che generino passaparola prima della diretta. Serve una nuova strategia per intercettare le aspettative di un pubblico che scorre rapidamente i social e seleziona velocemente cosa vedere.
L’esperienza di Amadeus mostra come la televisione classica resti un mezzo potente ma con limiti in questo momento storico: la domanda si sposta sempre più verso modalità di fruizione fluide, integrate con la partecipazione online. Un vero banco di prova sarà capire se programmi come Like a Star potranno adattarsi o se saranno destinati a restare esempi di occasioni perse.