Leonardo DiCaprio ha compiuto un passo importante nella sua battaglia per la salvaguardia dell’ambiente. L’attore hollywoodiano, noto anche per il suo impegno ecologista, ha acquisito l’isola di Guafo, situata nel sud del Cile, con l’obiettivo di proteggerla da attività industriali dannose. Questo gesto rientra nelle azioni portate avanti dalla fondazione Re:wild, co-fondata dallo stesso DiCaprio, che si occupa della tutela di habitat naturali minacciati.
Una riserva naturale preziosa a rischio sfruttamento
L’isola di Guafo si trova nell’arcipelago di Chiloé e si estende su una superficie di circa 197 chilometri quadrati. È conosciuta soprattutto per ospitare la più grande colonia riproduttiva mondiale delle berte fuligginose, uccelli migratori che percorrono distanze impressionanti tra emisfero nord e sud ogni anno. Oltre a questi volatili straordinari, sull’isola vivono pinguini di Magellano e lontre marine considerate specie vulnerabili.
Preoccupazioni prima dell’acquisto
Prima dell’acquisto da parte della fondazione Re:wild tramite Leonardo DiCaprio, Guafo era stata messa sul mercato dal 2020 attraverso piattaforme specializzate nella compravendita di isole private. Questa vendita aveva destato preoccupazioni perché lasciava aperta la possibilità che il territorio venisse destinato a estrazioni minerarie o al disboscamento intensivo — attività che avrebbero compromesso irreversibilmente gli ecosistemi locali.
Karl Campbell, responsabile delle iniziative strategiche per l’America Latina presso Re:wild, ha evidenziato come la foresta costiera dell’isola sia rimasta intatta senza interferenze umane invasive o specie aliene introdotte. La sua conservazione integra rappresenta quindi un patrimonio ambientale raro su scala globale.
Le motivazioni dietro l’acquisto: proteggere biodiversità e ambiente
Leonardo DiCaprio ha annunciato tramite Instagram il completamento dell’acquisto spiegando chiaramente le ragioni alla base della decisione: tutelare uno degli ultimi ecosistemi incontaminati del pianeta evitando lo sfruttamento industriale nocivo. L’attore sottolinea come questa azione contribuisca non solo alla protezione delle specie animali presenti ma anche alla salute complessiva del pianeta attraverso la conservazione degli habitat naturali fondamentali.
La scelta è stata quella di passare attraverso la propria fondazione ambientalista Re:wild proprio per garantire trasparenza e impegno concreto nella gestione futura dell’area acquistata. Il progetto non si limita all’acquisizione ma punta a trasferire formalmente la proprietà al governo cileno affinché venga istituito un parco nazionale ufficiale capace assicurare protezione duratura alle risorse naturali.
Collaborazione internazionale
Collaborando con organizzazioni ambientaliste riconosciute come WWF, Re:wild mira a evitare scenari in cui territori così delicati possano finire nelle mani sbagliate pronte allo sfruttamento economico senza riguardi ecologici.
Prospettive future: da isola privata a parco nazionale protetto
Dopo aver completato l’acquisto stimato intorno ai 20 milioni dollari, Leonardo DiCaprio e i partner coinvolti puntano ora ad avviare tutte le procedure necessarie perché Guafo diventi un parco nazionale sotto giurisdizione pubblica cilena. Questa trasformazione comporterebbe vincoli stringenti contro qualsiasi tipo uso industriale o commerciale lesivo degli equilibri ambientali.
Il percorso verso la protezione ufficiale
Il passaggio verso uno status ufficiale richiederà trattative istituzionali con le autorità locali, durante le quali sarà fondamentale mantenere alta attenzione sulla corretta gestione dei territori. In passato molti siti protetti hanno subito pressioni contrastanti tra sviluppo economico locale ed esigenze conservazionistiche; nel caso specifico però c’è già una solida rete internazionale dietro questo progetto.
In definitiva Guafo rappresenterà un esempio concreto dove attivismo privato e governance pubblica possono cooperare per preservare biodiversità unica. Le specie simbolo come berte fuligginose, pinguini magellanici e lontre marine avranno finalmente una casa sicura dove riprodursi senza minacce antropiche immediate.