Lena Dunham, nota attrice e creatrice della serie Girls, ha parlato apertamente delle critiche ricevute per il suo aspetto fisico durante la carriera. In un’intervista rilasciata a Vanity Fair nel 2025, Dunham ha ripercorso le difficoltà affrontate a Hollywood legate al bodyshaming. La sua esperienza si estende su più di un decennio, dal debutto con il film Tiny Furniture fino ai giorni nostri, mostrando come l’industria dell’intrattenimento abbia spesso giudicato i corpi fuori dagli standard tradizionali.
Le prime esperienze con il bodyshaming dopo tiny furniture
Nel 2010 Lena Dunham è arrivata al grande pubblico con Tiny Furniture, pellicola semi-autobiografica che raccontava momenti della sua vita personale. Da allora ha riconosciuto di non essersi difesa abbastanza dalle critiche sul suo aspetto fisico in quel periodo. Ha ammesso che Hollywood può essere spietata verso ogni tipo di corpo: “Ho vissuto Hollywood in ogni taglia”, ha detto riferendosi ai diversi cambiamenti subiti dal suo corpo negli anni dovuti alla vita quotidiana, malattie e persino alla menopausa.
Una realtà dura per l’industria cinematografica
Questa frase racchiude una realtà dura: indipendentemente dalla forma o dimensione del corpo che si mostra sullo schermo o fuori da esso, l’industria cinematografica tende a giudicare severamente senza risparmiare nessuno. Per Lena questo è stato un percorso complicato dove la lotta per accettarsi è stata continua.
La posizione di lena dunham sulla body positivity oggi
Nonostante sia stata una voce importante nella promozione della body positivity grazie soprattutto alla serie Girls, Lena Dunham sostiene che molto resta ancora da fare su questo fronte. Secondo lei infatti c’è stato un momento in cui questo movimento sembrava prendere piede ma poi si è affievolito nel tempo.
Dunham sottolinea anche come non voglia giudicare chi sceglie trattamenti come l’Ozempic o altre soluzioni per modificare il proprio peso o aspetto fisico: “Le persone devono poter avere il corpo con cui si sentono bene”. Però evidenzia anche quanto sia difficile ignorare l’influenza degli ideali estetici nelle scelte personali riguardo al proprio corpo.
Salute ed estetica: una riflessione
La star riflette sull’impossibilità di separare completamente salute ed estetica quando si parla del desiderio di raggiungere certi tipi di corporatura imposti dalla società e dall’industria dello spettacolo.
Difendere i colleghi vittime di insulti sul corpo
Lena Dunham non solo parla della propria esperienza ma assume anche una posizione attiva nel difendere altri artisti colpiti da commenti offensivi legati all’aspetto fisico. Durante la promozione della serie tv Too Much ha dichiarato chiaramente che non tollererà più nessuna offesa rivolta agli attori coinvolti nei suoi progetti.
Ha spiegato che se qualcuno proverà ad insultare uno dei suoi colleghi sarà pronta a intervenire senza esitazioni: “È l’unico momento in cui mi tolgo gli orecchini pronta a combattere”. Questa immagine mette in luce quanto prenda seriamente questa battaglia contro il bodyshaming dentro e fuori dai set cinematografici.
Una lotta che scatena disagio
Rimane però chiaro che pur avendo imparato a convivere personalmente con queste offese nel corso degli anni, vedere altri subire lo stesso trattamento scatena comunque disagio profondo nell’attrice americana diventata simbolo per molte persone impegnate nella lotta contro gli stereotipi corporei imposti dall’ambiente dello spettacolo.