La saga di ritorno al futuro continua a catturare l’attenzione di nuove generazioni, anche a più di trent’anni dall’uscita del primo film. Lea Thompson, che ha interpretato il ruolo della madre di Marty McFly, ha recentemente rivelato quale episodio della trilogia considera il migliore e quali elementi hanno contribuito a mantenere vivo l’interesse verso questa serie cinematografica.
Lea thompson e il valore del primo ritorno al futuro
Lea Thompson ha espresso una chiara preferenza per il primo capitolo della saga uscita nel 1985. Secondo l’attrice, questo film si distingue per una sceneggiatura equilibrata e ben costruita che funziona perfettamente dall’inizio alla fine. La sua esperienza da regista le permette di apprezzare ancora meglio la struttura narrativa compatta e precisa del primo episodio.
Il racconto della genesi del progetto conferma come inizialmente non fosse prevista una trilogia: “quando girarono quel film nessuno sapeva che sarebbe diventato un franchise così importante.” L’effetto sorpresa e la qualità dello script hanno contribuito in modo decisivo al successo immediato.
Come sono nati i capitoli due e tre
Lea Thompson ha condiviso un dettaglio poco noto sul secondo e terzo episodio: originariamente dovevano formare un unico lungometraggio, poi spezzato in due parti separate. Questa divisione spiega alcune differenze nella coesione narrativa rispetto al primo film.
I sequel hanno quindi una struttura meno lineare rispetto all’esordio, con scene più frammentate ed eventi distribuiti su piani temporali diversi. Questo approccio ha reso diversa l’esperienza per attori e spettatori ma non ha impedito ai fan di apprezzarli comunque nel corso degli anni.
Ruoli dei personaggi nei vari episodi: le preferenze dell’attrice
Per quanto riguarda i ruoli interpretati da Lea Thompson nella trilogia, lei stessa riconosce che nel terzo capitolo la sua presenza è stata più marginale rispetto ai precedenti episodi. Per questo motivo considera quest’ultimo come quello meno significativo dal suo punto di vista personale.
Curiosamente però sottolinea come sia invece il favorito dell’attore Christopher Lloyd , soprattutto perché rappresenta uno dei pochi momenti romantici con Mary Steenburgen protagonista femminile accanto a lui. Un dettaglio aneddotico curioso dentro quella cornice western tipica del terzo film.
La magia senza tempo della saga
Nonostante siano passati decenni dall’uscita originale dei primi titoli, Lea Thompson osserva con stupore quanto sia viva ancora oggi la passione intorno alla serie ritorno al futuro. Durante eventi pubblici o incontri con i fan nota spesso che molte persone presenti nemmeno erano nate quando uscirono quei lungometraggi cult.
Questo fenomeno testimonia quanto certe storie riescano ad attraversare le epoche continuando a coinvolgere grazie ai temi universali trattati, alle dinamiche familiari tra protagonisti, agli elementi fantastici legati ai viaggi nel tempo. Anche se alcuni aspetti possono sembrare datati, quell’alchimia rimane intatta negli occhi delle nuove generazioni.