Le storie di transfughi di classe nei film partir un jour ed enzo al festival di cannes 2025
Al festival di Cannes 2025, i film “Partir un jour” e “Enzo” esplorano le sfide giovanili legate all’origine sociale, affrontando temi di ambizione, identità e conflitti familiari.

Al Festival di Cannes 2025, i film *Partir un jour* ed *Enzo* esplorano storie di giovani che sfidano le proprie origini sociali, affrontando scelte difficili tra ambizione, ribellione e identità familiare. - Unita.tv
Al festival di cannes 2025, la selezione ufficiale e la quinzaine des cinéastes hanno aperto con due film che raccontano storie di giovani che sfidano la propria origine sociale. Partir un jour e enzo raccontano due percorsi di fuga dalla condizione di partenza: uno verso il successo gastronomico stellato, l’altro verso una vita lontana dagli studi e dalle aspettative familiari borghesi. Entrambi mettono al centro scelte complesse e tensioni familiari assai reali, due facce opposte di un tema comune.
Partire da zero per inseguire un sogno stellato nel film partir un jour
Partir un jour racconta la storia di una ragazza figlia di due ristoratori che gestiscono una trattoria per camionisti in una piccola città. A differenza della vita modesta della famiglia, lei raggiunge la notorietà partecipando a reality gastronomici e si prepara ad aprire un locale destinato a ottenere stelle Michelin. La trasformazione da ambiente popolare a contesto di alta cucina descrive un percorso di ascesa sociale e professionale che offre uno sguardo su come la determinazione possa plasmare una nuova identità.
Il film si concentra sui dettagli della quotidianità dei genitori e sulle scelte coraggiose della protagonista, esplorando la distanza emotiva e sociale tra la piccola comunità di partenza e il mondo elitario che si appresta a entrare. La narrazione si sviluppa senza spettacolarizzazioni inutili, mettendo in primo piano la forza del desiderio di cambiamento e le conseguenze di tali scelte sul legame familiare.
L’ambiente della trattoria diventa simbolo di radici solide, ma la protagonista rompe con tali radici per vedere oltre i confini consueti. La sua storia non parla solo di successo, ma anche di identità e ambizione in un contesto che spesso mortifica chi osa sognare in grande.
Enzo: racconti di ribellione e mascolinità al confine della giovinezza
Enzo, film scritto da laurent cantet e completato da robin campillo dopo la morte del primo, tocca il tema della ribellione giovanile in una famiglia borghese. Il protagonista è un sedicenne che lascia gli studi e sceglie di lavorare come apprendista in un’impresa edile, in netto contrasto con le aspettative del padre ingegnere e della madre professoressa universitaria.
Il film descrive con delicatezza e realismo il rapporto tra enzo e i genitori, soprattutto le differenze in seno alla famiglia sulle scelte del ragazzo. La madre assume un atteggiamento più comprensivo, interpreta questa fase come un passaggio obbligato, mentre il padre fatica a capire e accettare la strada scelta dal figlio.
Al centro del racconto c’è anche il confronto con il collega di cantiere vlad, un giovane ucraino fuggito dalla guerra. Vlad rappresenta un modello complesso di mascolinità e resistenza, che attira enzo e lo induce a riflettere sulla propria identità e sul senso della fuga, stavolta da una guerra reale e incombente. Il legame tra i due giovani introduce un’ulteriore dimensione al racconto, tra ammirazione e ricerca di un appoggio in un mondo che offre poche certezze.
L’esperienza di rifiuto sociale e la difficoltà di definirsi in una società che spinge verso la conformità si sviluppano attraverso scene emblematiche, come la serata in discoteca e la lunga notte solitaria sotto le stelle. Il film fa emergere il senso di smarrimento e le pulsioni di libertà di un’adolescenza complessa.
La relazione tra cantet e campillo e la realizzazione di enzo
Enzo nasce da un progetto avviato da laurent cantet e portato a termine dal suo amico e collaboratore robin campillo dopo la scomparsa di cantet. Questa continuità creativa mantiene intatta la cifra emotiva del film, che riflette i temi ricorrenti nei lavori di cantet: lavoro, classe sociale, conflitti generazionali e ricerca del proprio posto nel mondo.
Campillo ha aggiunto al progetto un tocco legato alla freschezza della cronaca estiva, ambientando la storia a la ciotat, creando un’atmosfera che alterna momenti gioiosi a scene più drammatiche. Il risultato è un film che non evita le emozioni, un racconto che mescola il realismo sociale alla rappresentazione sensibile dell’adolescenza.
Il coinvolgimento di campillo non si limita alla regia: è stato anche il montatore di molti film di cantet e la loro collaborazione artistica, unita a un legame personale, ha portato alla realizzazione di un’opera che testimonia la continuità di uno sguardo critico e umano sulla società.
La ricezione e il futuro del film enzo in italia
Enzo ha aperto la quinzaine des cinéastes al festival e sta suscitando interesse per la sua capacità di raccontare storie di vita reale e conflitti interni alla famiglia e alla società. La distribuzione in italia è affidata a lucky red, con una data di uscita ancora da definire.
Il film dovrebbe trovare riscontro presso un pubblico sensibile alle tematiche sociali e ai racconti di formazione, capace di offrire spunti di riflessione sulle dinamiche familiari e di classe, nell’ottica delle scelte di formazione e lavoro dei giovani.
L’attenzione riservata a questo titolo indica una stagione culturale italiana pronta ad accogliere produzioni che parlano di vite ordinarie messe alla prova da scelte cruciali, con uno sguardo profondo ma accessibile. La stampa e il pubblico seguiranno con interesse le prossime tappe dell’uscita nelle sale.