L’ascesa degli anime in streaming: Crunchyroll e Netflix dominano il mercato globale

Nel 2025, il mercato degli anime in streaming è dominato da Crunchyroll e Netflix, con Sony che punta su Crunchyroll dopo l’acquisizione del 2020. La pirateria influisce sulla domanda globale.
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Il settore degli anime in streaming ha conosciuto una crescita esponenziale negli ultimi anni, con Crunchyroll e Netflix che si contendono il primato. Mentre Sony si distingue per la sua strategia di collaborazione con altri servizi, la sua acquisizione di Crunchyroll ha segnato un punto di svolta nel panorama dell’intrattenimento. Questo articolo esplora l’evoluzione del mercato degli anime, l’impatto della pirateria e la competizione tra le piattaforme di streaming.

La posizione di Sony nel mercato dello streaming

Contrariamente a quanto si possa pensare, Sony non è completamente assente dal settore dello streaming. Sebbene non possieda un servizio di streaming di grande rilievo come Netflix, ha scelto di investire in un segmento specifico: gli anime. Nel dicembre 2020, la compagnia ha acquisito Crunchyroll da Warner per 1,175 miliardi di dollari, un passo strategico che ha ampliato la sua presenza nel mercato degli anime. Questa piattaforma, che offre una vasta gamma di contenuti giapponesi, ha già dimostrato di essere altamente redditizia e le proiezioni indicano un ulteriore incremento della sua importanza nei prossimi anni.

La scelta di Sony di concentrarsi sugli anime non è casuale. Negli ultimi anni, il genere ha guadagnato popolarità anche al di fuori del Giappone, con un aumento significativo della domanda di contenuti giapponesi in tutto il mondo. La compagnia ha quindi deciso di puntare su questo trend, riconoscendo il potenziale di crescita e il valore commerciale di un mercato in espansione.

L’influenza della pirateria nel mercato degli anime

Negli ultimi tempi, la pirateria ha avuto un impatto notevole sul mercato degli anime. Secondo recenti studi, il traffico di manga piratati è aumentato del 56%, superando di gran lunga quello di altri media come film e serie TV. Questo fenomeno ha messo in luce l’interesse crescente per gli anime e i manga, evidenziando come la pirateria possa fungere da indicatore per le aziende, suggerendo quali contenuti potrebbero avere successo in futuro.

Le statistiche mostrano che, nel 2024, la maggior parte delle serie TV più piratate sono anime, con solo due eccezioni di produzioni live action occidentali. Questo dato sottolinea l’importanza degli anime nel panorama dell’intrattenimento e il loro potere attrattivo per il pubblico. Inoltre, la pirateria può essere vista come un’opportunità per le aziende di testare il mercato e comprendere meglio le preferenze degli spettatori.

Crunchyroll e Netflix: i leader del mercato

Attualmente, Crunchyroll e Netflix dominano il mercato degli anime in streaming, controllando oltre l’80% del settore a livello internazionale. Secondo un report della società di ricerca Bernstein, il mercato degli anime ha raggiunto un valore di 3,7 miliardi di dollari nel 2023. Netflix detiene il 42% del mercato, mentre Crunchyroll segue a ruota con il 40%. Le altre piattaforme si dividono le rimanenti quote.

Crunchyroll ha costruito il suo successo sulla rapidità di distribuzione degli anime, rendendo disponibili gli episodi poco dopo la loro messa in onda in Giappone. Con circa 120 milioni di utenti in tutto il mondo, la piattaforma ha visto un notevole aumento degli abbonati, passando da 5 a 15 milioni in un periodo di tempo relativamente breve. Questo incremento è avvenuto in concomitanza con la diminuzione delle restrizioni legate alla pandemia, dimostrando come la domanda di contenuti anime sia in continua crescita.

La competizione tra Crunchyroll e Netflix

Sebbene Netflix stia cercando di espandere la sua offerta di anime, il catalogo di Crunchyroll rimane nettamente superiore. Negli Stati Uniti, ad esempio, Crunchyroll vanta 1800 titoli anime, mentre Netflix ne ha solo 240. Tuttavia, Netflix riconosce l’importanza degli anime per attrarre nuovi abbonati, specialmente in Giappone, dove solo il 20% delle abitazioni con accesso a banda larga ha un abbonamento attivo al servizio.

La competizione tra le due piattaforme non è così netta come potrebbe sembrare. In effetti, Crunchyroll spesso concede a Netflix i diritti di alcune delle sue proprietà, creando un rapporto di collaborazione piuttosto che una vera e propria rivalità. Rahul Purini, presidente di Crunchyroll, ha dichiarato che la presenza di anime su Netflix può aiutare a far conoscere il genere a nuovi fan, alcuni dei quali potrebbero poi decidere di abbonarsi a Crunchyroll.

Le prospettive future per Crunchyroll e il mercato degli anime

Le previsioni indicano che Crunchyroll potrebbe generare il 40% del profitto operativo di Sony Pictures nei prossimi due anni, con un margine di profitto stimato dell’8% nel terzo trimestre del 2024. Si prevede che entro il 2027, questo margine raddoppierà, confermando l’importanza crescente degli anime nel portafoglio di Sony.

In sintesi, il mercato degli anime in streaming sta vivendo un periodo di grande espansione, con Crunchyroll e Netflix che si affermano come leader indiscussi. La crescente domanda di contenuti giapponesi e l’impatto della pirateria stanno contribuendo a plasmare un panorama in continua evoluzione, dove le opportunità di crescita sono immense.