Artista culinaria di origine egiziana, attiva negli Stati Uniti, laila gohar ha recentemente attirato l’attenzione internazionale realizzando una torta unica per il compleanno di emily ratajkowski. Il suo lavoro unisce arte e cibo, superando schemi tradizionali e coinvolgendo i social in un vivace dibattito sul confine tra estetica e gastronomia.
La torta che ha fatto discutere nel mondo della moda e social
Per il trentatreesimo compleanno di emily ratajkowski, laila gohar ha creato una torta che ricostruisce i lineamenti della modella in modo sorprendente. La scultura dolce riproduce con cura le forme del corpo di emily, completa di un bikini color aragosta e di dettagli che ricordano la realtà, come le margherite e le candeline adagiate sopra il dolce. L’opera è stata condivisa largamente sui social network, generando commenti che oscillano tra ammirazione per la creatività e discussioni sull’audacia del soggetto.
Accanto alla torta, durante la festa, non è mancato un elemento di lusso gastronomico: una ciotola piena di caviale ha accompagnato la celebrazione. La scelta di questa combinazione sottolinea una dimensione raffinata dell’evento e l’approccio di laila gohar nel fondere arte visiva e elementi culinari di alto livello. L’impatto visivo e la scelta del soggetto hanno reso questa torta più di un semplice dolce di compleanno, trasformandola in un pezzo di conversazione nel mondo della moda e dell’arte alimentare.
L’approccio di laila gohar all’arte culinaria
Laila gohar ha costruito la sua reputazione trasformando ingredienti semplici in creazioni che sfidano le idee comuni di ciò che può essere arte e cibo. Le sue opere variano da sculture di burro – dove la materia prima diventa una tela modellabile – a installazioni sorprendenti, come una poltrona realizzata interamente con pasta di brioche, fino a torri costituite da migliaia di marshmallow impilati con precisione.
Questo lavoro si ispira a figure artistiche quali salvador dalí e louise bourgeois, la cui volontà di esplorare forme insolite riflette anche nelle scelte di laila. Il suo concetto di arte culinaria punta a suscitare curiosità e a stimolare l’interazione con il pubblico, usando cibi tradizionali ma presentandoli in modo inedito. Le installazioni non sono soltanto visive, ma invitano a un’esperienza sensoriale completa, unendo l’estetica al gusto e alla tattilità.
Laila gohar rompe spesso con le aspettative legate al cibo, facendo emergere aspetti di creatività e provocazione che vanno al di là della semplice consumazione. Ogni suo progetto rappresenta una sfida alle strutture familiari del pasto, portando all’attenzione delle persone il valore artistico contenuto nelle preparazioni alimentari.
Collaborazioni recenti e progetti di design per il tavolo
Negli ultimi anni laila gohar ha ampliato il suo raggio d’azione collaborando con nomi del mondo della moda e del design. Una delle partnership più note è stata con la stilista simone rocha, per la quale ha allestito un’installazione presso il dover street market di new york. Qui, gohar ha organizzato una tavola imbandita con cibi ricordanti il patrimonio cinese di rocha, creando un ambiente dove cultura e gastronomia si fondono.
Oltre alle installazioni temporanee, laila ha fondato gohar world, un marchio di oggetti per la tavola e accessori caratterizzati da un mix di artigianato e design surreale. Tra i prodotti proposti spicca un “chandelier per le uova”, una creazione stravagante che fonde umorismo e artigianalità, riflettendo il gusto dell’artista per oggetti curiosi e poco convenzionali.
Questi progetti sottolineano la capacità di laila gohar di muoversi tra l’arte culinaria e il design pratico, mantenendo un filo conduttore nel tentativo di ridefinire il modo in cui il cibo e gli oggetti di uso quotidiano possano raccontare storie e suscitare reazioni. Le sue collaborazioni aprono spazi di dialogo tra discipline diverse e creano occasioni uniche per esporre il proprio lavoro a un pubblico vario, dalla moda all’arte contemporanea.
Un’artista che unisce cibo e arte in modo innovativo
Laila gohar continua a sviluppare la sua attività tra istallazioni e design, consolidando il suo ruolo come figura che mette il cibo al centro di una forma espressiva d’arte che oltrepassa la cucina.
