Il game show Famiglie d’Italia, condotto da Flavio Insinna, ha cercato di attrarre il pubblico nel preserale di La7, ma i risultati non sono stati all’altezza delle aspettative. Con una media di ascolti inferiore al 2% di share, il programma non è riuscito a trainare il telegiornale di Enrico Mentana, che continua a mantenere buoni ascolti in solitaria. Questo articolo analizza il contesto di Famiglie d’Italia e il posizionamento di La7 nel panorama televisivo italiano.
La7 e il contesto dell’intrattenimento
La7 è conosciuta principalmente per il suo focus sull’informazione e l’approfondimento, con un palinsesto che privilegia i talk show e i programmi culturali. In questo scenario, l’intrattenimento occupa uno spazio limitato, con poche eccezioni nel weekend e il tentativo di inserire Famiglie d’Italia nel preserale. Tuttavia, la rete ha faticato a trovare un equilibrio tra informazione e intrattenimento, risultando poco competitiva rispetto ad altre emittenti come Rai 1 e Canale 5, che offrono quiz di successo nella stessa fascia oraria.
Famiglie d’Italia, pur essendo un format più dinamico rispetto a L’Eredità , non ha saputo attrarre un pubblico sufficiente. La struttura del programma, che prevede sfide tra famiglie basate su sondaggi, non ha colpito nel segno, lasciando il pubblico indifferente. La presenza di Flavio Insinna, noto per la sua abilità nel condurre, non è bastata a risollevare le sorti del programma, evidenziando un problema più profondo nella proposta di intrattenimento di La7.
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La programmazione di La7 e la concorrenza
Il palinsesto di La7 è dominato da programmi di approfondimento, con talk show e trasmissioni culturali che occupano gran parte della serata. I nomi noti come Corrado Augias, Giovanni Floris e Massimo Gramellini attirano un pubblico interessato a temi di attualità e politica. Tuttavia, la rete sembra trascurare il potenziale dell’intrattenimento leggero, che potrebbe attrarre un pubblico diverso.
Le serate di domenica e venerdì sono dedicate a film e programmi di intrattenimento, ma il resto della settimana è monopolizzato da contenuti informativi. Questo approccio ha portato a una saturazione del mercato, con Rai 1 e Canale 5 che offrono quiz consolidati e ben accolti dal pubblico. La7, con Famiglie d’Italia, ha cercato di inserirsi in questo contesto, ma senza il successo sperato.
Riflessioni sul futuro di La7
L’insuccesso di Famiglie d’Italia solleva interrogativi sul futuro dell’intrattenimento su La7. La rete potrebbe considerare di rivedere la propria strategia, puntando su format più leggeri e divertenti, in grado di attrarre un pubblico più ampio. Un ritorno a programmi di satira politica, simili a quelli di Diego Bianchi con Propaganda Live, potrebbe rappresentare una strada interessante da percorrere.
Un esempio di successo passato è G’Day di Geppi Cucciari, un programma che riusciva a trattare temi di attualità con un approccio più leggero e divertente. La7 potrebbe trarre insegnamento da esperienze simili per ripensare la propria offerta di intrattenimento, mantenendo un legame con la propria identità di rete informativa, ma con un tocco di leggerezza e creatività .
In sintesi, il flop di Famiglie d’Italia evidenzia una difficoltà di La7 nel trovare un equilibrio tra informazione e intrattenimento. La rete ha l’opportunità di rivedere la propria programmazione per attrarre un pubblico più vasto, senza perdere di vista la propria missione informativa.
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