La stagione televisiva 2025/2026 di La7 punterà ancora una volta su informazione e approfondimenti politici, ma con un’attenzione particolare al tema della mafia. Tra i protagonisti ci saranno Roberto Saviano, già volto noto per il programma La Giusta Distanza, e Nicola Gratteri, magistrato calabrese impegnato da decenni nella lotta contro la ‘ndrangheta. Gratteri condurrà un nuovo ciclo di quattro puntate in prima serata dedicato proprio alle mafie, presentato oggi a Milano insieme agli altri palinsesti.
Nicola Gratteri torna in tv con un progetto che segue la scia del suo precedente lavoro del 2021 per Disney+, intitolato ‘Ndrangheta, World Wide Mafia. Anche questa volta si tratta di una serie divisa in quattro puntate che affrontano temi legati alla criminalità organizzata attraverso fatti reali. Il format punta a raccontare non solo le dinamiche interne delle mafie ma anche gli sforzi delle forze dell’ordine nella loro repressione.
Il magistrato sarà protagonista assoluto del programma previsto per la prima serata su La7. L’iniziativa nasce dalla volontà della rete di offrire contenuti che approfondiscano questioni sociali cruciali come quelle legate al crimine organizzato. Il racconto si concentrerà sulle mafie italiane ma allargherà lo sguardo anche ai fenomeni internazionali collegati.
L’annuncio è stato dato durante la presentazione dei palinsesti 2025/2026 tenutasi a Milano: accanto all’informazione politica tradizionale troveranno spazio temi come legalità e giustizia sociale, elementi ormai centrali nel dibattito pubblico italiano.
Nicola Gratteri nasce nel 1958 a Gerace, piccolo centro calabrese noto per essere uno dei territori più colpiti dall’influenza della ‘ndrangheta. Magistrato da oltre trent’anni impegnato contro le cosche locali, ha costruito una carriera segnata da numerose indagini importanti contro il crimine organizzato.
Dal 1989 vive sotto scorta dopo aver scoperto casi di corruzione nella pubblica amministrazione regionale calabrese. Nel corso degli anni ha subito diversi attentati falliti: nel 1993 rischió la vita quando tre tentativi furono messi in atto ai suoi danni tra autobombe e agguati armati sotto casa sua.
Un episodio particolarmente grave riguarda l’incendio ed esplosione dell’automobile blindata assegnatagli come protezione personale dopo i primi segnali concreti di minaccia diretta alla sua vita. Nel 2005 i carabinieri del ROS hanno sequestrato un arsenale destinato probabilmente ad attacchi futuri nei suoi confronti nella piana di Gioia Tauro.
Queste esperienze hanno consolidato il ruolo pubblico di Gratteri non solo come magistrato ma anche come simbolo della resistenza civile contro le infiltrazioni mafiose nelle istituzioni italiane soprattutto nelle regioni meridionali più esposte al fenomeno criminale.
Roberto Saviano continua ad essere uno dei volti principali dell’offerta culturale targata La7 grazie al suo impegno nell’approfondimento sui temi legati alle mafie attraverso La Giusta Distanza. Lo scrittore napoletano ha contribuito negli anni a mantenere alta l’attenzione sul problema delle organizzazioni criminale italiane raccontandone gli aspetti meno noti dai media tradizionali.
Il programma si caratterizza per un linguaggio diretto e documentaristico che mette in luce storie vere spesso ignorate dal grande pubblico o distorte dalla propaganda mediatica locale o nazionale. Saviano porta avanti questo lavoro con interviste esclusive ed analisi dettagliate sui meccanismi interni alle varie forme associative malavitose presenti sul territorio italiano ed estero.
Anche quest’anno La7 conferma quindi questa scelta editoriale forte puntando sulla continuità tematica accanto all’arrivo del nuovo progetto firmato da Nicola Gratteri. Il canale vuole così offrire allo spettatore strumenti concreti per comprendere meglio fenomeni complessi quali quelli rappresentati dalle attività illegali delle diverse mafie.
Affrontare apertamente argomenti delicati come quelli legati alle associazioni criminali richiede coraggio editoriale perché implica mettere sotto i riflettori realtà spesso oscure o taciute. Le produzioni affidate sia a Nicola Gratteri sia a Roberto Saviano mirano proprio ad aumentare consapevolezza pubblica senza cadere nell’effetto spettacolarizzazione.
Le serie proposte portano esempi concreti tratti dalla cronaca giudiziaria, raccontando vicende umane complesse, intrecci tra politica, economia illegale, società civile. Questo tipo d’approccio contribuisce a diffondere conoscenze utili sia per capire quanto siano radicate certe forme d’illegalità sia sulle difficoltà incontrate dagli operatori impegnati ogni giorno sul campo.
Inoltre questi programmi possono stimolare dibattiti pubblici fondamentali soprattutto nei territori dove queste problematiche sono più sentite. L’obiettivo resta quello d’informare senza sensazionalismi mostrando cause ed effetti con rigore giornalistico.
Con questa nuova stagione La7 ribadisce quindi l’interesse verso contenuti capaci di spiegare questioni complesse restando vicino agli spettatori interessati ad approfondimenti seri sulle sfide poste dalle mafie contemporanee.
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