La nuova stagione de la volta buona, il programma di Rai 1 condotto da caterina balivo, si prepara a tornare con novità che puntano a coinvolgere maggiormente il pubblico. Il ritorno è stato confermato nei palinsesti Rai per il 2025-2026 e già emergono dettagli importanti su come cambierà la formula del people show pomeridiano. La conduttrice ha svelato alcuni elementi chiave in un’intervista recente, alimentando l’attesa dei fan.
Conferma del ritorno e numeri solidi della scorsa stagione
La volta buona ha concluso da poco una stagione che ha raccolto consensi significativi nella fascia pomeridiana di Rai 1. Il programma si è distinto per ascolti stabili e una formula capace di attrarre un pubblico variegato. La riconferma nei palinsesti ufficiali per il biennio 2025-2026 testimonia la fiducia dell’azienda verso questo prodotto televisivo.
Il format, guidato da caterina balivo, si basa su un approccio diretto con le persone comuni e personaggi noti, privilegiando storie autentiche raccontate senza filtri troppo formali o artificiosi. Questo stile ha contribuito a differenziare la trasmissione rispetto ad altri programmi simili nel panorama televisivo italiano.
L’attenzione verso contenuti vicini alla vita reale resta uno dei punti fermi della trasmissione. In effetti, i dati d’ascolto hanno mostrato come gli spettatori apprezzino proprio questa dimensione più umana rispetto ai talk tradizionali o ai salotti televisivi convenzionali.
Più inviati sul campo: una scelta dinamica
Nel corso dell’intervista rilasciata al quotidiano il tempo, caterina balivo ha anticipato alcune modifiche sostanziali previste per la prossima edizione de la volta buona. Tra queste spicca l’ampliamento del numero degli inviati sul territorio che racconteranno storie dal vivo direttamente dalle piazze o dai luoghi dove accadono i fatti.
Questa scelta punta a rendere lo show meno statico e più dinamico rispetto alle stagioni precedenti. L’intento è quello di uscire spesso dallo studio televisivo tradizionale per portare dentro casa degli spettatori situazioni reali vissute in tempo reale dai protagonisti delle storie raccontate.
Balivo ha definito questa evoluzione come una risposta al desiderio di “un people show che sia immerso nelle esperienze quotidiane delle persone comuni senza perdere però quel tono caldo tipico del programma stesso.” Gli inviati avranno quindi un ruolo centrale nel tessere narrazioni autentiche attraverso collegamenti frequenti durante ogni puntata.
Questa impostazione promette anche maggiore varietà negli argomenti trattati perché consentirà di coprire eventi diversi sparsi sul territorio nazionale in modo tempestivo ed efficace grazie alla presenza capillare degli operatori esterni incaricati dalla redazione.
Interviste one to one: nuovi spazi dedicati agli ospiti con storie profonde
Oltre all’incremento degli inviati esterni c’è anche l’intenzione espressa dalla conduttrice di introdurre momenti dedicati alle interviste one to one con ospiti selezionati non solo sulla base della loro popolarità ma soprattutto per ciò che hanno costruito nella loro vita personale o professionale fuori dai riflettori abituali.
caterina balivo vorrebbe dare spazio a conversazioni intime capaci di far emergere aspetti meno conosciuti dei personaggi invitati nello studio oppure collegandosi direttamente con loro in contesti particolari scelti ad hoc dalla produzione.
Queste interviste mirano ad approfondire temi umani rilevanti mettendo in luce esperienze autentiche lontane dall’apparenza superficiale spesso associata ai volti noti dello spettacolo o della cultura popolare italiana contemporanea.
Vocazione narrativa basata sull’ascolto attento
Il progetto sembra voler rafforzare ulteriormente quella vocazione narrativa basata sull’ascolto attento delle singole vite raccontate attraverso dialoghi diretti senza mediazioni inutili né sovrastrutture scenografiche troppo invadenti tipiche invece dei programmi più convenzionali presenti sulle reti generaliste italiane oggi giorno.
Con questi cambiamenti annunciati, la nuova stagione de la volta buona promette dunque una formula arricchita, più vicina alle realtà concrete vissute dagli italiani.