La casa di produzione indipendente troma, celebre per film a basso costo come Toxic Avenger, torna sotto i riflettori grazie a un documentario che racconta le sue azioni fuori dagli schemi durante il festival di Cannes. Occupy Cannes offre uno sguardo diretto sulle campagne promozionali anticonvenzionali messe in scena da questa realtà unica nel panorama cinematografico internazionale.
La storia della troma e il suo approccio unico al cinema indipendente
Fondata nel 1974 da Lloyd Kaufman e Michael Herz, la troma si è distinta fin dall’inizio per un modo originale di fare cinema. I suoi film si caratterizzano per contenuti estremi tra horror e commedia grottesca, realizzati con budget limitati ma grande inventiva. Toxic Avenger è senza dubbio il titolo più noto del catalogo troma ed è diventato un vero cult grazie alla sua miscela di violenza esagerata e ironia dissacrante.
Nonostante i mezzi ridotti, la casa ha saputo ritagliarsi uno spazio importante nell’ambito dell’exploitation creativo. L’assenza di risorse pubblicitarie tradizionali ha spinto Kaufman e soci a inventare metodi alternativi per promuovere i propri lavori. Questo spirito anarchico ha portato alla creazione di eventi provocatori durante festival importanti come quello di Cannes, dove dal decennio degli anni Settanta la presenza della troma si fa sentire ogni anno con iniziative fuori controllo.
Occupy cannes: un documentario firmato dalla famiglia kaufman
Occupy Cannes nasce come progetto familiare: dietro la macchina da presa c’è Lily Hayes-Kaufman, figlia del fondatore Lloyd Kaufman; alla fotografia lavora Charlotte Kaufman mentre Lisbeth Kaufman cura la produzione. Il film sarà presentato in anteprima al Fantasia International Film Festival e promette una visione divertente ma anche sincera delle strategie usate dalla troma sul red carpet più famoso del mondo.
Il documentario mostra come queste azioni spesso non autorizzate abbiano permesso alla piccola casa indipendente americana di emergere in mezzo ai colossi hollywoodiani presenti a Cannes ogni anno. Le performance estreme con personaggi iconici quali Sgt. Kabukiman o lo stesso Toxic Avenger diventano strumenti promozionali che mescolano sesso, horror ed eventi spettacolari capaci d’attirare l’attenzione dei media.
Con il passare degli anni però queste iniziative hanno incontrato ostacoli legati ai cambiamenti sociali e politici internazionali che hanno reso più difficile replicare certe provocazioni senza incorrere in problemi legali o censura crescente.
Le conseguenze delle tattiche non convenzionali della troma a cannes
Il documentario Occupy Cannes solleva interrogativi sull’efficacia attuale delle pratiche adottate dalla troma negli ultimi decenni durante il festival francese. La domanda principale riguarda se queste forme aggressive o borderline riescano ancora ad aprire porte nei circuiti decisivi dell’industria cinematografica oppure rischino piuttosto d’isolare ulteriormente questa realtà rispetto agli ambienti ufficiali del mercato internazionale.
Non va dimenticato che oltre alle produzioni eccentriche citate nel trailer – tra cui Nuk’em High – la casa ha dato spazio ai primi lavori oggi celebri registi come James Gunn o gli autori animatori Trey Parker e Matt Stone creatori della serie South Park. Questi nomi testimoniano quanto l’ambiente alternativo promosso dalla troupe abbia avuto ricadute significative sulla cultura pop contemporanea anche oltre l’horror low budget tipico della loro produzione principale.
Volti storici e simboli iconici della troma
Nel corso del film compaiono volti noti all’interno dello staff storico tra cui lo stesso Lloyd Kaufman insieme ad altri collaboratori storici quali Catherine Corcoran, Zac Amico, Justin A Martell, Doug Sakmann. Tra le presenze spicca ovviamente anche l’iconico Toxic Avenger, simbolo riconoscibile dell’intero universo Troma.
Occupy Cannes si configura così sia come racconto interno sia come testimonianza diretta dello spirito ribelle che anima una parte importante del cinema indipendente americano da quasi cinquant’anni ormai sul palcoscenico mondiale rappresentato dal festival francese più famoso.