La vicenda legata all’arresto di matteo messina denaro continua a suscitare interesse, anche a distanza di due anni dall’evento. La rai ha deciso di raccontare quella lunga caccia al boss con una miniserie dal titolo l’invisibile, che mette al centro le indagini e gli uomini impegnati nel fermarlo. Il progetto punta a ricostruire in modo dettagliato e avvincente gli ultimi momenti della latitanza del mafioso, offrendo uno sguardo dietro le quinte delle operazioni dei carabinieri.
Il protagonista lucio arcidiacono e il cast principale
Il cuore della serie è la figura del colonnello lucio arcidiacono, capo della squadra ros dei carabinieri incaricata di catturare messina denaro. A interpretarlo sarà lino guanciale, attore noto per ruoli intensi come quello de il commissario ricciardi, che tornerà sul piccolo schermo proprio nella prossima stagione tv con questo nuovo personaggio. Arcidiacono diventa così la lente attraverso cui si rivivono i momenti cruciali dell’indagine.
Accanto a guanciale ci sarà levante nel ruolo della moglie del colonnello. L’attrice e cantante ha ricevuto apprezzamenti per la sua performance sul set: un talento emerso con naturalezza durante le riprese, tanto da essere definita una compagna preziosa dal collega attore in un’intervista rilasciata a il messaggero. Questo inserimento rappresenta una novità rispetto ai tradizionali cast dedicati a storie criminali.
Produzione, regia e ambientazione delle riprese
La produzione è affidata alla camfilm, casa produttrice guidata da camilla nesbitt – nota anche per essere moglie di pietro valsecchi – che finora aveva lavorato esclusivamente con reti concorrenti realizzando titoli come il patriarca e i fratelli corsaro. Con questa miniserie si apre quindi un nuovo capitolo produttivo destinato alla rai.
Dietro la macchina da presa c’è michele soavi, regista esperto nel genere thriller-criminale capace di gestire scene ad alta tensione mantenendo coerenza narrativa. Nel cast spiccano anche nomi emergenti come leo gassmann e noemi brando; entrambi contribuiranno ad arricchire il racconto con personaggi chiave legati alle fasi finali dell’indagine.
Le riprese sono in corso tra palermo e roma, due città fondamentali nella storia reale degli eventi narrati dalla serie. Il titolo stesso prende spunto dall’omonimo libro scritto da giacomo di girolamo che documenta nei dettagli ogni passaggio cruciale dell’arresto del boss stragista più ricercato d’Italia negli ultimi trent’anni.
Ricostruzione degli eventi nell’ultimo periodo della latitanza
La miniserie segue passo dopo passo quel lungo inseguimento durato decenni fino al momento decisivo dell’arresto: scene costruite su episodi reali mostrano l’impegno incessante delle forze dell’ordine contro un nemico sfuggente quanto temuto. Le dinamiche investigative sono illustrate senza abbellimenti ma mantenendo alto il livello drammatico grazie ai continui colpi scena tipici delle operazioni sotto copertura.
Il racconto privilegia l’aspetto umano degli investigatori coinvolti: oltre all’attività tecnica emerge lo stress psicologico vissuto durante mesi difficili fra pedinamenti notturni ed errori potenziali dalle conseguenze gravi. In questo senso arcidiacono diventa simbolo non solo dello sforzo militare ma anche del peso personale portato sulle spalle dai protagonisti veri dietro alle cronache giudiziarie.
La complessità dell’arresto più atteso
Questo approccio consente allo spettatore non solo di seguire i fatti ma anche comprendere quanto complesso sia stato mettere fine alla latitanza più lunga d’Italia dopo quella dei grandi boss storici della mafia siciliana; tutte le fasi vengono raccontate senza tralasciare particolari utili per capire meglio perché quell’arresto ha segnato un punto fermo nella lotta contro la criminalità organizzata nazionale.