Home La rai parteciperà al bando per il festival di sanremo: arriva la sfida con il comune ligure per il futuro della kermesse

La rai parteciperà al bando per il festival di sanremo: arriva la sfida con il comune ligure per il futuro della kermesse

La Rai partecipa al bando del Comune di Sanremo per il festival 2025, affrontando tensioni legate ai diritti sul format e in attesa della sentenza del Consiglio di Stato.

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La Rai partecipa al bando indetto dal Comune di Sanremo per organizzare il Festival 2025, in un clima di tensione legale e concorrenza aperta, in attesa della sentenza del Consiglio di Stato che definirà il futuro della gestione dell’evento. - Unita.tv

La Rai si prepara a entrare ufficialmente nella gara per l’organizzazione del prossimo festival di Sanremo, come richiesto dal bando pubblicato dal Comune della città ligure. Una svolta inaspettata, considerando che fino a poco tempo fa l’azienda pubblica non pensava di doversi sottomettere a un’asta pubblica per uno degli appuntamenti musicali più seguiti in Italia. Lo stop imposto dal municipio a chi vuole organizzare l’evento entro il 19 maggio ha costretto Viale Mazzini a presentare domanda, anche se resta alto il rischio di contenziosi in vista del pronunciamento del Consiglio di Stato.

Contesto e scelte del comune di sanremo: il bando obbligatorio per l’organizzazione del festival

Il Comune di Sanremo ha pubblicato un bando aperto a chiunque voglia organizzare il festival nel 2025, imponendo un termine perentorio fissato al 19 maggio per la presentazione di progetti e candidature. Questa decisione segna un cambio radicale nella gestione della manifestazione, tradizionalmente affidata alla Rai in via esclusiva senza gara pubblica. La scelta del municipio nasce da una sentenza del Tar che ha messo in discussione la procedura fino a quel momento seguita, obbligando l’amministrazione a indire una selezione aperta. Allo stesso tempo, il Comune ha puntato a garantire trasparenza e concorrenza, esponendo quindi il festival a nuove dinamiche di mercato mai viste prima per un evento con un simile peso culturale ed economico.

La competizione si fa aperta

La pubblicazione del bando ha dunque alzato la posta, inserendo nel gioco soggetti diversi dalla Rai, ma soprattutto ha creato una situazione di fortissimo attrito con l’azienda pubblica che, fino a ieri, deteneva senza discussione ogni diritto legato alla kermesse. Non a caso, la scadenza del 19 maggio rappresenta un termine inderogabile, che obbliga il Comune a decidere rapidamente come e con chi portare avanti una manifestazione capace di raccogliere milioni di spettatori ogni anno.

La posizione della rai: tra partecipazione al bando e contestazione dei diritti sul format

La decisione della Rai di partecipare al bando, formalizzata dopo un CdA dedicato, arriva in un clima di tensione mai così alto con il Comune di Sanremo. Viale Mazzini non nasconde la frustrazione per la questione legata alla titolarità del format del festival, rivendicata in modo netto fin dalla sentenza del Tar, che ha confermato l’appartenenza del marchio e del format Rai. Per questo motivo, la Rai ha diffidato il Comune dal concedere la licenza per l’utilizzo dei marchi del festival a terzi, mettendo così paletti al rischio che la manifestazione venga affidata a un altro soggetto.

Il diritto esclusivo della rai sul festival

La partecipazione al bando, per quanto obbligata, non cancella il fatto che la Rai considera suo diritto esclusivo la gestione del festival, ponendo la questione sotto un profilo giuridico e mediatico molto delicato. L’azienda pubblica appare determinata a mantenere il controllo sull’evento simbolo della cultura italiana e propone ufficialmente la sua candidatura, ma resta certa della propria posizione su diritti e marchi, andando così a scontrarsi con la volontà del Comune di coinvolgere altri pretendenti.

La sentenza del consiglio di stato attesa per il 22 maggio e gli scenari futuri

A stravolgere definitivamente i piani sarà la sentenza del Consiglio di Stato, prevista per il 22 maggio, solo pochi giorni dopo la scadenza per le candidature. Questo pronunciamento sarà cruciale per definire il quadro normativo e amministrativo della vicenda. Il Consiglio di Stato dovrà confermare o ribaltare la sentenza del Tar che ha imposto al Comune di indire il bando, entrando così nel merito della validità o meno della procedura di assegnazione del festival.

Possibili esiti e tensioni crescenti

L’esito di questa decisione potrebbe portare a scenari molto diversi: la gara potrebbe essere confermata e svolgersi regolarmente, lasciando aperte le porte a operatori diversi dalla Rai, oppure potrebbe essere sospesa o annullata, con la Rai che riprenderebbe il controllo esclusivo dell’organizzazione della manifestazione. È anche possibile ipotizzare ulteriori ricorsi o trattative istituzionali in caso di sentenze sfavorevoli a una delle parti.

Il clima resta carico di tensione, essendo il festival di Sanremo un evento centrale non solo per la città ligure ma per la musica, lo spettacolo e la cultura italiane in generale. Il 2025 potrebbe segnare dunque una svolta importante, che definirà non solo chi potrà organizzarne la prossima edizione ma anche il modello di gestione per gli anni a venire. Intanto, tutti gli occhi restano puntati sulla capitale ligure e sugli sviluppi che ancora sono in bilico tra giudizi amministrativi e strategia politica.