Il nuovo adattamento cinematografico de La lunga marcia, tratto dal romanzo di Stephen King del 1979, si prepara a debuttare nelle sale il prossimo 12 settembre. Diretto da Francis Lawrence, noto per Hunger Games, il film riprende la trama distopica originale e promette un racconto intenso e fedele all’opera letteraria. Dopo decenni di tentativi falliti, questa versione vede finalmente la luce con un cast importante e una produzione che ha puntato su realismo e dinamismo.
Una storia distopica che racconta una gara mortale nel futuro prossimo
La trama de La lunga marcia si svolge in un futuro non troppo lontano dove ogni anno si tiene una competizione crudele trasmessa in diretta televisiva. Un gruppo di giovani deve camminare senza sosta mantenendo una velocità minima: chi rallenta o si ferma viene eliminato con l’uccisione immediata. L’ultimo sopravvissuto ottiene come premio la possibilità di realizzare qualsiasi desiderio insieme a una somma ingente di denaro.
Questo meccanismo spietato crea tensione continua tra i partecipanti costretti a superare limiti fisici ed emotivi estremi. Il racconto mette in luce temi come la sopravvivenza forzata, l’ossessione per il successo televisivo e le conseguenze psicologiche della competizione estrema. Lo scenario distopico riflette paure sociali ancora attuali riguardo al controllo mediatico e alla perdita dell’individualità sotto pressioni esterne.
Oltre trent’anni per portare sullo schermo il romanzo cult
L’adattamento cinematografico de La lunga marcia ha avuto uno sviluppo lungo più di trent’anni. Negli anni Ottanta George A. Romero mostrò interesse verso questo progetto mentre Frank Darabont aveva pensato a portarlo sul grande schermo dopo aver diretto altri film ispirati ai romanzi di King come Le ali della libertà o Il miglio verde.
Solo nel 2018 New Line Cinema acquisì i diritti coinvolgendo James Vanderbilt e André Øvredal nella fase iniziale dello sviluppo del film. Nel 2023 Lionsgate prese le redini affidando la regia a Francis Lawrence insieme allo sceneggiatore JT Mollner che ha lavorato per mantenere intatta l’essenza del libro.
Il casting ufficializzato nell’estate del 2024 comprende Cooper Hoffman, David Jonsson, Garrett Wareing, Charlie Plummer, Roman Griffin Davis oltre agli attori esperti Judy Greer e Mark Hamill quest’ultimo nei panni del maggiore – ruolo già diventato iconico tra gli appassionati.
Sfide tecniche nella messa in scena: camminare per centinaia di chilometri
Francis Lawrence ha descritto alcune difficoltà incontrate durante le riprese soprattutto legate al movimento continuo dei protagonisti durante tutta la durata della storia. Per rendere credibile questa corsa senza sosta è stato deciso girare le scene seguendo l’ordine cronologico degli eventi cosa rara nel cinema tradizionale ma utile qui per cogliere l’evoluzione fisica ed emotiva dei personaggi passo dopo passo.
Le condizioni climatiche hanno imposto ulteriori adattamenti: se era prevista pioggia ma faceva molto caldo allora venivano modificate atmosfere delle scene trasformandole in momenti afosi più coerenti con ciò che accadeva realmente sul set.
La troupe stessa ha percorso centinaia di chilometri camminando assieme agli attori così da imprimere autenticità ai movimenti mostrati sullo schermo evitando effetti troppo artificiosi o statici tipici delle produzioni convenzionali basate su green screen o controfigure digitali.
Stephen king approva modifiche sulla velocità della marcia ma resta fedele allo spirito originale
Una modifica importante rispetto al testo originale riguarda la velocità minima richiesta ai concorrenti durante La lunga marcia. Nel libro i ragazzi devono mantenere quattro miglia all’ora , mentre nel film questa soglia è stata abbassata a tre miglia all’ora .
Stephen King stesso ha suggerito questo cambiamento definendo quattro miglia “troppo fottutamente veloce” da sostenere realisticamente anche davanti alla telecamera. Questo dettaglio dimostra quanto lo scrittore abbia seguito lo sviluppo dell’adattamento garantendone coerenza pratica oltre che narrativa.
Lo sceneggiatore JT Mollner assicura invece che non sono stati fatti compromessi sulla violenza né sull’intensità drammatica, confermando classificazione R vietata ai minori non accompagnati. L’obiettivo resta quello mostrare brutalità, serietà ed elementi inquietanti presenti nell’opera originaria senza censure né alleggerimenti.
L’attesa cresce dunque intorno ad uno dei titoli più longevi mai portati dalla carta stampata al grande schermo, destinato ad attirare fan storici dello scrittore americano così come nuovi spettatori interessati alle storie forti ambientate in futuri possibili segnati da sfide estreme tra giovani protagonisti.