La frase iconica attribuita a Mike Bongiorno, “Ahi ahi, signora Longari, lei mi è caduta sull’uccello!”, è diventata un tormentone della cultura pop italiana, ma la sua origine è avvolta nel mistero. Questo articolo esplora le radici di questa leggenda metropolitana, analizzando la verità dietro l’episodio e le smentite dei protagonisti.
L’origine della leggenda metropolitana
La frase che ha fatto il giro del web e delle conversazioni informali è spesso associata a un episodio del celebre quiz “Rischiatutto“, andato in onda negli anni ’70. Tuttavia, sia Mike Bongiorno che Giuliana Longari, la storica partecipante che avrebbe dovuto ricevere questa affermazione, hanno più volte negato che l’episodio sia mai avvenuto. La leggenda ha preso piede nel 1976, quando il programma satirico “L’altra domenica“, condotto da Renzo Arbore, ha ironizzato sui quiz televisivi, insinuando che Bongiorno avesse pronunciato quella frase. Questo ha alimentato la credenza popolare, rendendo la gaffe apparentemente più credibile.
Le versioni del presunto incidente sono varie. Alcuni sostengono che Bongiorno avrebbe fatto riferimento a una risposta errata riguardante l’ornitologia, mentre altri parlano di un errore su una domanda riguardante il pittore Paolo Uccello. Tuttavia, nessuna di queste situazioni è mai stata verificata. È importante notare che la puntata di “Rischiatutto” dedicata all’ornitologia risale al 1973, ben oltre il periodo in cui la signora Longari partecipava al programma, che si è concluso nel luglio 1970.
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L’assenza di prove video
Un altro aspetto cruciale da considerare è l’assenza di qualsiasi prova video che documenti la presunta gaffe. Nonostante esistano riferimenti a un video di Mike Bongiorno che avrebbe pronunciato la frase negli anni Ottanta, non ci sono clip autentiche che confermino tale evento. La mancanza di registrazioni o testimonianze dirette rende questa leggenda un caso di mitologia televisiva. Gli utenti di Internet hanno cercato a lungo un video che potesse avvalorare la storia, ma senza successo. Non esistono prove tangibili che dimostrino che Bongiorno abbia mai fatto una simile affermazione.
Le smentite dei protagonisti
Nel 1989, durante la trasmissione “I tre tenori” su Canale 5, Mike Bongiorno e Giuliana Longari hanno smentito pubblicamente l’esistenza di questa frase. La gaffe, che è diventata una delle più famose della televisione italiana, è in realtà una fake news che circolava già prima dell’avvento di Internet. La signora Longari ha dichiarato che, se Bongiorno avesse mai pronunciato una frase del genere, sarebbe stata sicuramente tagliata dalla registrazione, considerando che all’epoca la Rai aveva regole molto rigide riguardo al linguaggio utilizzato in onda.
Questa affermazione è stata ripresa da diverse fonti, tra cui Tgcom24, che hanno evidenziato come il mito della frase sia rimasto vivo nel tempo, alimentato dalla percezione di spontaneità di Bongiorno e dalla sua inclinazione a creare situazioni comiche involontarie. La leggenda ha trovato terreno fertile tra le generazioni successive, che hanno sentito raccontare di tutto in televisione.
Un mito da sfatare
In sintesi, la storia della gaffe di Mike Bongiorno e Giuliana Longari rappresenta un esempio di come le leggende metropolitane possano diffondersi e radicarsi nella cultura popolare. Nonostante la mancanza di prove e le smentite dei diretti interessati, la frase continua a vivere nella memoria collettiva, simbolo di un’epoca e di un modo di fare televisione che ha segnato la storia della comunicazione in Italia. La verità , tuttavia, è che si tratta di un mito, privo di fondamento, che merita di essere chiarito.