Un’immagine familiare diffusa per il compleanno del principe william ha scatenato un acceso dibattito. Lo scatto mostra l’erede al trono britannico mentre gioca con i cuccioli della loro cocker spaniel Orla. Questa scena tenera ha provocato una reazione forte da parte di peta, che ha criticato duramente la famiglia reale per un presunto comportamento irresponsabile verso gli animali. Il confronto tra sostenitori e oppositori si è subito acceso sui social, mettendo al centro l’attenzione sul rapporto tra personaggi pubblici e tutela degli animali.
Orla: il cane di famiglia che accompagna william, kate e i loro figli
Orla è entrata nella vita della famiglia reale nel 2020 grazie a james middleton, fratello di kate. Da allora è diventata una presenza fissa nelle foto ufficiali e nei momenti privati della coppia. Nel 2022 è apparsa pubblicamente per la prima volta insieme ai principini george, charlotte e louis, dimostrando un legame stretto con tutti loro. William stesso ha raccontato come orla spesso dorma nel letto con lui e kate: questo dettaglio sottolinea quanto il cane sia considerato parte integrante del nucleo familiare.
Cuccioli accolti con affetto
I nuovi cuccioli nati da orla sono accolti con affetto dai reali; secondo fonti come hello! stanno crescendo bene in un ambiente protetto dai genitori reali che li coccolano costantemente. Questo particolare momento arriva in una fase delicata per la coppia reale dopo le notizie sulla salute della principessa kate, segnando forse un tentativo di portare serenità attraverso piccoli gesti quotidiani condivisi anche col pubblico.
Peta contro william e kate: le accuse sull’allevamento dei cuccioli
La foto rilasciata dal kensington palace il 21 giugno scorso — giorno del 43° compleanno del principe william — ritrae proprio lui disteso sull’erba mentre gioca coi quattro nuovi nati della cocker spaniel nera orla. Questi canetti sono stati donati originariamente dal fratello di kate ed erano visti come simbolo d’affetto familiare da mostrare alla nazione.
Inaspettatamente però questa immagine non è stata accolta positivamente dall’organizzazione animalista peta . Secondo questa associazione internazionale impegnata nella difesa degli animali permettere a un cane domestico “di produrre una cucciolata” rappresenta oggi “un gesto fuori dal mondo”, soprattutto in considerazione delle condizioni critiche dei rifugi sovraffollati dove migliaia d’animali aspettano adozione.
La critica principale mossa a william e kate riguarda proprio questa scelta: non aver adottato uno o più cani bisognosi ma alimentare invece l’allevamento casalingo sarebbe contrario agli sforzi globali contro l’abbandono animale. Peta invita quindi tutte le famiglie ad evitare pratiche simili promuovendo invece modalità responsabili nell’accoglienza degli amici a quattro zampe.
Le richieste etiche di peta
“Permettere a un cane domestico di produrre una cucciolata è un gesto fuori dal mondo,” ha sottolineato peta, rimarcando l’importanza di adottare animali abbandonati e di combattere la sovrappopolazione nei rifugi.
Reazioni online: divisi tra sostegno alla royal family ed eco animalista
Subito dopo la diffusione dello scatto i social hanno reagito dividendosi nettamente fra chi difendeva l’immagine dolce offerta dalla famiglia reale — vista come segno d’amore verso gli animali — e chi invece si schierava dalla parte delle richieste etiche avanzate da peta sul tema dell’abbandono canino.
Molte persone hanno sottolineato quanto spesso siano difficili certi equilibri quando personaggi pubblici mostrano lati privati; altri hanno ricordato però che azioni semplici possono trasformarsi in messaggi potenti se compresi nel contesto attuale delle emergenze legate all’assistenza animale nei rifugi nazionali ed internazionali.
Ruolo mediatico e responsabilità sociale
Il caso non sembra ancora destinato a spegnersi velocemente perché pone interrogativi concreti sul ruolo mediatico svolto dalle figure istituzionali riguardo temi sensibili quali diritti degli animali ma anche responsabilità sociale nell’adottare comportamenti coerenti alle crisi contemporanee vissute su scala globale dalle specie più vulnerabili compagne dell’uomo negli ambienti urbani o rurali.
