Chiudere un ciclo di studi è un passaggio importante, specialmente quando si tratta di un percorso lungo e impegnativo come una laurea magistrale in 5 anni. L’esperienza si mescola con momenti di fatica e soddisfazione, segnata da cambiamenti che vanno oltre l’aula. Sentimenti contrastanti accompagnano la fine degli esami e l’inizio di una nuova fase di vita.
Un percorso di studio segnato da alti e bassi emotivi
Cinque anni dedicati allo studio richiedono rigore e resistenza. La magistrale, in particolare, offre sfide più complesse, con un carico maggiore di responsabilità e obiettivi più alti da raggiungere. Durante questo cammino si alternano fasi di entusiasmo e di stanchezza, momenti in cui la gestione delle emozioni diventa complicata. L’esperienza non è stata lineare: ci sono stati giorni di gioia profonda e altri di sconforto, soprattutto quando lo stress ha preso il sopravvento. La capacità di non cedere alla pressione è stata messa alla prova più di una volta.
Il passaggio tra la fine del percorso e l’ingresso in un nuovo contesto quotidiano è stato particolarmente duro. Dopo anni di routine accademica fatta di lezioni, esami e progetti, l’improvviso sovraccarico di impegni si è fatto sentire in modo brusco. Gestire tempi e priorità, studiare con scadenze strette e parallelamente lavorare su contenuti video è stato sfiancante. Non si trattava più solo di studio, ma anche di mantenere un equilibrio mentale e fisico, difficile da conservare con la quantità di compiti e responsabilità accumulate in poco tempo.
Il sostegno delle persone care come ancora nelle difficoltà
In momenti di grande carico psicologico e fisico, il supporto di amici e familiari rappresenta un punto di riferimento fondamentale. Chi affronta fasi di forte stress può trovare conforto nella vicinanza di chi ama, che riesce a offrire un appoggio concreto. Nel periodo dopo la laurea, l’affetto ricevuto è stato uno dei fattori che ha aiutato a superare le giornate più dure e a non perdere la motivazione.
La presenza di personale di riferimento non ha solo alleviato il carico emotivo, ma ha permesso di nutrire la mente e rafforzare la determinazione. Nel corso dei mesi, diversi messaggi di vicinanza e incoraggiamento si sono rivelati essenziali per affrontare le difficoltà non soltanto dello studio, ma anche della gestione del lavoro e della vita privata. Tale sostegno ha contribuito a evolversi e a prepararsi per le prossime sfide oltre l’università.
L’emozione della fine della vita accademica e la prospettiva del futuro
Lasciare alle spalle la routine universitaria, con le file agli esami, la corsa al caffè e la tensione pre-esame, provoca sentimenti complicati. C’è tristezza per la fine di un capitolo così intenso, fatto di abitudini consolidate e di un ambiente familiare. Le ultime ore trascorse tra i banchi lasciano un vuoto che si fa sentire, proprio per la mancanza di quelle piccole e grandi esperienze quotidiane.
Allo stesso tempo, la chiusura di questo periodo apre le porte a nuove opportunità che incuriosiscono e spronano. C’è una forte aspettativa per il futuro che si sta profilando, con la voglia di affrontare sfide diverse, realizzare sogni e consolidare quanto appreso. L’entusiasmo per ciò che verrà coesiste con la nostalgia per ciò che si lascia, creando un mix di emozioni che rendono ogni attimo intenso.
È un momento di passaggio in cui la persona, pur con qualche timore, si sente pronta a espandere i propri orizzonti. La promessa di una maggiore condivisione, soprattutto con chi ha seguito e supportato il cammino, rappresenta un modo per mantenere viva la relazione costruita lungo gli anni. Nelle prossime fasi della vita, la trasformazione personale sarà seguita da chi ha fatto da spettatore ai progressi e ai sacrifici.
Questa tappa segna un punto fermo nella vita di chi ha vissuto l’università intensamente. Non è solo un traguardo accademico, ma la fine di un periodo in cui si sono costruite basi umane e professionali indispensabili. Ai nuovi capitoli si arriva con il bagaglio di esperienze e di soddisfazioni che solo una lunga esperienza di studio può dare. Non resta che camminare avanti, con gli occhi puntati sul domani.
Ultimo aggiornamento il 20 Luglio 2025 da Luca Moretti