Giuseppe De Domenico interpreta Rosario Livatino nella nuova miniserie rai diretta da Michele Placido
La Rai presenta un nuovo progetto televisivo che racconta la vita e il sacrificio di Rosario Livatino, magistrato siciliano ucciso dalla mafia nel 1990. La miniserie, intitolata Il giudice e i suoi assassini, si distingue per l’approccio che combina una narrazione civile con la tensione tipica del genere crime. Alla regia c’è Michele Placido, noto per aver diretto storie legate alla legalità. Il protagonista sarà Giuseppe De Domenico, giovane attore messinese con esperienze significative in serie di successo.
Rosario Livatino è stato uno dei magistrati più importanti della lotta contro la criminalità organizzata in Italia. Nato in Sicilia, ha dedicato la sua carriera a indagare sui patrimoni mafiosi e a combattere le infiltrazioni della mafia nelle istituzioni locali. La sua storia è segnata da una profonda integrità morale e da una fede cattolica vissuta con riserbo ma fermezza: fu infatti il primo giudice laico beatificato dalla chiesa cattolica.
Il profilo discreto e determinato di Livatino
Livatino lavorava spesso lontano dai riflettori pubblici, mantenendo un profilo discreto ma deciso nella sua azione contro le organizzazioni criminali. La sua morte avvenuta il 21 settembre 1990 rappresenta uno dei momenti più drammatici della lotta antimafia italiana. Il racconto della miniserie si concentrerà su questi aspetti cruciali: dagli inizi della carriera fino al tragico agguato che pose fine alla sua vita.
Giuseppe de domenico: un volto emergente per un ruolo impegnativo
Giuseppe De Domenico nasce nel 1993 a Messina ed è cresciuto professionalmente nel teatro prima di affermarsi sul piccolo schermo con ruoli in serie come ZeroZeroZero e Bang Bang Baby. Più recentemente ha partecipato a Vermiglio dove ha interpretato personaggi complessi caratterizzati da intensità emotiva.
Affidare a lui l’interpretazione di Livatino significa puntare su un attore capace di portare sullo schermo sfumature profonde senza cadere nella retorica o nei cliché del biopic tradizionale. De Domenico dovrà restituire non solo gli aspetti pubblici del magistrato ma anche quelli privati legati alla solitudine del suo lavoro e al rapporto personale con la fede cristiana.
Michele placido torna a dirigere storie sulla legalità
Michele Placido riprende temi già affrontati nelle sue precedenti opere come Romanzo Criminale o Vallanzasca, concentrandosi ora sulla figura meno nota ma altrettanto significativa di Livatino. L’intento non è solo quello di raccontare fatti storici ma anche esplorare le motivazioni interiori che hanno guidato questo uomo fino al sacrificio estremo.
La scelta narrativa punta ad attrarre anche i giovani spettatori attraverso uno stile asciutto ed essenziale privo però di superficialità o semplificazioni inutili. Le riprese si svolgono principalmente tra Sicilia e Lazio per garantire fedeltà ai luoghi chiave come Canicattì e Agrigento dove Livatino ha vissuto gran parte delle sue indagini.
Il contesto attuale rende ancora più urgente ricordare rosario livatino
Nel clima sociale contemporaneo italiano dove spesso i temi della giustizia vengono strumentalizzati politicamente, riportare alla luce figure come quella del giudice Livatino assume valore educativo oltre che civile. Il silenzio scelto dal magistrato davanti alle intimidazioni mafiose diventa simbolo forte contro ogni forma d’ingiustizia. La produzione Rai vuole così contribuire ad alimentare memoria collettiva evitando idealizzazioni semplicistiche.
Il progetto prevede quattro episodi destinati alla prima serata su Rai1 mentre nel cast potrebbero entrare altri nomi noti come Leonardo Maltese o Nino Frassica. Nonostante sia ancora in corso la fase produttiva, l’attesa cresce intorno all’opera soprattutto grazie all’impegno artistico messo dietro telecamere dal team guidato da Placido insieme al talento emergente De Domenico chiamato a dare voce ad una storia tanto delicata quanto significativa.
