Il nuovo film di superman ha attirato l’attenzione anche per la cura dedicata alla realizzazione del set simbolo, la fortezza della solitudine. La scenografa beth mickle ha lavorato mesi per progettare e costruire un ambiente concreto, evitando effetti digitali, con l’obiettivo di rispettare la tradizione ma offrendo al pubblico una versione tangibile e nuova del rifugio dell’uomo d’acciaio.
Tratto da movieplayer.it.
Il progetto della fortezza della solitudine: sei mesi di design ispirato da Svalbard e polo nord con Beth Mickle e James Gunn
Beth mickle ha iniziato a ideare il design della fortezza circa sei mesi prima dell’inizio delle riprese. Il compito era delicato perché doveva omaggiare i film originali di richard donner senza rinunciare a un tocco personale. Nei classici, la struttura cresceva come un cristallo dal terreno ghiacciato; questa idea è stata mantenuta ma rivisitata in modo da apparire più concreta e meno digitale.
Beth Mickle su lavorare con James Gunn e il desiderio di girare in una fortezza della solitudine reale in Norvegia
La volontà del regista james gunn era chiara: creare un set fisico dove poter girare scene reali anziché affidarsi esclusivamente alla computer grafica o ambientazioni virtuali. Mickle aveva già collaborato con gunn in guardiani della galassia vol. 3 ed è riuscita a portare avanti questo progetto impegnativo nonostante le difficoltà tecniche.
La scenografa ha raccontato che sentiva una pressione notevole nel rendere giustizia all’immagine iconica creata negli anni precedenti, cercando però anche nuove soluzioni visive che potessero sorprendere gli spettatori senza tradire lo spirito originale.
La costruzione della fortezza della solitudine di Superman nelle remote isole svalbard al polo nord
Le riprese esterne si sono svolte alle svalbard, arcipelago norvegese noto per i suoi paesaggi glaciali estremamente suggestivi situati tra la norvegia continentale e il polo nord geografico. Questo scenario naturale è stato scelto come sfondo perfetto per rappresentare la fortezza fatta interamente di ghiaccio.
Per realizzare il set sono stati prodotti 242 cristalli giganti veri fatti in resina sintetica acquistata in grandi quantità sulla costa orientale degli stati uniti nel 2023. Questa scelta si è rivelata più economica rispetto all’utilizzo esclusivo di effetti speciali digitali ed ha permesso agli attori di interagire concretamente con l’ambiente circostante durante le scene.
L’unico intervento digitale riguarda il movimento stesso della struttura quando emerge lentamente dal ghiaccio sottostante nelle sequenze iniziali; tutto il resto invece è materiale tangibile creato artigianalmente dagli scenografi sul posto.
Ambientazione della fortezza della solitudine e tecnologia fisica utilizzata nelle riprese
All’interno della base segreta dove superman si ritira ci sono diversi elementi costruiti fisicamente oltre ai cristalli esterni: robot identificati da numeri specifici assistono il protagonista esponendolo ai raggi solari necessari al suo benessere secondo la trama cinematografica.
Anche quello che viene definito “cruscotto del computer”, insieme ai cristalli retrostanti ed al pavimento trasparente su cui camminano gli attori, sono stati creati materialmente senza ricorrere a schermi o proiezioni digitalizzate durante le riprese principali.
Beth mickle ricorda ancora vividamente quando david corenswet – interprete principale – ha visto per la prima volta questo imponente scenario interno vuoto mentre fuori venivano girate altre scene esterne alle svalbard; l’attore salì lentamente le scale indossando il mantello rosso tipico dell’uomo d’acciaio mostrando ammirazione verso quel lavoro meticoloso fatto dietro le quinte dai tecnici coinvolti nella produzione cinematografica.
Ultimo aggiornamento il 14 Luglio 2025 da Rosanna Ricci