La colonna sonora di Adolescence: la cover di Sting che emoziona e racconta

La serie Netflix “Adolescence” include una reinterpretazione di “Fragile” di Sting, eseguita da un coro di bambini del Minsthorpe Community College, grazie al lavoro dei compositori Aaron May e David Ridley.
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La colonna sonora di Adolescence: la cover di Sting che emoziona e racconta - unita.tv

La serie NetflixAdolescence” ha catturato l’attenzione del pubblico non solo per la sua trama avvincente, ma anche per la scelta musicale che accompagna le sue scene. Il secondo episodio si chiude con una reinterpretazione di “Fragile” di Sting, un brano che, pur essendo noto, si presenta in una nuova veste grazie a un coro di bambini. Questa scelta musicale non è casuale, ma è il risultato di un lavoro attento e creativo da parte di un duo di compositori, Aaron May e David Ridley, che hanno saputo adattare il pezzo al contesto della serie.

La scelta di “Fragile” e il suo significato

Fragile” è un brano iconico di Sting, originariamente pubblicato nel 1987 nell’album “Nothing Like the Sun“. La canzone, dedicata a Benjamin Ernest Linder, un americano ucciso in Nicaragua, affronta temi di vulnerabilità e fragilità umana. La decisione di includere questo brano nella colonna sonora di “Adolescence” è stata suggerita dal regista Philip Barantini e dal supervisore musicale Mark Kirby. Secondo May e Ridley, l’idea di utilizzare “Fragile” si è rivelata brillante, poiché il testo si allinea perfettamente con la narrazione della serie, creando un’atmosfera quasi inquietante.

La reinterpretazione del brano, eseguita da un coro di bambini, offre una nuova dimensione emotiva alla storia. La scelta di un coro giovanile non solo rende omaggio alla fragilità del messaggio originale, ma aggiunge anche un elemento di innocenza e purezza, contrastando con i temi più cupi trattati nella serie.

La creazione della versione per il coro

Per realizzare una versione che si integrasse perfettamente nel mondo di “Adolescence“, May e Ridley si sono ispirati a “The Langley Schools Music Project“, una raccolta di canzoni interpretate da un coro scolastico degli anni ’70. Hanno deciso di coinvolgere gli studenti del Minsthorpe Community College, la scuola media in cui è stato girato il secondo episodio. Molti dei bambini che hanno cantato nel coro erano anche comparse nella serie, rendendo l’esperienza ancora più autentica.

Il risultato finale è una performance toccante, che riesce a trasmettere un forte impatto emotivo. La voce infantile sostituisce quella matura di Sting, creando un contrasto che amplifica la potenza del messaggio. La scelta di utilizzare un coro locale non è stata casuale; i compositori volevano che il suono risultasse genuino e non eccessivamente prodotto, per mantenere l’autenticità della narrazione.

Il processo creativo dietro la musica

Il lavoro di May e Ridley sulla colonna sonora di “Adolescence” è stato un processo lungo e sperimentale. Inizialmente, i compositori non erano certi di come la musica dovesse integrarsi nella miniserie. Hanno trascorso circa un mese esplorando diverse opzioni per i primi due episodi, cercando di trovare il giusto equilibrio. L’approccio collaborativo con Barantini ha permesso di affinare le idee e di sperimentare fino a trovare la giusta direzione.

Un elemento chiave del loro lavoro è stata l’inclusione della voce di Emilia Holliday, che interpreta Katie nella serie. La sua voce è stata utilizzata come solista, aggiungendo un ulteriore strato emotivo alla colonna sonora. Inoltre, i compositori hanno scelto di utilizzare strumenti “a base d’aria”, come un antico organo a pompa vittoriano, un flauto dolce e un armonium, per dare vita a una colonna sonora che “respira” e si evolve insieme alla narrazione.

La combinazione di questi elementi ha portato a una colonna sonora che non solo accompagna le immagini, ma diventa parte integrante della storia, arricchendo l’esperienza visiva e emotiva dello spettatore.