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L’ onore dei prizzi compie 40 anni : la commedia nera che ha rivoluzionato il mafia movie con Jack Nicholson

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L’onore dei Prizzi, uscito il 14 giugno 1985, spegne 40 candeline confermandosi un cult che ha cambiato il modo di raccontare la Mafia al cinema. Diretto da john Huston e interpretato da jack nicholson e Kathleen Turner, il film si discosta dai classici Gangster Movie Degli anni Settanta per puntare su una commedia Nera intrisa di ironia, intrighi e passioni pericolose. Questo titolo ha saputo farsi notare in un panorama dominato da capolavori come il Padrino di Coppola e c’era una volta in America di Sergio Leone.

Il contesto del mafia movie prima de l’ onore dei prizzi

Gli anni 70 e inizio 80 hanno visto nascere e consolidarsi la figura del Gangster Movie Americano prima con il Padrino, capolavoro firmato da francis ford coppola, e poi con altre pietre miliari come scarface Di Brian De Palma. Questi film avevano creato un’immagine epica e drammatica della Mafia, tra potere familiare e tradimenti tragici. Il riferimento era inevitabile pure per chi voleva raccontare storie di clan italoAmericani a New York, con lo stile cupo e solenne che aveva ormai fissato il genere.

In questo quadro arriva john Huston, veterano del cinema, che decide di cambiare totalmente registro con l’onore dei Prizzi. Il film si ispira all’omonimo romanzo di richard Condon, autore noto per thriller ricchi di satira e pungente ironia. La scelta di trasformare il Mafia movie in una commedia Nera, intrisa di momenti grotteschi, era a quel tempo piuttosto inusuale ma azzeccata.

Un nuovo sguardo sulla mafia al cinema

La trasformazione del genere da dramma solenne a commedia nera ha rappresentato un cambiamento unico, sottolinea la critica. La scelta di john Huston è stata vista come una scommessa vincente che ha rinnovato il modo di raccontare storie di criminalità.

John Huston e la chiave comica del gangster movie

John Huston, al tempo 78enne, aveva alle spalle una lunga carriera e decide di dirigere un film che scompagina gli schemi del cinema criminale. Il film si apre infatti con la classica scena del matrimonio in casa mafiosa, come in il Padrino, ma subito si distacca da quell’atmosfera cupa passando a toni più leggeri e a momenti di umorismo nero.

Alla base c’è la sceneggiatura scritta da Condon insieme a Janet Roach, fedele al libro da cui si sono presi i caratteri e la vena satirica. Huston aveva saputo rilanciare la sua carriera con fuga per la vittoria nel 1981 e qui torna a dirigere un’opera che sarà tra le sue ultime ma pure fra le più riuscite. Diverse sfumature si fondono nel racconto: Thriller, Commedia Romantica e Crime Movie entrano in un mix originale, che strizza l’occhio al pubblico senza rinunciare al lato oscuro della Mafia.

La sceneggiatura come cuore del progetto

“Abbiamo voluto mantenere la satira e l’ironia presenti nel romanzo originale,” ha dichiarato Janet Roach in un’intervista risalente all’epoca. Questo approccio ha permesso al film di distinguersi nel panorama del cinema criminale.

I personaggi principali e le dinamiche di potere della famiglia prizzi

Il protagonista Charley Partanna, interpretato da jack nicholson, è molto distante dall’immagine dell’eroe tragico alla Michael Corleone. Charley è più un uomo comune della mala, fedele ma mediocre, spesso ingenuo. La sua stoffa è quella di un esecutore senza particolari ambizioni, preso tra dovere e sentimenti. Al suo fianco c’è irene walker, una killer affascinante e spietata, nello stile della femme fatale, tratta da Kathleen Turner, simbolo degli anni 80 nel ruolo di donne forti e seducenti.

Attorno a loro ruotano i membri della famiglia Prizzi, impegnati in lotte intestine, tradimenti e omicidi. William hickey incarna il Don Corrado Prizzi, patriarca astuto e crudele, la cui furberia è nascosta dietro un’apparenza fragile e quasi grottesca. La forza del cast consiste anche nei caratteristi come Robert Loggia e John Randolph, che definiscono i contorni di questo clan mafioso, dove ogni mossa si paga con la vita.

Il successo e il contributo culturale del film nel 1985

L’onore dei Prizzi ha raccolto i frutti della sua formula originale al momento dell’uscita. Il film ha fatto parlare di sé non solo per il cast eccellente e la regia di Huston, ma anche per l’intreccio che ha smontato i clichè più triti del Gangster Movie. Alla mostra di Venezia ha ottenuto grande attenzione, mentre ai Golden Globe ha riscosso quattro premi principali, miglior commedia e migliori interpreti compresi.

Jack nicholson e Kathleen Turner hanno avuto il plauso della critica, ma è anjelica Huston, figlia di John, a guadagnare l’oscar come miglior attrice non protagonista grazie al ruolo di Maerose Prizzi, uno dei personaggi più magnetici della pellicola. La sua dark lady è perfetta rappresentazione di una donna astuta e in lotta per un posto in un mondo dominato dagli uomini e dagli interessi mafiosi.

La colonna sonora e la costruzione dell’ atmosfera nel film

La tensione e il clima del film sono rafforzati da una colonna sonora che mischia musiche di alex north con Arie famose di giacomo puccini e Gioacchino Rossini. Questa scelta fa da cornice a una storia che passa dal grottesco alla passione, dalla commedia nera alla tragedia privata.

Le musiche accompagnano le scene di omicidi, tradimenti e incontri clandestini, delineando un’atmosfera originale e spesso ironica. Il contesto sonoro contribuisce a costruire un equilibrio tra leggerezza e dramma, quasi giocando con l’idea stessa della Mafia come un mondo tanto pericoloso quanto assurdo nelle sue regole interne.

“La musica è essenziale per creare quella doppia natura del film, tra serio e grottesco,” ha osservato il compositore all’epoca.

L’onore dei Prizzi resta uno dei titoli più interessanti degli anni Ottanta perché ha saputo raccontare la criminalità organizzata con una prospettiva diversa. È un film che, a 40 anni dalla sua uscita, continua a offrire spunti anche agli spettatori di oggi, aprendo nuovi orizzonti al cinema di Mafia e alle sue mille sfaccettature.

Written by
Luca Moretti

Luca Moretti è un blogger e analista indipendente con un forte focus su politica e cronaca. Con uno stile incisivo e documentato, approfondisce temi di attualità nazionale e internazionale, offrendo ai lettori chiavi di lettura chiare e puntuali. Il suo lavoro è guidato da una costante ricerca della verità e da un impegno verso l’informazione libera e consapevole.

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